Riflessioni sull’esperienza di Mediazione familiare

Occuparsi di problemi familiari equivale a occuparsi non solo di persone che vivono una crisi familiare, ma anche di persone che hanno una difficoltà di comunicazione e che a causa di ciò sono bloccate in una staticità disfunzionale, che abbisognano di un maggiore equilibro nelle loro relazioni. Legami che si spezzano o che abbisognano di essere valorizzati e persone che sono alla ricerca di soluzioni molto pragmatiche.
Quando incontri la coppia non sai, dunque, quali sono le loro reali necessità e quali saranno le loro effettive richieste. Sono ricorsi a te perché hanno bisogno di aiuto. Hanno poche informazioni sulla Mediazione familiare, sanno solo ciò che gli è stato detto o le poche notizie che hanno recuperato velocemente da internet. Spinti da qualcuno o da qualcosa e il più delle volte con scarsa volontà di seguire seriamente un percorso che gli richiede un certo impegno e responsabilità. In cuor loro sperano che tu farai un miracolo perché in breve gli risolverai il problema convinti di trovare finalmente la persona che gli darà ragione. Ma non sarà proprio così! Il miracolo saranno loro a compierlo quali veri protagonisti della procedura.
La coppia non sempre si svela subito, pertanto non sai se si scioglierà, se metterà in campo tutte le proprie energie e risorse per riorganizzarsi in un modo o in un altro. Nello spazio di ascolto che è “confidenziale”, perché coperto dalla riservatezza, cerchi dunque di capire in quale fase la coppia si trovi se in quella di stallo, in quella in cui vorrebbero rilanciarsi o in quella in cui vorrebbero separarsi. Sono, però, necessari diversi incontri prima di giungere alla negoziazione vera e propria perché prima di tutto occorre che abbiano chiara la procedura, che si comprenda, che tipo di problematica e che tipo di conflittualità stanno vivendo, qual è la loro storia familiare, se sono mediabili, se vi è la necessità di inviare o affiancare il percorso con qualche altro specialista. Vi è, insomma, necessità di portare a galla la realtà del rapporto. Spesso accade che scopri che quella realtà è completamente diversa dalla loro richiesta iniziale perché ad emergere sono le verità sommerse o represse. Ad ogni modo non sai come andrà perché sai semplicemente che li aiuterai con la comunicazione e li guiderai affinché possano prendere una decisione.
Ad emergere nella richiesta è la difficoltà di comunicazione, la necessità di un sostegno da parte della coppia, la necessità di essere ascoltati e compresi nei propri bisogni, la necessità di trovare una soluzione poiché diversamente si separeranno, la volontà di separarsi o di non separarsi da parte di un solo partner della coppia, la decisione di separarsi e di trovare degli accordi, modificare accordi consensuali o giudiziali, difficoltà legate ai figli. Questa è soltanto una parte della gamma di situazioni che potrebbero capitare ad un Mediatore familiare in quanto ad egli potrebbero arrivare anche richieste che investono la famiglia in senso allargato e, dunque, non necessariamente collegate al solo conflitto da separazione o divorzio. E questo poco si sa!
La Mediazione familiare rappresenta un metodo per gestire conflitti che vuole favorire la comunicazione e la comprensione reciproca tra le persone che hanno delle difficoltà ad esprimere i propri sentimenti e i propri bisogni, un metodo che fa uscire dal solito schema della ragione e del torto, tipica del conflitto giudiziale, al quale però è possibile accedervi solo volontariamente.
Lo spirito innovatore della Mediazione familiare risiede nel riuscire ad attivare, di fronte a delle difficoltà, le risorse creative e trasformative messe in campo che si ritiene essere generatrici di un vero e proprio cambiamento. Naturalmente nessuno dice che sia facile perché senza la volontà d’impegnarsi e di seguire un percorso di responsabilizzazione è difficile poi raggiungere un obiettivo. Ed è per questo che ci si rivolge ad un Mediatore imparziale, che non darà ragione a nessuno tranne che ai figli. La Mediazione familiare è, dunque, una straordinaria opportunità per la coppia, per il nucleo familiare, per le persone.
Queste le potenzialità della Mediazione familiare che hanno suscitato il mio interesse ad approfondirla e a divulgarla. Una bellissima esperienza che cambia la vita delle persone e in primis al Mediatore che, se ci sta dentro veramente abbracciandone i fondamenti come principi giusti da seguire non solo nella pratica professionale, ma anche nella vita di tutti i giorni, capisce che occorre saper Essere prima del saper Fare.
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