No al pernottamento dei cani, risarcimento danno da vacanza rovinata
La vicenda trae origine dalla prenotazione a mezzo internet di un soggiorno in una località di montagna da parte di un cittadino russo che voleva soggiornare assieme alla moglie ed al proprio cane nel peiodo natalizio.
Al momento della prenotazione veniva pagato l'intero importo ivi compreso il vitto per il cane per il quale era stato richiesto espressamente l'accettazione presso l'hotel. All'arrivo, però il cane non veniva accettato dall'hotel a 5 stelle con la motivazione che era un cane di grossa taglia (un doberman).
Instaurata la causa ed espletata la CTU da parte di un veterinario il cane è risultato essere di taglia media e l'albergo ha dovuto interamente restituire quanto ricevuto per il soggiorno non goduto dallo straniero con la moglie ed il cane.
Attualmente il problema non potrebbe più sussistere perchè il cane deve essere sempre ammesso salvo l'esibizione di un cartello all'esterno del locale che però deve essere comunicato anche al Comune.
Anche il miglior amico dell'uomo può, quindi, andare tranquillamente in vacanza!!!
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