Split payment: il caso dei liberi professionisti


L'estensione della disciplina dello split payment ai professionisti di cui al Decreto Legge 24/4/2017 n. 50: i motivi per dire no
Split payment: il caso dei liberi professionisti

La "Manovrina 2017" approvata dal Governo con D.L. 24/4/2017 ha esteso lo split payment ai liberi professionisti, a decorrere dal 1' luglio 2017. Quindi, a partire da tale data, se tale disposizione non verrà modificata nel corso dell'iter parlamentare del decreto, il meccanismo della scissione dei pagamenti dell'Iva riguarderà anche i liberi professionisti che lavorano con la Pubblica Amministrazione e con le società quotate, i quali non incasseranno più l'IVA. Per effetto del D.L. 50/2017 l'Iva esposta in fattura verrà trattenuta dalla Pubblica Amministrazione o dalla società quotata per essere direttamente versata all'Erario.
Già in passato tale meccanismo è stato fortemente criticato in quanto da più parti si è sostenuto che lo split payment già applicato alle PMI, mette le aziende nella condizioni di fungere da Bancomat in favore dello Stato. Infatti si è sostenuto che con tale meccanismo, all'azienda (la quale non riceve il pagamento dell'Iva sulle proprie commesse mentre è costretta a pagarla ai propri fornitori) non resta altro che aspettare "fiduciosa" che l'Amministrazione Finanziaria restituisca il credito Iva.
L'estensione dello split payment non piace proprio a nessuno perché, se il Governo non tornerà sui propri passi, si verrà a creare un'ingiusta ed inaccettabile disuguaglianza fra i professionisti e lavoratori autonomi che lavorano con la Pubblica Amministrazione con quelli che, invece, operano nel mercato privato.
Inoltre l'estensione dello split payment ai liberi professionisti è stata vivamente criticata da più parti anche perché questi lavoratori, a differenza delle imprese, sono assoggettati alla ritenuta alla fonte di un'imposta del 20% a titolo di Irpef.
Quindi delle due l'una: o si mantiene l'inapplicabilità dello split payment ai liberi professionisti oppure, in quanto equiparabili alle imprese, si elimina la ritenuta di acconto Irpef; sembra una pura e semplice questione di buonsenso.
Lo split payment può essere considerata un'ingiusta vessazione per i professionisti? Sembrerebbe proprio di si, considerato che il mancato incasso dell'Iva sulle fatture emesse nei confronti della Pubblica Amministrazione, insieme al contemporaneo pagamento in via anticipata dell'Irpef, nella misura del 20%, avrà l'inevitabile effetto di togliere significativa liquidità ad un'intera categoria professionale, già da tempo in forte crisi economica e finanziaria.
Soltanto i professionisti in regime forfettario o dei minimi resteranno indenni al meccanismo dello split payment, in quanto le loro fatture non arrecano addebito di Iva.

Dr.Paolo Boschetti

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di Dr. Paolo Boschetti

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