Tra progetti e desideri c’è di mezzo ...
Bella iniziativa, ma con una capacità finanziaria mensile di 30/40000 euro dove si può pensare di arrivare se all’investimento serio affiancato da bravo Consulente Patrimoniale operante insieme ad una solida e pluriennale struttura, non si è ancora pensato di iniziare? Se budget e pianificazioni non hanno ancora punti fermi da rispettare, ma vi è solo l’idea, il progetto?
L’investimento, in tal senso, è un must per qualsiasi progetto di successo. L’investimento serio e consapevole non è mai da intendersi una spesa (in merito si leggano miei precedenti articoli), ma - investire - è l’azione che serve alla costruzione permanente di una qualsiasi iniziativa imprenditoriale seria, responsabile e rispettosa dell’etica professionale e delle normative del settore (Utilità dell’investimento).
Forse, molti neo imprenditori o imprenditori rampanti, pensano di realizzare i loro progetti, soltanto attivando il crowd funding o “fondo della folla”, traducibile con “finanziamento collettivo” (2) una recente invenzione di ingegneria finanziaria tanto di moda oggi e, sempre più spesso invocato come una sorta di panacea per tutti i mali, un'ancora di salvezza per le economie colpite dalla crisi finanziaria? Il crowd funding ha diverse forme.
La forma di finanziamento collettivo più spesso considerata, da chi intende realizzare una brillante e scalabile carriera senza risorse sufficienti, è sempre più spesso quella della richiesta di procedere attraverso una sorta di “donazione” al progetto, chiedendo contributi per finanziarsi, ma anche spesso senza indicare concreto beneficio tangibile dalla stessa operazione da finanziare. Chi vi partecipa è spinto da dedizione-attaccamento ad una causa e, soprattutto, anche da forte emotività che la comunicazione del progetto è riuscita a suscitare. Non, quindi, dalla potenziale certa probabilità di successo. Tante sono le iniziative di progetti apparentemente validi che alla fine si sono verificati dei flop, perché non retti anche dal necessario responsabile e consapevole impiego delle proprie risorse, o capitale netto, senza il quale, è doveroso ripeterlo, non ha efficace possibilità di partire e andare avanti. Accanto alla forte emotività forse c’è la vana speranza ma questa seppur l’ultima a morire, non basta ...
Qui, si riconoscono, le maggiori difficoltà che si incontrano nello svolgimento della mia Professione, di fare comprendere l’importanza di una efficace Gestione finanziaria dei propri soldi senza voler essere saccenti o presuntuosi bensì soltanto onesti e trasparenti della realtà nonché verità quotidiana. E, la causa principale di tale difficoltà risiede, innanzitutto, nella carente conoscenza finanziaria del pubblico in generale il quale anziché provvedervi se ne fa un vanto ...
Chi è la folla? Certo sono folli coloro che rischiano i propri soldi, o sudati risparmi, per alimentare apparentemente buoni progetti, che si fondano più sulla forte emotività che abili comunicatori-promotori del progetto riescono a far emergere, che non su basi solide; infatti, sovente, si rivelano più tardi essere senza le solide fondamenta proprie su cui doveva, invece, poggiare l’iniziativa imprenditoriale affinché siano realizzati Budget ed Obiettivi.
Gli attenti risparmiatori-investitori che nel crowd funding rappresentano la folla, o il collettivo, non sono avvezzi a rischiare senza lo “zoccolo duro, concreto e sicuro” del rientro di quanto investito e senza ricevere, inoltre, anche un costante rendimento di lungo termine per l’impegno dato ad una qualsiasi idea imprenditoriale.
Attenzione occorre conoscere l’istituto della donazione. Una sua funzione tipica sarebbe quella di protezione del Patrimonio (3) complessivo del consumatore nonché risparmiatore e investitore!
Quindi, con quali soldi si intende partire per realizzare un qualsiasi valido ed egregio progetto se la base solida e concreta ancora non esiste?
O, meglio, con quali strumenti si pensa di far crescere una qualunque iniziativa imprenditoriale avente l’obiettivo di trasformarsi, come quella della storia sopra descritta cui fine unico è di parlare attraverso un esempio reale, da azienda di intermediazione immobiliare ad azienda di acquisto di immobili e/o di complessi immobiliari da ristrutturare, quindi, rivendere e/o locare per ottenere rendite da locazione da investire poi, ulteriormente, per il continuo sviluppo della medesima impresa?
In che modo, inoltre, si pensa di sviluppare una buona idea imprenditoriale senza il valido ausilio di seri Professionisti specificamente dedicati quali il Consulente Patrimoniale e Finanziario, il Commercialista, l’Avvocato, il Notaio, il Consulente del lavoro che affiancano l’imprenditore nello svolgimento della sua attività e in ogni casistica o evento debba affrontare come, ad esempio, insieme al Consulente Patrimoniale Finanziario, scegliere ed effettuare investimenti compatibili e coerenti con budget ed obiettivi (Metodo della Pianificazione Finanziaria per obiettivi)? Professionisti che sovente lavorano in team per una maggior efficacia e un miglior servizio alla rispettiva clientela (ne ho scritto in merito in uno dei miei primi articoli).
Si ricordi, inoltre, che una Banca è un’Azienda, Intermediario Finanziario (4), che permette l’intermediazione tra imprenditori e risparmiatori-investitori, clienti consumatori privati, persone fisiche o anche società, persone giuridiche, allo scopo di creare valore.
