Sistema SISTRI, il punto della situazione
Per tutto il 2016 gli operatori dovranno rispettare sia gli obblighi di tracciamento informatici legati al SISTRI sia quelli cartacei
![Sistema SISTRI, il punto della situazione Sistema SISTRI, il punto della situazione](/custom/domain_1/image_files/galleryimage_photo_480.jpg)
DOPPIO BINARIO
Dunque, per tutto il 2016 sarà ancora in vigore il periodo transitorio durante il quale gli operatori obbligati al SISTRI e quelli che vi hanno aderito in via volontaria dovranno rispettare sia gli obblighi di tracciamento informatici legati al SISTRI sia quelli cartacei di tenuta dei formulari di identificazione dei rifiuti (FIR) per il trasporto, dei registri di carico/scarico e del MUD.
SANZIONI PREVISTE
Per tutto il 2016 non potranno essere applicate le sanzioni relative all’operatività del solo sistema SISTRI (che partiranno dal 2017), attenzione però fatta eccezione per la mancata iscrizione o il mancato versamento del contributo annuale, sanzioni già in vigore dal 1° aprile 2015 (vanno da 2.600 a 15.500 euro, e possono aumentare fino a quota 93 mila euro nel caso di rifiuti pericolosi).
L’assurdità di un provvedimento che costringe le imprese a pagare per un servizio che NON è mai stato pienamente operativo e dovrà sicuramente essere completamente rivisto.
Dunque, per tutto il 2016 sarà ancora in vigore il periodo transitorio durante il quale gli operatori obbligati al SISTRI e quelli che vi hanno aderito in via volontaria dovranno rispettare sia gli obblighi di tracciamento informatici legati al SISTRI sia quelli cartacei di tenuta dei formulari di identificazione dei rifiuti (FIR) per il trasporto, dei registri di carico/scarico e del MUD.
SANZIONI PREVISTE
Per tutto il 2016 non potranno essere applicate le sanzioni relative all’operatività del solo sistema SISTRI (che partiranno dal 2017), attenzione però fatta eccezione per la mancata iscrizione o il mancato versamento del contributo annuale, sanzioni già in vigore dal 1° aprile 2015 (vanno da 2.600 a 15.500 euro, e possono aumentare fino a quota 93 mila euro nel caso di rifiuti pericolosi).
L’assurdità di un provvedimento che costringe le imprese a pagare per un servizio che NON è mai stato pienamente operativo e dovrà sicuramente essere completamente rivisto.
Articolo del: