Perchè non applichiamo la "corsa ai saldi" anche in finanza?
Come ogni anno, al termine delle festività Natalizie, iniziano i “SALDI”.
Sarà possibile acquistare, finalmente, quel capo di abbigliamento che tanto ci piaceva, più volte osservato, inanimato nella vetrina del negozio, dal quale spesso passavamo di fronte. Una chimera irraggiungibile, perché fino a oggi troppo costoso.
Adesso potremo acquistarlo ad un prezzo notevolmente inferiore. Nessuno di noi, certamente, ha dubbi sulla sua qualità, è lo stesso capo oggi, come qualche mese prima, con la differenza che ora valutiamo l’offerta del suo minor prezzo.
Purtroppo questo comportamento corretto nell’acquisto di un bene non si ripercuote anche nei nostri risparmi: oggi la Borsa presenta, con le ultime correzioni di mercato, prezzi notevolmente scontati.
Così come abbiamo deciso di acquistare quel capo in saldo perché non svalutato nella qualità rispetto a quando lo vedevamo in vetrina a prezzo pieno, dovremmo replicare il solito comportamento nei confronti delle Società, i cui ricavi sono costanti nel tempo, il business in crescita e il prezzo di acquisto oggi è scontato in confronto a qualche tempo fa.
Purtroppo, qui, ci comportiamo in maniera completamente diversa e permettetemi errata. Quando un titolo sta salendo, presi dall’euforia del segno più, lo acquistiamo pensando che continuerà la sua ascesa.
Se invece lo vediamo scendere, non solo eviteremo di acquistarlo, ma addirittura se in nostro possesso, lo venderemo! Grave errore!!!
Nella costruzione di un portafoglio, anche a lungo termine, deve essere presente la componente “liquidità”, intesa NON come risorsa depositata e immobile nel conto corrente, piuttosto come un asset al pari dell’azionario e obbligazionario, da utilizzare in questi momenti di ‘SALDI’, e non attendere che i prezzi siano nuovamente rialzati.
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