Rottamazione delle cartelle di Equitalia

Negli ultimi tempi, a fronte del periodo di crisi che ha messo in ginocchio l’Italia, si è molto parlato di Equitalia e delle manovre del governo atte a rottamare le varie cartelle esattoriali.
Alla luce delle recenti riforme in materia è stata emanata la Legge di Stabilità 2017, ove, tra le numerose novità di maggiore impatto troviamo la rottamazione delle cartelle di Equitalia e la sostituzione degli studi di settore con gli indicatori di compliance.
La rottamazione delle cartelle esattoriali emesse da Equitalia, fornisce ai contribuenti la possibilità di saldare i debiti che un soggetto contribuente ha nei confronti del fisco ottenendo uno sconto sulle sanzioni che sono state applicate.
Si ricorda che mentre vi è lo sconto sulla sanzione, non vi è quello sull’imposta che sarà invece interamente applicata.
La novità più importante del decreto fiscale e per gli stessi contribuenti è invece sulle materie coperte interamente dalla rottamazione delle cartelle, pertanto non si devono pagare:
- le sanzioni sulle somme
- gli interessi di mora
- le somme aggiuntive dovute sui contributi previdenziali
Ciò consente un risparmio consistente per il contribuente infatti possono beneficiare del condono:
i debitori che hanno pendenze a loro carico nel periodo che va dal 3 gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 ed
hanno richiesto un piano rateale per le loro pendenze, a seguito di eventuale decadenza per mancato pagamento delle rate, possono accedere alla rottamazione con l’effettuazione dei pagamenti delle rate precedentemente dovute entro il 31 dicembre 2016.
Non possono accedere alla " rottamazione" i contribuenti che terminano il pagamento dei carichi pendenti entro il 31 dicembre 2016 e coloro che devono versare interessi o hanno ricevuto sanzioni che riguardano l’IVA sull’importazione, dazi e accise comunitarie, somme ricevute per aiuti di Stato e condanne alla Corte dei Conti, ovvero sanzioni per sentenze penali di condanna, sanzioni amministrative per violazioni al Codice della Strada (N.B. la rottamazione per sanzioni per violazione al C.d.S. non sono comprese nel Decreto Fiscale del 25.10.2016, ma potrebbero essere ricomprese in sede di approvazione della Legge di Conversione)
A tal fine la procedura per chiedere la rottamazione è veramente molto semplice: il contribuente dovrà presentare richiesta di adesione alla sanatoria direttamente presso gli sportelli Equitalia oppure può essere inviato, alla casella pec o mail della Direzione Regionale di riferimento. Attraverso l’apposito modulo è possibile scegliere la modalità di pagamento preferita cioè con la rateizzazione fino a quattro rate o se in unica soluzione.
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