Tassello radiale. Inventato un modello altamente funzionale
Grazie alle sue innovative caratteristiche può essere utilizzato anche nell'industria del vetro, in manufatti dotati di intercapedine e in Odontoiatria
Ecco una nuova invenzione riguardante un Tassello, reso aderente al foro in cui viene inserito dalla dilatazione radiale di un manicotto di materiale deformabile, che contrariamente ai tasselli attualmente in commercio, avviene con una pressione di intensità uniforme su tutta la superficie interna del foro.
Tale uniformità della dilatazione del manicotto deformabile permette di applicare il tassello laddove sono presenti degli intervalli vuoti mentre, laddove tali vuoti non esistono, la conseguente uniformità della pressione su tutta la superficie interna del foro permette di ridurre, a parità di resistenza assiale, la pressione massima esercitata dal tassello sulla parete interna del foro (ovvero di aumentare, a parità di pressione massima, la sua resistenza assiale).
Si cita al riguardo la prova di estrazione, effettuata presso il "Laboratorio prove materiali e strutture" dell’Università "La Sapienza" in Roma dalla quale risulta che per estrarre, da un blocco di acciaio, un tassello di 20 mm di diametro e 50 mm di lunghezza è stato necessario applicare una sollecitazione di circa 500 Kg-forza.
La riduzione della pressione massima, esercitata dal tassello sul foro in cui è alloggiato, ed il suo effetto ammortizzante, agevolano quelle applicazioni nelle quali, per la fragilità dei materiali in cui vengono alloggiati, non è stato finora possibile impiegare tasselli. Ciò riguarda principalmente l'industria del vetro, ma che potrebbe riguardare anche la Odontoiatria e l'Implantologia endossea; a detta di medici odontoiatri, sia presso il Policlinico Gemelli sia presso l’Istituto Eastman, di Roma, il tassello radiale, rispetto alle viti al titanio utilizzate attualmente nelle protesi dentarie, avrebbe il vantaggio di presentare, oltre alla riduzione del costo, un tuttora ricercato effetto ammortizzante, grazie alla presenza, tra mandibola e tassello, del manicotto elastico.
Tale uniformità della dilatazione del manicotto deformabile permette di applicare il tassello laddove sono presenti degli intervalli vuoti mentre, laddove tali vuoti non esistono, la conseguente uniformità della pressione su tutta la superficie interna del foro permette di ridurre, a parità di resistenza assiale, la pressione massima esercitata dal tassello sulla parete interna del foro (ovvero di aumentare, a parità di pressione massima, la sua resistenza assiale).
Si cita al riguardo la prova di estrazione, effettuata presso il "Laboratorio prove materiali e strutture" dell’Università "La Sapienza" in Roma dalla quale risulta che per estrarre, da un blocco di acciaio, un tassello di 20 mm di diametro e 50 mm di lunghezza è stato necessario applicare una sollecitazione di circa 500 Kg-forza.
La riduzione della pressione massima, esercitata dal tassello sul foro in cui è alloggiato, ed il suo effetto ammortizzante, agevolano quelle applicazioni nelle quali, per la fragilità dei materiali in cui vengono alloggiati, non è stato finora possibile impiegare tasselli. Ciò riguarda principalmente l'industria del vetro, ma che potrebbe riguardare anche la Odontoiatria e l'Implantologia endossea; a detta di medici odontoiatri, sia presso il Policlinico Gemelli sia presso l’Istituto Eastman, di Roma, il tassello radiale, rispetto alle viti al titanio utilizzate attualmente nelle protesi dentarie, avrebbe il vantaggio di presentare, oltre alla riduzione del costo, un tuttora ricercato effetto ammortizzante, grazie alla presenza, tra mandibola e tassello, del manicotto elastico.
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