Ripresa, ripartenza o cambio totale


Tre motivazioni, tre atteggiamenti per una ripartenza sprint
Ripresa, ripartenza o cambio totale

Siamo alle soglie di un nuovo anno scolastico, uno dei periodi che classicamente portano a fare qualche piccola o grande riflessione su un qualche nuovo corso che si sta per intraprendere. Sia che esso sia vero o che sia immaginario. Quest'anno poi, dato quello che stiamo ancora affrontando rispetto all’emergenza Covid, sembra quasi un inizio da zero per tante persone.  

Qual è il vero problema che stiamo affrontando?

Una ripresa dopo un periodo difficile? Una ripartenza dopo un periodo in cui siamo stati fermi? Un cambio a 360 gradi dove abbiamo deciso di stravolgere parte della nostra vita lavorativa per dedicarci a qualcosa di nuovo?  

Ognuna di queste situazioni richiede un approccio differente, adesso non entriamo nel merito, ma anche delle caratteristiche comuni possono essere trovate. Allora senza indugi vediamo cosa accomuna queste azioni. 

Tre sono gli atteggiamenti e le sensazioni a cui presteremo attenzione. 

Come primo esempio utilizziamo la frase simbolo “sento che si aggiusterà da solo” , cioè non sto facendo nulla perché ho deciso di mettermi in balia degli eventi.

Questo atteggiamento nella maggior parte dei casi è controproducente nel mondo del lavoro. A parte qualche fortunosa coincidenza, se resto fermo poco posso aspettarmi molto nel libero mercato; a restare fermi sicuramente ci si rimette, quindi la prima cosa da fare è fare chiarezza con se stessi e decidere di agire in qualche modo. 

Prendiamo e usiamo un famoso verso: “volli, volli, fortissimamente volli” che ci richiama alla mente in maniera immediata come la forza di volontà, l’autodisciplina siano quantomeno necessarie affinché si realizzino i nostri propositi.

Tanta applicazione è uno strumento che va messo nel carniere, non ci si improvvisa in nessun settore anche se sembra che tutto evolva in maniera estremamente rapida, una solida base di pratica permette di essere agili ed efficaci. 

Tre, il numero perfetto: posso farlo. In che senso direte. Beh, se non posso immaginare io stesso che quello che ho pensato per me possa realizzarlo in prima persona ho posto le basi per... fare qualcos’altro. Credere in noi stessi come un modello di base per dare avvio alle attività necessarie che porteranno alla realizzazione degli obiettivi. 

Ci siamo, diamo avvio alla risalita adesso. Contattami e organizziamo insieme la tua ripartenza.

Articolo del:


di Giovanni D'Amore

L'autore dell'articolo non è nella tua città?

Cerca un professionista con le stesse caratteristiche a te più vicino.

Cerca nella tua città o in una città di tuo interesse