Salute e diritti: un monito alla classe politica


Il fatto che gli uomini non imparino molto dalle lezioni della storia è l'insegnamento più importante che la storia può offrire. (ALDOUS L. HUXLEY)
Salute e diritti: un monito alla classe politica
Le indagini promosse dalla Procura di Trani in relazione alla presunta tossicità di alcuni dei componenti del vaccino trivalente rappresentano un segnale di deciso cambiamento di approccio da parte di alcuni esponenti del potere giudiziario alle problematiche correlate alla vaccinoprofilassi infantile, che trova linfa e precedente storico nell'esposto sul vaccino esavalente ed antinfluenzale rivolto tempo fa dal Codacons al Procuratore Dott. Guariniello.
Il mio personale auspicio è che gli specialisti e le famiglie informate sui fatti oggetto di indagine collaborino attivamente alle indagini, e che tale occasione di dialogo con l'autorità giudiziaria possa anche costituire l'abbrivio per un ricompattamento del fronte di coloro che nutrono più che ragionevoli dubbi sulla innocuità ed efficacia di questi farmaci sotto la comune bandiera del diritto alla libertà di scelta terapeutica e di accesso alle migliori e più efficaci cure disponibili.
Ritengo che la Magistratura inquirente, come già accadde nel caso di Tangentopoli, abbia iniziato a fornire un sostegno attivo alle istanze di cambiamento sollevate dalla comunità delle famiglie italiane, avocando a sé un ruolo che spetterebbe alla classe politica, il colpevole "convitato di pietra" che non ha saputo e voluto fino ad ora mettere le cose in ordine nel campo del Diritto alla Salute.
In tale ottica, mi pare piuttosto limitativo considerare che la domanda di salute e di informazione trasparente sui benefici ed i rischi delle possibili scelte terapeutiche siano circoscrivibili alla sola tematica dei danni da vaccino, poiché anche nel nostro Paese appare, al contrario, sempre più urgente ed inderogabile la necessità di RIFORMULARE nel loro complesso le politiche sanitarie alla luce del dettato costituzionale, sia quello vigente che quello "in fieri", per renderle più idonee al conseguimento del duplice obiettivo di tutela di un elevato e diffuso standard qualitativo di salute, e di concreta prevenzione del rischio (e del conseguente costo sociale) della malattia.
Per almeno due ordini di motivi invito alla moderazione e ad una più pacata riflessione coloro che pensano che la battaglia delle sempre più numerose famiglie per l'accesso a cure non dispensate dal S.S.N. ed il riconoscimento di uno status di invalidità civile o di un beneficio previdenziale in favore dei propri bambini o dei propri cari, ammalati di una delle tante patologie ambientali, alimentari e iatrogene che si stanno diffondendo a macchia d'olio in ogni civiltà altamente industrializzata, possa configurarsi come una mera speculazione in danno al nostro già traballante welfare.
Anzitutto va rilevato che lo Stato spesso offre a questi sfortunati cittadini cure inappropriate ed inefficaci, poiché continua ad occuparsi dei sintomi, senza indagare sulle cause della malattia...
Inoltre, il fardello degli indennizzi e dei risarcimenti, spesso per scelte legislative del nostro Parlamento piuttosto poco ponderate, quando addirittura nemmeno ancora effettuate (si pensi alle c.d. malattie rare, ancora prive di efficaci tutele), grava sul Ministero della Salute e su altri Enti previdenziali, mentre tale onere dovrebbe essere posto con provvedimenti mirati sulle larghe spalle dei diretti responsabili, nemmeno troppo occulti, di tali patologie, ovvero le Multinazionali e le Case farmaceutiche... quando non addirittura la stessa criminalità organizzata, nelle sue ramificazioni regionali, se si ha riguardo a casi di conclamato disastro ambientale (ad esempio, la Terra dei Fuochi).
Occorre rimboccarsi le mani, tutti e ognuno per la propria parte, nella prospettiva di un approccio multidisciplinare e condiviso alla trattazione delle tematiche ambientali, alimentari e iatrogene afferenti al diritto alla Salute.
Solamente una rivoluzione copernicana di tale portata potrà consentirci di raggiungere l'auspicato cambiamento di rotta, a tutto vantaggio dei cittadini, ed un migliore efficientamento della spesa pubblica in materia sanitaria...

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di Avv. Saverio Crea

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