Ristrutturare e detrarre le spese in 4 domande
La legge di Bilancio 2018 consente di ristrutturare e detrarre le spese fino al 50%, l’articolo chiarisce il chi, il come e il quando in 4 domande
Riguardo gli interventi di ristrutturazione sia di singole unità abitative che condominiali (parti comuni), la legge di Bilancio del 2018 (L.205 del 27.12.17) ha prorogato al 31.12.18 la possibilità di usufruire della detrazione IRPEF (50%) e del limite massimo di spesa di 96.000€ per ciascuna unità immobiliare. Nel, 2019, salvo proroghe, la detrazione tornerà al 36%, con il limite di 48.000€
UN FOCUS SULLE SINGOLE UNITÀ ABITATIVE: 4 DOMANDE
1) CHI PUÒ USUFRUIRE DELLE DETRAZIONI?
Tutti i contribuenti assoggettati all’imposta IRPEF, residenti o no in Italia che sostengano le spese degli interventi, i proprietari o titolari di diritti sull’immobile, locatari o comodatari; i soci di cooperative o società semplici o familiari, gli imprenditori individuali (non beni strumentali o merce)
2) QUALI INTERVENTI EDILI CONSENTONO DI ACCEDERE ALLE DETRAZIONI FISCALI E QUALI NO?
NO all’intervento di manutenzione ordinaria (opere di riparazione semplice, integrazione impianti)
SI all’intervento di manutenzione straordinaria (opere di rinnovamento/sostituzione di parti anche strutturali, integrazione di servizi igienici o tecnologici, senza modificare la volumetria complessiva o variazioni d’uso, opere di frazionamento/accorpamento unità immobiliari)
SI all’intervento di ristrutturazione edilizia (Interventi che possono portare a un fabbricato del tutto o in parte diverso dal precedente)
NO all’intervento che consiste in demolizione e ricostruzione con ampliamento perché si configura come "nuova costruzione"
NO all’intervento che non demolisce l’edificio esistente, ma lo amplia; in questo caso la detrazione spetta solo per le spese riguardanti la parte esistente perché l’ampliamento si configura come una "nuova costruzione"
SI all’intervento di restauro e risanamento conservativo (conservazione e recupero dell’immobile e della sua funzionalità mediante opere e destinazioni d’uso compatibili con esso)
SI all’intervento di ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato da calamità, a stato di emergenza dichiarato
SI agli interventi finalizzati al contenimento dell’inquinamento acustico
SI agli interventi che eliminano le barriere architettoniche e la bonifica amianto
SI agli interventi sugli immobili per aumentare la sicurezza e prevenire atti illeciti (ad es. i furti) e agli interventi volti ad evitare gli infortuni domestici
SI agli interventi finalizzati al risparmio energetico (installazione di fonti rinnovabili di energia per usi domestici)
SI agli interventi di prevenzione sismica con riguardo alla messa in sicurezza statica sulle parti strutturali degli edifici o complessi di edifici collegati strutturalmente
IMPORTANTE!!!
Riguardo alle spese sostenute per prevenzione sismica, sono previste detrazioni fino all’85% entro il 2021, grazie al decreto SISMABONUS.
Riguardo alle spese sostenute per efficientamento energetico sono previste detrazioni fino al 65%, grazie al decreto ECOBONU.
3) QUALI SPESE CORRELATE AGLI INTERVENTI EDILI SI POSSONO DETRARRE?
SI alle spese per la progettazione e altre prestazioni professionali connesse (perizie, sopralluoghi, conformità a norma vigente)
SI alle spese per la messa in regola degli edifici ai sensi del DM 37/2008 (impianti)
SI alle spese per l’acquisto dei materiali
SI agli oneri di urbanizzazione, all’IVA, all’imposta di bollo, ai diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni ecc.
NO le spese di trasloco e di custodia dei mobili per il periodo necessario all’effettuazione degli interventi di recupero edilizio
4) IN COSA CONSISTONO LE DETRAZIONI?
