Riconoscere i talenti in azienda

Sempre più spesso leggiamo che le aziende cercano dei talenti da valorizzare. Effettivamente ad averne e dare delle opportunità a chi merita è una fortuna ed è necessario sfruttare al massimo tutte le occasioni.
Un talento sviluppato a pieno è una fonte di energia per tutto il gruppo di cui fa parte, insomma una risorsa preziosa che aggiunge valore all'azienda dove lavora.
Tante sono le ricerche di personale che sottolineano questo aspetto, sia da parte dei candidati, cui si chiede di essere brillanti, sia da parte delle aziende, che indicano un percorso di sviluppo personale al loro interno. Chiaro segno che in fase di selezione si farà attenzione a riconoscere le potenzialità presenti nei singoli candidati.
Facciamo un'altra ipotesi: e se le risorse talentuose le avessimo già all'interno del nostro organico?
Sappiamo come fare ad individuare queste preziose risorse e non perdere l'opportunità di avviare un progetto di crescita interna? Ricordo che un talento non sviluppato si guarderà intorno per vedere dove può rendere al meglio.
Prendiamo un esempio dalla cronaca di questi giorni che ci mostra come sia difficile riconoscere i talenti e le potenzialità degli altri. Qualche giorno fa i Maneskin hanno aperto il concerto dei Rolling Stone a Las Vegas; hanno anche visto gli MTV EMA; non male vero?
Proprio un paio di giorni prima dell’apertura del concerto di Las Vegas, la band romana era stata citata da un noto giornalista come esempio di successo dovuto - mi permetto qui di riassumere - al fatto che il frontman si trucca ma non perde di mascolinità, la bassista ha atteggiamenti molto forti ma non perde di femminilità e cose simili per tutti i componenti del gruppo. Insomma, una persona colta, che ricopre un ruolo importante nella sua organizzazione, attribuisce l'attuale successo di questa band sostanzialmente alla loro immagine. Eppure non sono fotomodelli, sono cantanti.
Solo per ragionare insieme, ma il fatto che i Maneskin possano essere bravi a fare musica rock non è stato proprio preso in considerazione?
Riportiamo questo piccolo caso di cronaca per sottolineare come anche persone di esperienza, al di fuori delle proprie competenze, possono essere tratte in inganno da fattori che con le potenzialità latenti non hanno nulla a che fare. Inoltre, come in questo caso, se chi sposta l'attenzione da fattori chiave verso fattori correlati ha un ruolo apicale crea all'interno del suo gruppo di lavoro un bias. Seguono errori sequenziali una volta che la procedura si stabilizza nell'organizzazione stessa.
Riconoscere i talenti è un'attività che non conviene improvvisare. Facile essere tratti in inganno dall'apparenza.
Contattami se ti fa piacere approfondire insieme l'argomento.
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