Reverse charge 2015 – Circolare in arrivo
Question Time in Commissione Finanze: il Ministero dell’Economia e delle Finanze non scioglie i dubbi relativi alla Legge di Stabilità

Il 19 marzo 2015, in risposta a una domanda presentata in sede di Question-Time alla VI Commissione Finanze della Camera, il sottosegretario al MEF, Enrico Zanetti, ha annunciato, in proposito, l’arrivo di una circolare da parte dell’Agenzia delle Entrate, onde chiarire quali siano effettivamente le varie fattispecie a cui debba essere applicato il nuovo regime contabile del reverse charge, introdotto dall’ultima Legge di Stabilità, a decorrere dal 1° gennaio 2015.
Apprendiamo, con piacere, che nemmeno il "braccio operativo" (Agenzia delle Entrate) dell’organo (Governo) che ha introdotto la previsione legislativa, nonostante siano passati ormai tre mesi dalla data della sua entrata in vigore, non sappia bene ancora, chi ne siano i destinatari.
Il sottosegretario si affretta a precisare: "Non saranno applicate sanzioni per il periodo pregresso alla circolare". E ci mancherebbe pure altro!
Per la precisione, in Commissione, si è evidenziato:
"Non è chiaro cosa si intenda per servizi di installazione di impianti e completamento degli edifici. Il completamento include anche le manutenzioni?
A quali lavori in particolare ci si riferisce, inoltre, parlando di ristrutturazioni e risanamenti?
Il nuovo meccanismo, infine, riguarda i soli operatori classificati in codici Ateco la cui descrizione contenga la nozione di edifici?".
Quest’ultima specifica appare indispensabile, a esempio, per le imprese che svolgono servizi di pulizia e che sono inquadrate - agli effetti dei codici ATECO - in due differenti macro-settori.
Dopo avere sentito sulla questione gli uffici dell’Amministrazione Finanziaria, Zanetti ha fatto sapere che l’Agenzia delle Entrate è in procinto di emanare una circolare esplicativa con la quale saranno forniti i necessari chiarimenti in ordine alle novità fiscali introdotte in materia di reverse charge, anche al fine di dare risposta alle problematiche interpretative sollevate dagli operatori dei vari settori interessati.
In particolare, la circolare dell'Agenzia delle Entrate riguarderà l'applicazione del reverse charge alle prestazioni dei servizi di pulizia, di demolizione, di installazione di impianti e di completamento, relative agli edifici. In ogni caso, continua Zanetti, ai fini dell'individuazione di tali servizi, saranno probabilmente utilizzati i codici attività Ateco 2007.
Tale parametro, invero, è sembrato a tutti fin da subito l’unico cui poter fare riferimento; il problema è identificare questi codici.
Insomma, una risposta che non risponde, ma che almeno offre due minime certezze:
1. L’Agenzia delle Entrate emanerà in merito una circolare (cosa sulla quale, a questo punto, avevamo ormai perso ogni speranza);
2. Viene ufficializzata la non applicabilità delle sanzioni per gli errori compiuti dal 1° gennaio alla data di pubblicazione della circolare.
Negli attuali tempi, caratterizzati da assoluta incertezza normativa, oltre che da interventi governativi che manifestano particolare abilità nel complicare anziché semplificare, obtorto collo, ci accontentiamo: come si suol dire, meglio questo di un’ennesima bastonata.
Apprendiamo, con piacere, che nemmeno il "braccio operativo" (Agenzia delle Entrate) dell’organo (Governo) che ha introdotto la previsione legislativa, nonostante siano passati ormai tre mesi dalla data della sua entrata in vigore, non sappia bene ancora, chi ne siano i destinatari.
Il sottosegretario si affretta a precisare: "Non saranno applicate sanzioni per il periodo pregresso alla circolare". E ci mancherebbe pure altro!
Per la precisione, in Commissione, si è evidenziato:
"Non è chiaro cosa si intenda per servizi di installazione di impianti e completamento degli edifici. Il completamento include anche le manutenzioni?
A quali lavori in particolare ci si riferisce, inoltre, parlando di ristrutturazioni e risanamenti?
Il nuovo meccanismo, infine, riguarda i soli operatori classificati in codici Ateco la cui descrizione contenga la nozione di edifici?".
Quest’ultima specifica appare indispensabile, a esempio, per le imprese che svolgono servizi di pulizia e che sono inquadrate - agli effetti dei codici ATECO - in due differenti macro-settori.
Dopo avere sentito sulla questione gli uffici dell’Amministrazione Finanziaria, Zanetti ha fatto sapere che l’Agenzia delle Entrate è in procinto di emanare una circolare esplicativa con la quale saranno forniti i necessari chiarimenti in ordine alle novità fiscali introdotte in materia di reverse charge, anche al fine di dare risposta alle problematiche interpretative sollevate dagli operatori dei vari settori interessati.
In particolare, la circolare dell'Agenzia delle Entrate riguarderà l'applicazione del reverse charge alle prestazioni dei servizi di pulizia, di demolizione, di installazione di impianti e di completamento, relative agli edifici. In ogni caso, continua Zanetti, ai fini dell'individuazione di tali servizi, saranno probabilmente utilizzati i codici attività Ateco 2007.
Tale parametro, invero, è sembrato a tutti fin da subito l’unico cui poter fare riferimento; il problema è identificare questi codici.
Insomma, una risposta che non risponde, ma che almeno offre due minime certezze:
1. L’Agenzia delle Entrate emanerà in merito una circolare (cosa sulla quale, a questo punto, avevamo ormai perso ogni speranza);
2. Viene ufficializzata la non applicabilità delle sanzioni per gli errori compiuti dal 1° gennaio alla data di pubblicazione della circolare.
Negli attuali tempi, caratterizzati da assoluta incertezza normativa, oltre che da interventi governativi che manifestano particolare abilità nel complicare anziché semplificare, obtorto collo, ci accontentiamo: come si suol dire, meglio questo di un’ennesima bastonata.
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