Riforma del Catasto
Tutto quello che c'é da sapere sulla riforma catastale

Con l'approvazione definitiva del decreto legislativo sulle commissioni censuarie, gli organismi incaricati di rivedere gli estimi degli immobili, la riforma del Catasto compie il suo primo passo. Il provvedimento, avviato dalla delega fiscale (divenuta legge lo scorso febbraio) porta con sé i timori di nuovi aumenti della pressione fiscale: le nuove rendite allineate ai valori di mercato sono destinate a crescere in alcune città fino a dieci volte rispetto ai valori attuali.
Tra tutte le riforme infatti, è quella che nasconde il maggior numero di insidie, non fosse altro perché il peso delle imposte sugli immobili dipende proprio dalle valutazioni catastali. Ma è anche la riforma che porta con sé le aspettative di un sistema più equo per la definizione del valore delle abitazioni.
Con il nuovo catasto cambia radicalmente il principio per il calcolo delle rendite catastali: dai vani, l’unità di misura per la misurazione del valore immobiliare, si passa al metro quadrato.
I tempi saranno lunghi, anche perché, pur procedendo con immobli campione, si tratta pur sempre di effettuare una ricognizione su 63 milioni di unità immobiliari. Ma l'iter è avviato.
Tra tutte le riforme infatti, è quella che nasconde il maggior numero di insidie, non fosse altro perché il peso delle imposte sugli immobili dipende proprio dalle valutazioni catastali. Ma è anche la riforma che porta con sé le aspettative di un sistema più equo per la definizione del valore delle abitazioni.
Con il nuovo catasto cambia radicalmente il principio per il calcolo delle rendite catastali: dai vani, l’unità di misura per la misurazione del valore immobiliare, si passa al metro quadrato.
I tempi saranno lunghi, anche perché, pur procedendo con immobli campione, si tratta pur sempre di effettuare una ricognizione su 63 milioni di unità immobiliari. Ma l'iter è avviato.
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