Tabelle Millesimali: l`approvazione
Come si arriva all'approvazione delle Tabelle Millesimali
Quante volte ci siamo chiesti se per l'approvazione delle tabelle millesimali occorreva il consenso di tutti i proprietari del condominio e cosa comportava se un solo proprietario negava l'approvazione.
Bene, prima della sentenza in Cassazione dell'agosto 2010, dove bastava una sola persona a far slittare l'approvazione delle tabelle millesimali creando problematiche per il protarsi di molti mesi se non anni, per l'accettazione di tali tabelle, ora si è finalmente deciso che basta il consenso della maggioranza dei condomini per deliberarne l'approvazione del lavoro espresso dal Tecnico nella stesura del delle varie tabelle.
Quindi, in materia di condominio, l'approvazione delle tabelle millesimali non richiede il consenso unanime dei condomini, essendo sufficiente la maggioranza qualificata di cui all'art. 1136 c.c., comma 2.
Infatti, la tabella millesimale serve solo ad esprimere in precisi termini aritmetici un già preesistente rapporto di valore tra i diritti dei vari condomini, senza incidere in alcun modo su tali diritti.
La deliberazione assembleare che approva le tabelle milliesimali non si pone come fonte diretta dell'obbligo contributivo del condomino, ma solo come parametro di quantificazione dell'obbligo, determinato in base ad una valutazione tecnica. Le tabelle non accertano il diritto dei singoli condomini sulle unità immobiliari di proprietà esclusiva, ma soltanto il valore di tali unità rispetto all'intero edificio, ai soli fini della gestione del condominio.
Cassazione civile , SS.UU., sentenza 09.08.2010 n° 18477
Bene, prima della sentenza in Cassazione dell'agosto 2010, dove bastava una sola persona a far slittare l'approvazione delle tabelle millesimali creando problematiche per il protarsi di molti mesi se non anni, per l'accettazione di tali tabelle, ora si è finalmente deciso che basta il consenso della maggioranza dei condomini per deliberarne l'approvazione del lavoro espresso dal Tecnico nella stesura del delle varie tabelle.
Quindi, in materia di condominio, l'approvazione delle tabelle millesimali non richiede il consenso unanime dei condomini, essendo sufficiente la maggioranza qualificata di cui all'art. 1136 c.c., comma 2.
Infatti, la tabella millesimale serve solo ad esprimere in precisi termini aritmetici un già preesistente rapporto di valore tra i diritti dei vari condomini, senza incidere in alcun modo su tali diritti.
La deliberazione assembleare che approva le tabelle milliesimali non si pone come fonte diretta dell'obbligo contributivo del condomino, ma solo come parametro di quantificazione dell'obbligo, determinato in base ad una valutazione tecnica. Le tabelle non accertano il diritto dei singoli condomini sulle unità immobiliari di proprietà esclusiva, ma soltanto il valore di tali unità rispetto all'intero edificio, ai soli fini della gestione del condominio.
Cassazione civile , SS.UU., sentenza 09.08.2010 n° 18477
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