Spaccio di droghe leggere e pesanti: no al concorso, sì alla lieve entità
Le Sezioni Unite penali della Corte di Cassazione con la sentenza del 9 novembre 2018, n. 51063, ha sancito che è escluso il concorso di più delitti nella detenzione contestuale di più sostanze stupefacenti, dal momento che cià che rileva è solo la minima offensività della condotta.
Era sorto un contrasto giurisprudenziale in merito, ove le quali le Sezioni Unite hanno sostenuto che si deve configurare un unico reato di spaccio anche qualora il reo detenga o venda sostanze stupefacenti eterogenee. Si evidenzia, infatti, che il delitto autonomo della lieve entità si configura quando la condotta dell'agente abbia una minima offensività penale che deve essere stabilita in base a tutta una serie di parametri relativi all'azione posta in essere dell'imputato.
Difatti, occorre una valutazione complessiva rispetto a tutti gli elementi sintomatici.
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