Superbonus 110 % e Bonus facciate 90%


Ecco cosa fare per ristrutturare a basso costo
Superbonus 110 % e Bonus facciate 90%

È giunto il momento di abbellire le nostre città migliorando le prestazioni e il decoro urbano dei nostri edifici a costo ridotto o pari a zero.

Tutto questo è possibile grazie alle molteplici opportunità di agevolazioni fiscali, bisogna solo inquadrare bene quale bonus si addice al vostro fabbricato in base ai requisiti e ai tipi di interventi che volete eseguire.

Per tali ragioni, è fondamentale affidarsi ad un buon tecnico che sviluppi in primis un progetto preliminare di fattibilità per indicare la strada da intraprendere per l’ottenimento del bonus più adatto alle vostre esigenze, per poi seguire tutto l’iter esecutivo.

I bonus attualmente più vantaggiosi sono il Superbonus e il Bonus facciate.

Vediamone di seguito i dettagli.

 

SUPERBONUS 110%

Il Superbonus consente di ottenere detrazioni pari al 110%, potendo usufruire dello sconto in fattura e/o della cessione del credito.

È fondamentale che sugli immobili interessati non vi siano abusi.

Per abusi si intendono tutti quegli interventi effettuati al manufatto senza titolo edilizio, dalla semplice veranda ad una richiesta di condono mai ultimata, da modifiche interne senza titolo a modifiche ai prospetti senza titoli rilasciati dal Comune e, se necessario, da Soprintendenza o altri enti.

Tutto questo deve essere accertato da un tecnico incaricato che verificherà i titoli abilitativi e di proprietà dei singoli immobili che concorrono all’ottenimento del Superbonus.

È importante ricordare che nei successivi 10 anni dall’ultimazione dei lavori con Superbonus l’intero condominio non dovrà effettuare opere abusive, altrimenti decadranno le detrazioni al 110%.

 

Quali interventi sono detraibili al 110%?

Per potervi accedere è necessario scegliere tra i seguenti interventi detti trainanti a cui è possibile associarne degli altri detti trainati.

Gli interventi trainanti sono:

  • isolamento termico delle facciate e delle coperture di edifici condominiali o unifamiliari;
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, e/o il raffrescamento e/o la fornitura di acqua calda sanitaria sulle parti comuni degli edifici, o con impianti per il riscaldamento, e/o il raffrescamento e/o la fornitura di acqua calda sanitaria sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari site all'interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • interventi antisismici di cui ai commi da 1-bis a 1-septies dell'articolo 16 del decreto-legge n. 63 del 2013 (cd. sismabonus).

Gli interventi trainati sono:

  • di efficientamento energetico rientranti nell’ecobonus, nei limiti di spesa previsti dalla legislazione vigente per ciascun intervento (cfr. Tabella n. 1);
  • l'installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici di cui all’art. 16-ter del citato decreto-legge n. 63 del 2013.
  • l’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica sugli edifici indicati all'articolo 1, comma 1, lettere a), b), c) e d), del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412;
  • l’installazione contestuale o successiva di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici agevolati.

Il Superbonus non spetta per interventi effettuati su unità immobiliari residenziali appartenenti alle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli).

Gli interventi di efficientamento energetico, trainanti e gli eventuali trainati devono assicurare, nel loro complesso il miglioramento di almeno due classi energetiche.

Sono inoltre detraibili al 110% anche le spese tecniche connesse agli interventi di cui sopra.

Attenzione, però, ai limiti di spesa. L'agenzia delle entrate ha infatti pubblicato le tabelle degli interventi ammissibili al Supebonu con i relativi limiti di spesa.

 

Documentazione da produrre

Ai fini dell’esercizio dell’opzione, per lo sconto o cessione, il contribuente deve acquisire:

  • il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta, rilasciato dagli intermediari abilitati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni (dottori commercialisti, ragionieri, periti commerciali e consulenti del lavoro) nonché dai CAF;
  • presentazione della pratica edilizia agli enti (Comune e Soprintendenza o altri enti se ritenuti necessari a seconda dei vincoli presenti sul fabbricato) con rilascio del titolo abilitativo;
  • attestato di prestazioni energetiche ante e post opera per gli interventi di efficienza energetica che certifichi l’aumento di due classi energetiche;
  • collaudo statico per gli interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico che certifichi il rispetto dei requisiti tecnici necessari ai fini delle agevolazioni fiscali e la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati, in accordo ai previsti decreti ministeriali;
  • trasmissione della documentazione all’agenzia delle entrate e all’ENEA nei casi previsti.

Come descritto nel precedente paragrafo, anche le spese relative a prestazioni tecniche sono detraibili al 110%.

 

BONUS FACCIATE

Il bonus facciate consente di recuperare il 90% dei costi sostenuti nel 2020, senza limiti di spesa e con la possibilità di sconto in fattura o di cessione del credito.

Possono beneficiarne tutti (inquilini, proprietari, residenti e non, persone fisiche ed imprese).

Per averne diritto è necessario realizzare interventi di recupero o restauro della facciata esterna di edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, compresi quelli strumentali.

È importante, però, che gli immobili si trovino nelle zone A e B (indicate nel decreto ministeriale n.1444/1968) del P.R.G. del Comune e sono detraibili solo gli interventi sulle parti opache delle facciate visibili da strada.

 

Quali spese sono detraibili al 90%?

Sono detraibili gli interventi sulle parti opache delle sole facciate esterne visibili dalla strada ed in particolare possono essere detratte le seguenti spese per:

  • Interventi influenti dal punto di vista termico o che interessino oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio;
  • Rinnovamento e consolidamento della facciata esterna, inclusa la semplice pulitura e tinteggiatura;
  • Interventi su balconi, ornamenti e fregi;
  • Interventi su grondaie e i pluviali, su parapetti e cornici;
  • Sistemazione di tutte le parti impiantistiche che insistono sulla facciata;
  • Spese correlate (dall’installazione dei ponteggi allo smaltimento dei materiali, dall’Iva all’imposta di
  • bollo, dai diritti pagati per la richiesta di titoli abitativi edilizi alla tassa per l’occupazione del suolo pubblico);
  • Spese tecniche per la redazione del progetto e per le pratiche edilizie annesse all’intervento.

Per gli interventi che riguardano il primo punto, è necessario produrre documentazione da sottoporre all’ENEA (asseverazione di tecnico abilitato e attestato di prestazione energetica APE), in quanto rientranti in interventi di efficienza energetica.

 

Quali spese non sono detraibili?

Non sono detraibili le spese che riguardano:

  • Interventi su facciate non visibili da strada;
  • Interventi che non riguardano le parti opache delle facciate (come sostituzione o riparazione di infissi).

Tali interventi potranno essere interessate da altri tipi di detrazioni tra quelle di seguito esposte.

 

IL TECNICO INCARICATO

Data la complessità degli argomenti sopra descritti, è importante incaricare un buon tecnico, che segua sin dall'inizio l'ingarbugliato iter normativo, progettuale ed esecutivo, per non avere errori che possano compromettere anche l'ottenimento delle detrazioni.

Le mansioni del tecnico sono:

  • Studio preliminare che valuti la fattibilità degli interventi e la strada da intraprendere per le agevolazioni fiscali;
  • Progetto esecutivo che indichi il dettaglio degli interventi ed i relativi costi;
  • Presentazione delle pratiche amministrative (Comune, Catasto ed altri eventuali enti);
  • Direzione lavori e Coordinamento in sicurezza.

Se vuoi saperne di più, contattami, la prima consulenza è gratuita.

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di arch. Fortuna Falanga

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