Rottamazione e "Saldo e Stralcio": riapertura dei termini
È, dunque, finalmente Legge la riapertura dei termini per aderire sia alla "Rottamazione ter" (D.L. n. 119/2018) che al “Saldo e stralcio” delle cartelle (L. n. 145/2018).
La nuova scadenza è fissata al 31 luglio 2019.
Occorre, tuttavia, precisare che la riapertura dei termini riguarda - in entrambi i casi (sia per la Rottamazione che per il "Saldo e Stralcio") - solamente i debiti non ricompresi nelle precedenti dichiarazioni di adesione presentate entro lo scorso 30 aprile.
Si tratta, in altre parole, di una proroga che va incontro a tutti quei contribuenti esclusi dall'ultima definizione agevolata, anche per via delle ingenti code e delle note problematiche verificatesi a ridosso della scadenza primaverile.
Restano, sostanzialmente, fermi e immutati i requisiti sia oggettivi che soggettivi fissati dalle normative originarie (D.L. n. 119/2018 per la "Rottamazione" e L. n. 145/2018 per il "Saldo e Stralcio") tra cui, ad esempio, le percentuali di riduzione in funzione dell'indice ISEE.
La priorità è individuare correttamente le poste debitorie e i relativi ambiti di definizione, nonché le prospettive di risparmio, al fine di ottenere non tanto la scontistica maggiore, quanto un piano di rateazione sostenibile.
Si ricorda, infatti, che il mancato e corretto adempimento del piano di rottamazione comporterà la ripresa delle procedure esecutive per gli importi originari (ossia comprensivi di sanzioni e interessi di mora).
In tal senso si segnala la possibilità di utilizzare, fin da subito, il prospetto informativo, ossia l’elenco delle cartelle che possono essere “rottamate” o "stralciate" e l’importo dovuto già al netto delle decurtazioni di legge.
Il prospetto informativo può essere richiesto anche delegando un apposito incaricato, tramite il form online messo a disposizione dall'Agente della Riscossione (ex Equitalia), ricevendo una risposta entro le successive 72 ore.
Presentata la domanda di definizione, l'Agenzia delle Entrate Riscossione invierà entro il 31 ottobre 2019 la “Comunicazione” contenente il piano per il pagamento degli importi dovuti, eventualmente dilazionati (laddove sia stata avanzata una richiesta in tal senso) nel numero massimo di 17 rate.
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