Spoofing, pinging, quote stuffing, sim sala bim!


Guardando in retrospettiva i mercati finanziari di inizio 2018...
Spoofing, pinging, quote stuffing, sim sala bim!
Sul finire di gennaio 2018 la crescita praticamente ininterrotta di un paio di anni dei mercati finanziari è stata mozzata, anche severamente, da diversi fattori economici e non. Gli elementi "non" sono sia di natura squisitamente psicologica, sia tecnologica, sia in parte speculativa. Tutti strettamente intersecati, come è nella natura della realtà umana. Partiamo da una vicenda proprio del gennaio scorso. Negli States, la Commisione di controllo dei future sulle commodity, il Dipartimento di Giustizia e l'FBI hanno multato un gruppo di banche e di trader per l'applicazione di schemi di manipolazione del mercato, realizzati attraverso proposte di negoziazione massicce effettuate tramite operazioni computerizzate. L'obiettivo di queste è la creazione di un flusso informativo fittizio per alterare le contrattazioni o direzionarle. Questi fenomeni si definiscono spoofing se hanno l'intento di manipolare il valore di un titolo mediante ordini di acquisto/ vendita a prezzi fittizi; pinging se hanno l'intento di provocare la reazione degli altri trader e svelare le loro strategie; quote stuffing se riguardano la congestione del mercato mediante massicce dosi di compravendita di titoli. Il tutto condito e catalizzato dall'utilizzo di piattaforme robotiche di intelligenza artificiale. La cosa poi riguarda anche le piattaforme social, twitter su tutte, utilizzate per provocare o direzionare l'opinione pubblica su determinate posizioni socio-economiche che hanno effetti a catena sui mercati finanziari. Lo fanno anche i politici, come sapete.
Sul punto i sistemi di controllo e garanzia sono costantemente all'opera per contrastare questi fenomeni di alterazione dell'ecosistema finanziario. In Europa, ad esempio, il riferimento è alla direttiva Market abuse che ha fatto un elenco di tutte le tipologie di attivitò vietate. Il problema comunque resta ed è una rincorsa contro i villain del mercato.
Cosa deve fare il quivis de populo? L'investitore medio deve innanzitutto diffidare di quegli strumenti di trading online che promettono guadagni solo perché i risparmi impiegati vengono allocati a mo' di copia incolla delle scelte effettuate dagli speculatori vincenti. Deve evitare di compiere puntualmente operazioni di compravendita legate ad un certo momento di mercato, basate su intuizioni sciamaniche, senza rispetto alcuno di una allocazione temporale e di scopo. Deve diversificare il portafoglio, facendo attenzione all'acquisto di strumenti a replica passiva di indici di mercato che non possono totalmente sostituirsi ai veicoli di investimento promossi dall'esperienza e dalla visione di insieme dei professionisti dei mercati finanziari. Devono, infine, ascoltarsi, capendo perché le scelte di risparmio che effettuano sono generate: chi influenza chi? Meglio ascoltare il barbiere o cercare la propria via con un professionista cointeressato (perché ci guadagna anche lui) al benessere del proprio portafoglio?

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di Andrea Panizzon

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