Sell in may and go away?
Mercati in ripresa e previsioni più ottimistiche per l'estate finanziaria

Dopo un febbraio e un marzo decisamente negativi i mercati azionari stanno riprendendo la strada degli ottimi rendimenti lasciata in gennaio.
Al punto che l'indicatore della volatilità Vix viaggia oggi intorno al 13%, che è una quota di assoluta serenità, dopo che per qualche giorno a febbraio era andato addirittura al 25%. I dati economici globali sono molto rassicuranti circa il buon esito degli investimenti e degli utili conseguiti da tutte le aziende nel mondo. Sembra quindi che per quest'anno non sia valido il detto "Sell in may and go away" tanto più che provenendo da un inverno negativo, sarebbe stato poi particolarmente difficile giustificare anche una Primavera negativa visti poi i dati dei fondamentali dell'economia.
Anche il dollaro è in risalita sia per effetto del buon andamento dell'economia americana, sia per effetto dei tassi americani decennali sempre più vicini al 3%. Ha influito su questa correzione dell'euro anche l'incertezza scoppiata di colpo sui mercati italiani, a seguito dei giudizi negativi suscitati dal famoso "contratto politico" firmato tra i partiti che hanno vinto le elezioni. Rimane quindi una forte incertezza sul tipo di risultati che potranno dare quest'anno i fondi obbligazionari poiché è controverso capire quale non andrà in negativo tra tassi particolarmente bassi ma previsti in rialzo per effetto della fine del QE.
Sembra quindi confermata la mia opinione nel preferire i fondi e le sicav caratterizzati da investimenti nei Macrotrend. Se quest'anno i fondi che investono in acqua stanno un po' faticando, i fondi che lavorano sulla sicurezza, robotica, aumento demografico, ciclo dei consumi stanno dando ottimi risultati. Cosi come alcuni investimenti specializzati in quelle tecnologie considerate "disruptive", stanno in alcuni casi surclassando qualunque altro tipo di investimento.
L'idea quindi rimane di fare un'attentissima ma proficua selezione sui mercati caratterizzata dall'azione sui Macrotrend e di valutare quanto effettivamente investire in mercati più tranquilli come quelli obbligazionari, sapendo anche che sarebbe normale ottenere anche risultati leggermente negativi nonostante il profilo di rischio di questi investimenti rimanga basso.
Al punto che l'indicatore della volatilità Vix viaggia oggi intorno al 13%, che è una quota di assoluta serenità, dopo che per qualche giorno a febbraio era andato addirittura al 25%. I dati economici globali sono molto rassicuranti circa il buon esito degli investimenti e degli utili conseguiti da tutte le aziende nel mondo. Sembra quindi che per quest'anno non sia valido il detto "Sell in may and go away" tanto più che provenendo da un inverno negativo, sarebbe stato poi particolarmente difficile giustificare anche una Primavera negativa visti poi i dati dei fondamentali dell'economia.
Anche il dollaro è in risalita sia per effetto del buon andamento dell'economia americana, sia per effetto dei tassi americani decennali sempre più vicini al 3%. Ha influito su questa correzione dell'euro anche l'incertezza scoppiata di colpo sui mercati italiani, a seguito dei giudizi negativi suscitati dal famoso "contratto politico" firmato tra i partiti che hanno vinto le elezioni. Rimane quindi una forte incertezza sul tipo di risultati che potranno dare quest'anno i fondi obbligazionari poiché è controverso capire quale non andrà in negativo tra tassi particolarmente bassi ma previsti in rialzo per effetto della fine del QE.
Sembra quindi confermata la mia opinione nel preferire i fondi e le sicav caratterizzati da investimenti nei Macrotrend. Se quest'anno i fondi che investono in acqua stanno un po' faticando, i fondi che lavorano sulla sicurezza, robotica, aumento demografico, ciclo dei consumi stanno dando ottimi risultati. Cosi come alcuni investimenti specializzati in quelle tecnologie considerate "disruptive", stanno in alcuni casi surclassando qualunque altro tipo di investimento.
L'idea quindi rimane di fare un'attentissima ma proficua selezione sui mercati caratterizzata dall'azione sui Macrotrend e di valutare quanto effettivamente investire in mercati più tranquilli come quelli obbligazionari, sapendo anche che sarebbe normale ottenere anche risultati leggermente negativi nonostante il profilo di rischio di questi investimenti rimanga basso.
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