Risparmio, integrazione, sostenibilità


Consigli alle PMI: dopo la crisi ci sono grandi opportunità legate alla ripartenza ma bisogna essere adeguatamente preparati a coglierle e capitalizzarle al massimo.
Risparmio, integrazione, sostenibilità

Oggi piu che mai le aziende ed in particolare le piccole e medie imprese (PMI), devono rivedere le loro strategie di business. La crisi legata e generata dalla pandemia ha stravolto equilibri, anche precari, ed imposto un cambio di passo. Dopo una crisi ed un terremoto ci sono grandi opportunità legate alla ripartenza ma bisogna essere adeguatamente preparati a coglierle e capitalizzarle al massimo.

Iniziamo un percorso insieme con alcuni consigli utili per raggiungere questo scopo

Il percorso sarà diviso in “tappe”, con una logica consequenziale che legherà un argomento/consiglio al successivo. 

L’obiettivo di questo “percorso” è condividere con imprenditori, in particolare delle PMI, con titolari di studi professionali e con tutte le persone che desiderano intraprendere un business,  una serie di metodologie e servizi che possono rendere il business più produttivo e sostenibile nel tempo da un punto di vista economico, finanziario ed organizzativo.

RSI: risparmio, integrazione, sostenibiltà

L’idea di risparmio non necessariamente significa spendere meno, ma può voler dire investire meglio. Il risparmio si basa sull’ottimizzazione dei costi e sulla riduzione degli sprechi nei processi produttivi, nonché nel valutare e sfruttare opportunità che l’imprenditore spesso non conosce e non ha il tempo di valutare.

L’idea di integrazione, invece, nasce perché integrare i processi, permette di migliorare le situazioni generate ieri, risparmiare oggi e guardare più serenamente al domani; tutto ciò consente di mettere nelle condizioni ottimali un’azienda.

Sostenibilità, è un altro termine fondamentale: un’azienda, un progetto, un nuovo prodotto/servizio sono definiti sostenibili quando sono in grado di mantenersi e perdurare nel tempo. Un progetto deve essere inserito nel “giusto” (suggerimento: occorre fare una pre analisi di mercato per contestualizzare al meglio  il contesto di riferimento con variabili quantitative, qualitative e con una SWOT ben chiara: punti di forza, debolezza, opportunità, minacce del mercato) mercato, non essere soggetto a sprechi, prevedere una gestione ottimale delle risorse, capire il presente e intuire il futuro. 

Realizzare un percorso sostenibile non è una scelta semplice, ma oggi è indispensabile

A volte ci sono competenze da apprendere per rendere più efficace il proprio modo di lavorare, altre volte ci si accorge che sarebbe meglio rivalutare il business e iniziare a investire in innovazione e formazione. Per essere produttiva e durare nel tempo, la variabile più importante che un’impresa deve tenere in considerazione è senz’altro l’economicità, ovvero la capacità di gestire l’azienda secondo criteri di  efficienza.

Si è di fronte a una gestione efficace quando si realizza un rapporto positivo tra obiettivi pianificati e risultati ottenuti e quando si è in grado di ottimizzare le risorse impiegate e di riequilibrare quelle utilizzate con le nuove risorse prodotte.

Inoltre, in un’organizzazione aziendale è fondamentale che scopo, visione e valori aziendali siano definiti in modo chiaro e realmente condivisi da tutti: il personale e l’imprenditore devono essere fortemente orientati agli obiettivi stabiliti nella strategia aziendale dato che il loro raggiungimento ed i processi aziendali sono prioritari rispetto agli “interessi” delle singole funzioni aziendali. 

Ma come fare a rendere efficiente, efficace e sostenibile la propria impresa?

Le azioni principali per costruire un percorso sostenibile per la propria azienda sono:

  • porsi degli obiettivi chiari e misurabili (a tutti i livelli gerarchici);

  • pianificare il business (budget economico e finanziario);

  • pianificare ed ottimizzare gli investimenti, i margini contenendo i costi;

  • creare un Organigramma ed un Mansionario chiaro;

  • ridurre gli sprechi (ottimizzare risorse ed investimenti);

  • gestire bene il personale;

  • innovare (prodotti/servizi/strumenti di lavoro);

  • Incrementare i ricavi generati da nuovi prodotti/servizi: target 10%.

Infine, è importantissimo prendere coscienza che la velocità con cui la tecnologia è progredita e sta progredendo al giorno d’oggi impone la necessità di affrontare dei cambiamenti che permettano di rimanere al passo con i tempi e di guardare lontano.

Il cambiamento non deve spaventare, ma va vissuto come qualcosa che le aziende devono e possono intraprendere attraverso percorsi innovativi e spesso più semplici di quanto si pensi.

Un buon suggerimento consiste nel lasciarsi aiutare per accettare il cambiamento e affrontarlo con positività e professionalità per far si che la propria azienda continui a crescere e ad innovarsi: un percorso di temporary management può consentire, in tempi rapidi, di identificare e raggiungere obiettivi fondamentali per la continuità aziendale e la crescita del business.

 

Nel prossimo articolo parleremo di come identificare le criticità in azienda.

Articolo del:


di Filippo Reggiani

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