Surroga surroga surroga...


Nonostante i mutui già surrogati siano stati moltissimi, resta ancora qualcuno che non ha valutato quest’opportunità!
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I tassi di mercato sono ancora ai minimi storici ma, ovviamente, non si sa ancora per quanto tempo resteranno così; per chi non ha ancora valutato la possibilità di surrogare il mutuo, forse, è proprio il momento giusto per farlo. La surroga non è altro che il trasferimento del mutuo già erogato da un Istituto di Credito ad un altro, ma perché farlo?
Innanzitutto, la surroga del mutuo non comporta un aggravio di spese a proprio carico (come previsto dal Decreto Bersani), nessun costo di istruttoria, spesa notarile, costo di perizia, ecc.. Pertanto, se un altro Istituto di Credito è in grado di offrire tassi inferiori a quelli applicati attualmente è opportuno valutare anche questa possibilità che potrebbe far risparmiare, in alcuni casi, anche somme considerevoli sugli interessi futuri che si dovranno ancora pagare.
Inoltre, si ricorda che nell’occasione si potranno, in base alle proprie esigenze, anche valutare:
· il cambio della durata: una sua riduzione con il conseguente aumento della rata periodica oppure un suo prolungamento per poter ridurre l’incidenza economica della rata sul bilancio famigliare
· un intervento sul debito residuo: un eventuale parziale rimborso del capitale permetterà la riduzione della rata periodica.
Una volta che la nuova banca ha valutato positivamente il mutuo e la posizione debitoria ancora in essere, sarà possibile delegare direttamente la stessa per tutta l’operatività necessaria al trasferimento del finanziamento.
Ma fate attenzione al canto delle sirene.., valutare le condizioni offerte dal nuovo Istituto non è sempre facile e chiaro; infatti, la nuova banca potrebbe anche proporvi un tasso molto allettante chiedendovi però in cambio la sottoscrizione di una polizza vita; ovviamente, non è assolutamente obbligatorio sottostare a questa spinta commerciale che nella maggior parte dei casi potrebbe anche vanificare buona parte del risparmio ottenibile.
Altre volte, invece, la banca propone la sostituzione del mutuo con un aumento dell’importo in alternativa alla surroga per evitare alla stessa di sostenere i costi del trasferimento anche quando questo non è necessario.
Ad ogni modo, si suggerisce di effettuare una scelta legandosi unicamente al tasso fisso oppure a quello variabile. Non lasciatevi fuorviare da varie proposte delle banche di tassi misti, con nuove formule o con l’applicazione di floor e cap. La scelta di un tasso variabile con un cap (tetto massimo non superabile) avrà sicuramente un costo superiore non giustificato, quindi, sarebbe meglio scegliere subito un tasso fisso che non vi farà avere brutte sorprese in futuro.
Chi non ha ancora valutato l’ipotesi di surrogare il proprio mutuo da solo o tramite un consulente per paura, per pigrizia oppure perché proprio non ci ha mai pensato, si affretti perché potrebbe davvero valerne la pena.

Quindi, perché non risparmiare se possibile?

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di Dr.ssa Lucia Pace

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