-50% delle spese sostenute fino al 31.12.2018, limite massimo di spesa 96.000 € per unità immobiliare
-36% delle spese sostenute, limite massimo di spesa 48.000 € per unità immobiliare dal 01.01.2019
Oltre la detrazione Irpef, i benefici fiscali legati alle ristrutturazioni sul patrimonio immobiliare constano di altre possibilità quali le detrazioni per la realizzazione/acquisto di posti auto, le detrazioni per l’acquisto di abitazioni in edifici totalmente ristrutturati, la detrazione gli interessi passivi pagati sui mutui stipulati per ristrutturare la prima casa, la riduzione dell’IVA.
UN FOCUS SULLE SINGOLE UNITÀ ABITATIVE: 4 DOMANDE
1) CHI PUÒ USUFRUIRE DELLE DETRAZIONI?
Tutti i contribuenti assoggettati all’imposta IRPEF, residenti o no in Italia che sostengano le spese degli interventi, i proprietari o titolari di diritti sull’immobile, locatari o comodatari; i soci di cooperative o società semplici o familiari, gli imprenditori individuali (non beni strumentali o merce)
2) QUALI INTERVENTI EDILI CONSENTONO DI ACCEDERE ALLE DETRAZIONI FISCALI E QUALI NO?
NO all’intervento di manutenzione ordinaria (opere di riparazione semplice, integrazione impianti)
SI all’intervento di manutenzione straordinaria (opere di rinnovamento/sostituzione di parti anche strutturali, integrazione di servizi igienici o tecnologici, senza modificare la volumetria complessiva o variazioni d’uso, opere di frazionamento/accorpamento unità immobiliari)
SI all’intervento di ristrutturazione edilizia (Interventi che possono portare a un fabbricato del tutto o in parte diverso dal precedente)
NO all’intervento che consiste in demolizione e ricostruzione con ampliamento perché si configura come "nuova costruzione"
NO all’intervento che non demolisce l’edificio esistente, ma lo amplia; in questo caso la detrazione spetta solo per le spese riguardanti la parte esistente perché l’ampliamento si configura come una "nuova costruzione"
SI all’intervento di restauro e risanamento conservativo (conservazione e recupero dell’immobile e della sua funzionalità mediante opere e destinazioni d’uso compatibili con esso)
SI all’intervento di ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato da calamità, a stato di emergenza dichiarato
SI agli interventi finalizzati al contenimento dell’inquinamento acustico
SI agli interventi che eliminano le barriere architettoniche e la bonifica amianto
SI agli interventi sugli immobili per aumentare la sicurezza e prevenire atti illeciti (ad es. i furti) e agli interventi volti ad evitare gli infortuni domestici
SI agli interventi finalizzati al risparmio energetico (installazione di fonti rinnovabili di energia per usi domestici)
SI agli interventi di prevenzione sismica con riguardo alla messa in sicurezza statica sulle parti strutturali degli edifici o complessi di edifici collegati strutturalmente
IMPORTANTE!!!
Riguardo alle spese sostenute per prevenzione sismica, sono previste detrazioni fino all’85% entro il 2021, grazie al decreto SISMABONUS.
Riguardo alle spese sostenute per efficientamento energetico sono previste detrazioni fino al 65%, grazie al decreto ECOBONU.
3) QUALI SPESE CORRELATE AGLI INTERVENTI EDILI SI POSSONO DETRARRE?
SI alle spese per la progettazione e altre prestazioni professionali connesse (perizie, sopralluoghi, conformità a norma vigente)
SI alle spese per la messa in regola degli edifici ai sensi del DM 37/2008 (impianti)
SI alle spese per l’acquisto dei materiali
SI agli oneri di urbanizzazione, all’IVA, all’imposta di bollo, ai diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni ecc.
NO le spese di trasloco e di custodia dei mobili per il periodo necessario all’effettuazione degli interventi di recupero edilizio
4) IN COSA CONSISTONO LE DETRAZIONI?
-50% delle spese sostenute fino al 31.12.2018, limite massimo di spesa 96.000 € per unità immobiliare
-36% delle spese sostenute, limite massimo di spesa 48.000 € per unità immobiliare dal 01.01.2019
Oltre la detrazione Irpef, i benefici fiscali legati alle ristrutturazioni sul patrimonio immobiliare constano di altre possibilità quali le detrazioni per la realizzazione/acquisto di posti auto, le detrazioni per l’acquisto di abitazioni in edifici totalmente ristrutturati, la detrazione gli interessi passivi pagati sui mutui stipulati per ristrutturare la prima casa, la riduzione dell’IVA.
Articolo del: