Subappalto non autorizzato nei Lavori Pubblici, si rischia la galera


Inasprite le sanzioni penali per il subappalto non autorizzato in ambito di Lavori Pubblici
Subappalto non autorizzato nei Lavori Pubblici, si rischia la galera

In materia di subappalto le recenti variazioni nel Codice degli Appalti non avevano di fatto apportato grandi variazioni ne alle metodologie di concessione, ne agli importi/percentuali limite.

L'unica variazione degna di nota, e che ha comportato qualche difficoltà di applicazione, è stata  senza dubbio l'imposizione in alcune tipologie di gara della terna di subappaltatori da indicare già in fase di partecipazione, e non a lavoro acquisito.

Con la recente applicazione del cosidetto "Decreto Salvini", approvato il 24/09/2018, si è invece intervenuti pesantemente sull'inasprimento delle pene previste in caso di subappalti non autorizzati dalle Stazione Appaltanti.

In precedenza infatti per questa fattispecie di violazioni erano previsti "l'arresto da 6 mesi ad un anno e l'ammenda", mentre ora si è passati alla "reclusione da uno a 5 anni e la multa".

L'importo della multa sarà calcolato in misura non inferiore ad un terzo del valore dell'opera concessa in subappalto o a cottimo e non superiore ad un terzo del valore complessivo dell'opera ricevuta in appalto, a chiunque, avendo in appalto opere riguardanti la P.A., concede anche di fatto, in subappalto o a cottimo, in tutto o in parte, le opere stesse, senza l'autorizzazione della stessa P.A.

Va da se che le Imprese debbano porre maggior attenzione alle risorse esterne che concorrono alla realizzazione dell'opera, individuando preventivamente le tipologie di opere che necessittano di autorizzazione da parte della Pubblica Amministrazione, per non incorrere nelle nuove e pesanti sanzioni penali.

 

Articolo del:


di Luigi Cotza

L'autore dell'articolo non è nella tua città?

Cerca un professionista con le stesse caratteristiche a te più vicino.

Cerca nella tua città o in una città di tuo interesse