Alcune problematiche legate al periodo di comporto e terapie salvavita


Questioni di costituzionalità rimesse al Giudice delle Leggi in merito alla disciplina delle terapie salvavita e la relativa tutela dei lavoratori
Alcune problematiche legate al periodo di comporto e terapie salvavita

Nel commentare la sentenza CdgA 647/2019 non possono non venire in questione alcuni aspetti, relativi alla disciplina delle terapie salvavita e la relativa tutela dei lavoratori.

Nel caso di specie, si ha a che fare con una lavoratrice del comparto università.

Ritenendo alcune norme, quali su tutte quelle della L. 3/1957 costituzionalmente illegittime, la curia siciliana ha sottoposto la questione al Giudice delle Leggi, il quale è chiamato ora a decidere se il periodo di comporto, nel caso di terapie salvavita, che comunque determinino una incompatibilità e una impossibilità nello svolgimento della prestazione lavorativa, si applichi per intero e cioè per diciotto mesi.

Quello delle terapie salvavita, in effetti, è un campo che presenta svariate problematiche.

In primo luogo, la disciplina è molto diversificata tra settore e settore.

E spesso, poiché è così, non si ha una disciplina uniforme, demandata quindi di volta in volta di fatto alla singola contrattazione collettiva che, sovente, non solo risente del tempo, è anacronistica e denota anche incuria da parte degli addetti ai lavori.

Valga l’esempio del presente caso, in cui il CCNL di riferimento è il 2006-2009.

Non è del resto accettabile, come in alcuni casi, che la domanda per l’accesso ai relativi benefici, oggi, in tempi di agenda digitale e di internet, debba essere presentata in formato cartaceo.

Non è, però, sommamente accettabile che, di fatto, l’incuria delle norme determini un vantaggio per il datore di lavoro e una scure sul lavoratore che, in questi momenti, giustamente non può avere anche la necessaria lucidità per sapere il da farsi.

Ecco perché si impone che, anche grazie a questo o ad altri interventi della Corte Costituzionale, tale disciplina del comporto nelle terapie salvavita possa trovare una codificazione più organica.

Perché trattasi di diritti dei lavoratori.

Ma anche perché, in un’ottica anche di sistema, tali sospensioni della prestazione lavorativa di fatto concernono la disciplina del periodo di comporto, anche volendola considerare una ramificazione del comporto per malattia.

Si augura, quindi, che il legislatore, anche a seguito - si spera - di un netto intervento del Giudice delle Leggi, possa intervenire, a tutela di queste situazioni e dei lavoratori coinvolti.

 

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di Avv. Michele Vissani

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