Salubrità nelle costruzioni e risparmio energetico


Il confinamento forzato a casa per il covid-19 pone di primaria importanza la salubrità degli ambienti. Come l'efficienza energetica ci fa vivere in ambienti salubri
Salubrità nelle costruzioni e risparmio energetico

 

Il confinamento forzato all'interno delle abitazioni per il Covid-19 pone oggi, ancora più di prima, come di estrema importanza il tema della salubrità degli ambienti nei quali viviamo, tema che viene affrontato scarsamente e secondo approcci sbagliati. Facendo un esempio, la presenza di muffe nelle abitazioni, viene vista spesso come un problema di natura estetica e non come qualcosa di dannoso per la salute di chi vive questi ambienti.

Negli ultimi anni il tema dell’efficienza energetica è diventato di primaria importanza nel mondo delle costruzioni.

La crisi energetica mondiale ha posto come centrale il rapporto tra la sostenibilità e consumo di risorse ai fini del riscaldamento, della climatizzazione o di ciò che comporta consumo di energia.

Le direttive emanate negli ultimi anni, che hanno come tema centrale quello di migliorare la salute dell'uomo attraverso la riduzione delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera, sono incentrate sulle operazioni di contenimento dei consumi energetici.

La direttiva Nzeb che è quella che introduce il concetto della realizzazione di edifici a consumo energetico "quasi zero" è in vigore dal 2019 in Emilia Romagna.

Per poter fare questo è necessario realizzare edifici che hanno minori o quasi nulle capacità di scambio con l’esterno.

Prima della svolta legata alla realizzazione di costruzioni ad alto risparmio energetico, era importante valutare la permeabilità dei vari componenti edilizi, ora invece con un isolamento massivo e non legato a vantaggi che non siano il risparmio energetico, si sta variando in modo deciso la permeabilità dell’involucro.

Questi nuovi modelli costruttivi legati alla scarsa permeabilità e alle modalità con le quali vengono vissuti gli edifici, generano ambienti non salubri per i quali risulta necessario introdurre degli impianti che siano in grado di risolvere le problematiche legate agli edifici a energia quasi zero.

Le problematiche legate alla proliferazioni di microorganismi che erano proprie delle costruzioni degli anni passati per l'incapacità o l'indifferenza nel risolvere i ponti termici, si possono ripresentare laddove vi è una perfetta correzione di questi ultimi.

Lo spostamento del mondo delle costruzioni verso l'efficienza energetica ha comportato l’introduzione di nuovi materiali ed il perfezionamento dei sistemi costruttivi che hanno consentito in questi ultimi anni di progettare e costruire edifici altamente efficienti caratterizzati da basse permeabilità all’aria.

Di contro, in questo modo, si ha l'effetto che le concentrazioni di sostanze chimiche presenti all’interno degli involucri costruiti possono raggiungere livelli notevolmente più alti rispetto all’esterno.

Infatti, oltre alle problematiche legate alle proliferazioni di microorganismi per un cattivo controllo dell'umidità interna, anche i materiali utilizzati nelle costruzioni possono rilasciare emissioni nell’ambiente interno, come quelli utilizzati per le finiture, cioè tutte le superfici a contatto con l’aria, come pavimenti, pareti, soffitti, controsoffitti e gli impianti presenti all'interno delle strutture come può accadere all’interno dei canali di ventilazione.

Pertanto si riscontra che tra le cause dell'insalubrità degli edifici vi è la ventilazione insufficiente e quindi eccesso di umidità, emissioni di sostanze irritanti e/o tossiche da parte di materiali costruttivi, apparecchi e/o arredi. I sistemi di condizionamento dell’aria possono, inoltre, diventare terreno di coltura per muffe e altri contaminanti biologici e diffondere tali agenti in tutto l’edificio. La maggior parte delle sostanze che rappresentano l’inquinamento chimico di un ambiente indoor appartiene alla consistente categoria dei Composti Organici Volatili (VOC), dall’inglese Volatile Organic Compounds molecole molto differenziate per grado di nocività ed impatto organolettico che, facilmente evaporabili dalle superfici dell’involucro edilizio o degli arredi in esso contenuti, si disperdono nell’aria a temperatura ambiente. Tali vapori chimici, sprigionati ed accumulati in ambienti indoor, possono essere tossici o irritanti.

Tornando a quanto in premessa legato alla salubrità degli ambienti, anche la scelta della corretta illuminazione degli ambienti, come anche il colore con cui tinteggiare le pareti non è banale. Spesso viene relegata ad argomento di secondaria importanza, ma per garantire una casa davvero salubre, anche questi aspetti sono fondamentali e vanno affrontati con il medesimo rigore scientifico di altri temi progettuali.

 

 

Fra le caratteristiche di un vero edificio in CLASSE A 4 ad energia quasi zero sono:

•    Eccezionale isolamento termico delle componenti esterne dell’edificio;

•    Forma compatta e corretto orientamento;

•    Assenza di ponti termici;

•    Serramenti ad altissime prestazioni;

•    Cassonetti monoblocco con spalle e sottobancale isolati;

•    Ricambio meccanico dell’aria con recupero del calore (VMC);

•    Fonti energetiche alternative:
     Pompa di calore per riscaldamento e raffrescamento
     Pompa di calore per produzione di acqua calda sanitaria
     Pannelli fotovoltaici

•    Attenta progettazione per evitare il surriscaldamento estivo;

•    Indipendenza dal gas metano e combustibili fossili.


Per la salubrità degli ambienti, come progettista Consulente Esperto CasaClima, nelle costruzioni che progetto e realizzo prevedo un sistema di ricambio meccanico dell’aria decentralizzato a doppio flusso in modo che possa essere garantito il ricambio dell'aria ed il recupero del calore dall’aria viziata in uscita per cederlo all’aria pulita in entrata. Questo consente di avere un doppio vantaggio, effettuare una corretta ventilazione e in più con il recupero di calore ridurre le perdite di energia per ventilazione.

La scelta di apparecchi decentralizzati la ritengo di più facile manutenzione essendo priva di canalizzazioni e meno complessa da un punto di vista costruttivo. Come dicevo in precedenza anche i canali di ventilazione, se non correttamente manutenuti possono essere insalubri.

La VMC consente quindi di effettuare una ventilazione corretta degli ambienti e ridurre le perdite per ventilazione che sono il 20% delle perdite totali e quindi l’aeratore a recupero energetico garantisce un ricambio d’aria ottimale risparmiando energia.

Oltre a questo è possibile tramite il filtro assicurare una filtrazione preliminare dell’aria in ingresso, togliendo eventuali agenti inquinanti presenti all'esterno.

 

 

Oltre a questo si può agire direttamente anche nella scelta dei materiali come ad esempio per gli intonaci interni dove è possibile utilizzarne alcuni che sono stati progettati per ridurre i composti organici volatili, comunemente presenti negli ambienti interni.

Questi prodotti grazie il loro principio attivo trasformano i muri in superfici attive che captano e trasformano la formaldeide, principale VOC contenuto nell’aria indoor, in un composto inerte.

Questo garantisce la migliore qualità dell’aria indoor a vantaggio della salute degli abitanti.

www.studiociati.it

 

Articolo del:


di Roberto Ciati

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