Salone Internazionale del Mobile 2016


Mutazione del minimalismo asettico e nascita di una nuova eleganza. Il nuovo stile dell'interior design
Salone Internazionale del Mobile 2016
Si è da poco conclusa la rassegna annuale del 55° Salone Internazionale del Mobile di Milano che ha visto la ricorrenza biennale degli eventi Eurocucina con FTK (Technology For the Kitchen) e Salone Internazionale del Bagno.

Chiusosi con numeri in netta crescita rispetto agli anni precedenti ha visto nella sei giorni dell'evento l'esposizione di pezzi che sanciscono il ritorno di un design elegante e sofisticato con l'avvento di forme morbide e sempre più avvolgenti. I materiali si impreziosiscono caricandosi di tinte dai toni decisi e dai colori caldi. Tinte come i blu oltremare, il verde petrolio, turchese e azzurro carta da zucchero nelle versioni chiaroscurali più svariate hanno dato colore a rivestimenti di letti, poltrone e divani arricchiti da cuscini con trame in piedipull (pied de poule) o quadrettato.

Le madie ed i mobili contenitore affiancano all'utilizzo del legno, per lo più mordenzato in tinte scure, l'impiego di materiali che richiamano ad un design ed un gusto di altri tempi ma attualizzato da nuovi abbinamenti e proporzioni. Inserti in pelle e cuoio arricchiscono ante ed interni.

Il vetro ed il cristallo si colora sui toni del bronzo o del blu andando ad arricchire e a strutturare vetrinette che perdono l'aspetto classico della struttura opaca con chiusura in vetro extra chiaro anteriore per essere avvolte da strutture quasi completamente vetrate dove la parte opaca viene assolta esclusivamente dalle parti di fondo ed a volte dello schienale.

I letti propongono abbinamenti di strutture in legno, sempre scuro, con rivestimenti della sopra struttura e delle testate avvolgenti in velluti dai colori rilassanti come per le poltroncine da tavolo con sedute imbottite che si affiancato a tavoli in legno arricchiti da piani in marmo calacatta o "dark emperador".

Le cucine, oggetto della rassegna biennale Eurocucina ripropongono l'utilizzo di materiali come l'ottone ed il rame abbinati ad essenze lignee per lo più scure il tutto arricchito dall'uso del marmo.

La cucina diventa un luogo sempre più versatile e l'elemento centrale dell'isola assume una forza sempre maggiore rispetto al resto della cucina ponendosi come re dello spazio identificandosi così come un blocco matericamente e funzionalmente distinto. Top che scorrendo svelano piani cottura e lavelli altrimenti celati alla vista trasformano questo blocco centrale da grande oggetto monolitico ad elemento fruibile per la preparazione di cibi e per il loro consumo grazie a questi grandi coperchi che traslando con una minima pressione si trasformano in piani di lavoro e tavoli. Le ante dei sistemi a parete celano anche gli elettrodomestici tradizionalmente a vista che diventano così completamente da incasso grazie a pannelli scorrevoli complanari o ad ante rientranti garantendo la completa fruibilità della cucina durante le fasi di preparazione dei cibi ma permettendo di celare alla vista ogni cosa nei momenti di risposo. Come dei moderni Indiana Jones riveliamo parti tecnologiche nascoste all'occhio in un gioco di aperture e spostamenti funzionali e divertenti. Tecnologicamente si assiste ad una sempre maggior presenza dei piani cottura ad induzione, spesso modulari, allo spopolare dei forni per la cottura al vapore e ad una miniaturizzazione e mimetizzazione delle cappe di aspirazione che si fanno lampadario a sospensione o diventano elemento nascosto sotto al piano di lavoro mantenendosi a filo dei piani cottura o emergendo magicamente grazie allo sfioramento di parti della stessa.

Nel mondo del bagno oltre alla riproposizione di varie varianti di lavandini da sopra piano si assiste al ritorno di alcune forme del passato come quella della "tinozza" sorretta da un leggero telaio in metallo ed al completo stravolgimento dell'elemento rubinetto che, depurato di troppi fronzoli, assume sempre più le sembianze del semplice tubo rigido o flessibile articolato in svariate forme.

Un Salone del Mobile che ha esposto una continua ricerca di innovazione delle forme strizzando l'occhio ad un passato ormai lontano ma la cui eleganza viene rafforzata dall'espressione del design contemporaneo.

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di Arch. Marco Redaelli

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