Successioni: possibile evoluzione normativa


Come tutti i nuovi governi, anche il prossimo dovrà decidere se e quando metter mano alle temutissime modifiche delle aliquote e delle franchigie
Successioni: possibile evoluzione normativa
Berlusconi nel 2001 riuscì a toglierle e Prodi nel 2006 le rimise. Le tasse di successione rappresentano, per tutte le forze politiche, un argomento molto rischioso in termini di impopolarità. Il nostro Paese è, di fatto, tra i più favorevoli d'Europa in materia di successioni e donazioni; si potrebbe dire che, almeno per i milionari, conviene morire in Italia.
Le aliquote attualmente in vigore sono le seguenti:
- 4% per coniuge e parenti in linea retta
- 6% per fratelli, sorelle, parenti fino al IV grado e affini fino al III grado
- 8% per gli altri soggetti
E’ prevista una franchigia di 1 milione di euro per erede nel caso di coniuge e figli, di 100.000 euro per fratelli e sorelle, nessuna per i parenti fino al IV grado e per gli altri soggetti.
Il gettito fiscale attuale relativo all’imposta di successione (circa 500 milioni di euro) è sempre stato modesto ed addirittura in questo momento prossimo ai minimi storici.
E’ noto però che nessun governo vuol fare scelte impopolari soprattutto in materia di aumento delle tasse...
D’altra parte il valore dell’asse ereditario degli italiani è pari a 56 miliardi di euro e gli eredi sono circa 1,5 milioni; pertanto fa molta gola alle casse dello Stato, che mira ad un incremento del gettito (almeno pari ad ulteriori 500 milioni di euro) da una possibile revisione delle aliquote e franchigie successorie.
In tale direzione va la proposta di legge della Sinistra Italiana nr.2830 del 20.01.2015 per render chiara la volontà di modificare in maniera sensibile l’attuale situazione.
Difatti, nella proposta si suggerisce una modifica delle aliquote per patrimoni sino a 5 milioni di euro nel modo seguente:
- 7% per coniuge e parenti in linea retta
- 8% per fratelli e sorelle
- 10% parenti fino al IV grado e affini fino al III grado
- 15% per gli altri soggetti.
Le franchigie scenderebbero a 500.000 euro per coniuge e figli mentre rimarrebbero inalterate per le altre categorie di soggetti.
Per patrimoni superiori a 5 milioni di euro, il conto si farebbe molto più salato
- 21% per coniuge e parenti in linea retta
- 24% per fratelli, sorelle
- 30% parenti fino al IV grado e affini fino al III grado
- 45% per gli altri soggetti
Ad inasprire il quadro successorio potrebbe contribuire la più volte paventata riforma del catasto il cui obiettivo è quello di adeguare i valori catastali degli immobili ai valori di mercato.
Riportiamo alcuni dati elaborati dal ns Studio per mostrare come cambia la tassazione alla luce di queste possibili modifiche.

Esempio: Patrimonio di 3 milioni di euro costituito da solo danaro di una famiglia con coniuge e 2 figli
Oggi: imposte successorie pari a 0 (per l’applicazione delle attuali franchigie di 1 milione di euro per ciascun erede)
Domani: (Proposta di Legge): Imposte successorie pari al 7% su 1,5 milioni di euro (dedotte le franchigie di 500.000 per ogni erede) cioè 105.000 euro

Avere la lucidità e l'inteligenza di pianificare, prima dell'evento nefasto, il trasferimento del proprio patrimonio, può comportare un notevole risparmio in termini di tasse e, se adeguatamente assistiti da validi professionisti, la possibilità di organizzarsi in tempo per non subire passivamente indesiderati effetti delle normative sul patrimonio di famiglia.

Articolo del:


di Studio Amoroso & Rispoli

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