Settimana decisiva!
Politiche monetarie, inflazione, crescita, ancora alti e bassi sui mercati finanziari?

Settimana molto importante mentre ci avviamo a chiudere il primo semestre. Martedì si è infatti tenuto l'F.O.M.C. della Federal Reserve e giovedì il Comitato di politica monetaria della Banca Centrale Europea. Tra tutti i dati macroeconomici pubblicati di recente sottolineo poi quello dei prezzi al consumo dell'Area Euro e la previsione sul prodotto interno lordo della Germania. La FED ha aumentato, come ampiamente atteso, i tassi sui FED FUND di un altro quarto di punto ed ha annunciato che vi sono le condizioni per assistere ad altri 2 interventi di pari segno entro l'anno. La BCE ha comunicato che con il prossimo anno termineranno gli acquisti di titoli nell'ambito del programma di "quantitative easing". La politica monetaria, tuttavia, resterà "accomodante" ed i tassi resteranno bassi ancora per un bel po'. L'inflazione europea ha sorpreso al rialzo (+1,9% il dato dell'Area Euro a maggio su base annua) allontanando definitivamente il rischio deflattivo e sostenendo le motivazioni del Presidente Draghi nell'abbandonare il "Q.E.". La Bundesbank ha ridotto le stime di crescita del PIL tedesco per il 2018 dal +2,5% al +2% per tenere in conto del rallentamento già osservato nel primo trimestre dell'anno. Bastano a mio avviso questi elementi per dire che anche la seconda parte dell'anno ed il 2019 saranno periodi tutt'altro che semplici per gli assets finanziari: guerra commerciale e di tariffe, situazione politica in evoluzione in Europa (oggi si parla di ulteriore perdita di consenso, all'interno del governo tedesco, da parte della cancelliera Merkel), avvicendamento alla guida della BCE previsto per il prossimo anno, ecc... Nel complesso si prevede ancora crescita a livello mondiale, la deflazione ha lasciato il passo ad un'inflazione che resta statisticamente bassa ma più vicina ad i target delle banche centrali, l'industria è sempre più impegnata nel trovare, grazie alle nuove tecnologie, la strada verso una crescita ed uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell'ambiente. Avremo forse ancora volatilità ma chi saprà tenere i nervi saldi ne uscirà vincitore magari grazie ad una buona diversificazione internazionale e scegliendo i giusti temi. Per chi mal digerisce gli alti e bassi dei mercati finanziari, il consiglio è di utilizzare soluzioni che offrono "protezione". E poi, per tutti, guardando sopratutto a nostri figli, sempre più la necessità di pensare per tempo a forme di integrazione pensionistica (l'80% della popolazione percepirà meno di 1.000 Euro al mese di pensione) e/o di soluzioni che consentano di vivere serenamente in età più avanzata quando qualche "acciacco" ci può colpire e vogliamo garantirci la migliore assistenza sanitaria possibile.
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