Riqualificazione, tra detrazioni e soluzioni convenienti


Ecco come effettuare gli interventi di riqualificazione energetica sfruttando le detrazioni e abbattendo i costi
Riqualificazione, tra detrazioni e soluzioni convenienti
Con la Legge di Bilancio 2018 (Legge 27.12.2018 n.205), sono state riconfermate le detrazioni sugli interventi edili di ristrutturazione e di riqualificazione energetica, pur con qualche modifica sulle aliquote.
Infatti, se è stata riconfermata l’aliquota del 50% sui lavori di ristrutturazione, è stata abbassata, sempre al 50%, la percentuale prevista per le opere di riqualificazione energetica, fatte salve alcune di esse per le quali è rimasta invariata l’aliquota al 65% dell’anno passato.

Il trend, comunque, pare essere quello di ridurre ulteriormente in futuro le aliquote di detrazioni. Dunque, se si intende effettuare interventi sul proprio immobile è consigliabile non perdere tempo ed effettuarli nell’anno in corso, in modo da usufruire dei benefici fiscali.

Oltre a ciò, va detto che oggi, grazie alle nuove tecnologie e alle nuove tecniche di utilizzo dei materiali è possibile ulteriormente beneficiare di soluzioni economiche che si vanno ad aggiungere ai crediti di imposta, amplificando il vantaggio di procedere con i lavori di riqualificazione energetica.

Ecco allora alcune soluzioni che uniscono il vantaggio della detrazione (ancora del 65% o del 50%) e l’utilizzo di materiali e tecniche economiche e prestanti.

Nuovo cappotto termico (detrazione del 65%) realizzato con lana di roccia, materiale che consente il giusto compromesso tra risparmio ed efficienza rispetto alla classica fibra di legno o all’Eps. La lana di roccia consente:
- un eccellente comfort e isolamento termico, assicurando la riduzione degli sprechi di energia nei mesi estivi e in quelli invernali per raffreddare o per scaldare gli ambienti
- un ottimo isolamento acustico dato che la lana di roccia consente di incrementare l’effetto fono-isolante delle pareti sulle quali vengono installati i pannelli
- un’ottima permeabilità al vapore, riducendo notevolmente il rischio della formazione delle tanto famigerate e nocive muffe
- una stabilità nel tempo: la lana di roccia è un isolante meno incline a deteriorarsi e a deformarsi a seguito della variazione termica
- una notevole resistenza al fuoco, dato che il pannello isolante acquisisce la caratteristoca di essere incombustibile, ovvero scongiura la propagazione delle fiamme in caso di incendio
- un’ottima resistenza meccanica, dato che la lana di roccia non si deforma sotto la spinta delle sollecitazioni meccaniche

Quando detto vale anche per l’isolamento della copertura: si ha sempre diritto alle detrazioni del 65% e consente i benefici sopra elencati.

Parlando di serramenti (con detrazione del 65%), consiglio l’utilizzo di quelli in pvc di produzione italiana (aspetto molto importante!). Innanzitutto sono meno costosi rispetto ad altre soluzioni, sono più resistenti agli agenti atmosferici, sono ignifughi e non hanno bisogno di grandi manutenzioni, oltre ad essere facilmente lavabili (aspetto non trascurabile!). La posa dei serramenti, poi, può essere effettuata con il metodo "posa clima" che non prevede l’utilizzo di schiume e silicone, ma materiali autoespandenti che eliminano il rischio di muffe e infiltrazioni di acqua.
Parlando sempre di isolamento termico in fase di ridistribuzione interna degli ambienti, è possibile ricorrere a nuove tramezze utilizzando strutture in cartongesso isolante. In questo caso la detrazione è del 50%, ma i vantaggi sono notevoli: altissime prestazioni acustiche rispetto alle tramezze in laterizio, grande capacità di resistere al fuoco evitando il propagarsi delle fiamme, velocità di realizzazione ed eventuale rimozione, capacità di far installare gli impianti senza provocare danneggiamenti allo spessore dei tavolati.

Infine, affrontando il discorso del riscaldamento e della produzione di acqua calda sanitaria è possibile installare una caldaia a condensazione (detrazione 65%) che garantisce ottime prestazioni energetiche oppure un impianto fotovoltaico (qui la detrazione è pari al 50%) che permette di produrre energia favorendo l’autoconsumo con conseguente riduzione della quota di corrente elettrica da pagare al gestore. Inoltre, l’impianto fotovoltaico permette di alimentare i piani di induzione (con conseguente eliminazione dei fornelli e, quindi, dei consumi di gas). E sempre a proposito di gas, se si installano KW aggiuntivi all’impianto, si potrebbero alimentare sistemi di produzione di gas elettrici eliminando anche la caldaia e, dunque, la fornitura di gas dal gestore.

Il mio studio è a vostra disposizione per ottenere maggiori informazioni in merito e in caso di assistenza.

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di Geom. Mauro Tosi

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