I Clienti di un’azienda bancaria-finanziaria sono allo stesso tempo risparmiatori ed investitori dei loro soldi risparmiati e gradualmente investiti al fine della crescita e dello sviluppo di progetti personali e di progetti di imprese commerciali e/o di servizi.
Una banca non è un’azienda filantropa che svolge attività senza scopo di lucro al solo fine di promuovere il benessere collettivo, bensì è una Azienda concentrata sulla solidità allo scopo di garantire la sua sopravvivenza fondamentale per poter assicurare la garanzia dei risparmi e dei solidi investimenti dei propri clienti e anche di nuovi clienti. È stato usato il termine “filantropo” perché da un po’ di anni a questa parte, escluso l’ultimo periodo di obbligata chiusura causa Covid, sembra che la gente sia più disposta ad impiegare il tempo presso Circoli o Locali/Bar ricreativi, sportivi e bocciofile al tavolino con un bicchiere di vino, che non ad incontrarsi in “salotti” dedicati alla Cultura del Risparmio e dell’Investimento, oggi attuati anche via web, affermando che non hanno tempo ne soldi per tali incontri culturali. Insomma, la parola del solito ‘cuggino’, sarebbe quella sempre ascoltata. Chissà perché poi non viene, però, contestata ed imputata e, quindi, messa in relazione al fallimento subito dall’operazione posta in essere dall’emerita voce del ‘cuggino’? E senza l’ausilio del professionista Consulente Finanziario? Anzi, invece, viene immediatamente accusato dal pubblico, l’Istituto con cui è stata avviata l’attività consigliata dal famoso ‘cuggino’ non professionista e ignorante in materia ...
Una Banca nel suo organigramma si avvale del lavoro di una rete di Professionisti - Consulenti Finanziari, Private Banker, ... iscritti all’Albo OCF dopo regolare superamento di esame di Stato - competenti, preparati e costantemente in aggiornamento al fine di migliorare il Servizio di Investimento del Risparmio ai clienti. Servizio fondamentale e necessario per creare valore: lo stipendio che i clienti accreditano nei loro conti correnti presso la Banca su cui si appoggiano, merita ulteriore valore non svalutazione da inflazione, o perdita di potere di acquisto, giacendo infruttifero nei conti correnti. È stimata a 1500 miliardi la liquidità infruttifera nei conti correnti degli Italiani, liquidità sottoposta alla gravissima condanna di perdita di valore con conseguenza altrettanto grave all’economia delle medesime Famiglie, delle Imprese e dello Stato.
Sono parecchi i Consulenti iscritti all’Albo - siamo in tanti - ma sono pochi e - siamo pochi - quelli che si distinguono esercitando la Professione del Consulente Finanziario e non del venditore ...
Dunque, quando si ha in essere l’idea di un’iniziativa imprenditoriale egregia come quella della storia sopra descritta, recentemente condivisami, occorre fare il punto su diversi aspetti fondamentali e obbligatori per il raggiungimento di risultati di valore e di costante sviluppo e crescita.
Ricordare che l'imprenditore è l'attivatore del sistema economico e ha la funzione di intermediazione fra chi offre capitale e lavoro e chi domanda beni e servizi; trasforma, o cambia, i fattori della produzione (capitale e lavoro) in un prodotto idoneo a soddisfare i bisogni del consumatore; svolge una funzione creativa di ricchezza impiegando altresì le proprie risorse finanziarie e, per poterne disporre, deve investirle costantemente e consapevolmente affinché continuino a creare valore e poter essere continuamente offerte sul mercato.
Le domande da porsi per qualsiasi attività imprenditoriale sono molteplici.
Intanto, quale budget almeno per il primo anno di costituzione aziendale, si è messo in conto di rispettare completamente e, magari, possibilmente anche con un potenziale margine di plusvalore?
A quali ricerche di mercato necessarie all’acquisizione della propria quota di mercato che permetta di essere visibile ai potenziali clienti, ovvero a persone, nella storia in esame, con esigenza di vendere loro attività immobiliari - vendere e non svendere - si è pensato?
E parecchie altre domande ...
È assolutamente un errore da miopi pensare di poter crescere attraverso la semplice intermediazione immobiliare pensando che i tempi sono favorevoli a chi acquista mentre, dall’altra parte, chi desidera vendere, debba essere disposto a rimetterci il valore della sua proprietà soltanto perché i prezzi delle compravendite sono scesi tanto o perché in epoca di tassi negativi, i tassi dei mutui sono divenuti così convenienti da incentivare all’acquisto!
Un immobile, comunque, deve conservare - proprio per la sua definizione di bene rifugio - il suo valore e non può venire svalutato per effetto di prezzi calanti e speculazioni ai danni dei detentori proprietari di beni rifugio.
Inoltre, nel tempo, il proprietario ha subito spese, oneri, imposte e tasse.
Ha mantenuto e conservato l’immobile affinché non perdesse il suo valore!
Se Tu potenziale acquirente desideri acquistare una casa con una o più stanze in più e relativi servizi rispetto alla tua attuale abitazione, devi tenere presente di tutte le spese della transazione immobiliare, del valore che il bene rifugio comunque ha e delle spese di ristrutturazione per renderlo come desideri. Non dimenticare poi, le spese di conservazione, le imposte e le tasse. Caro Acquirente, a tutte le spese dovresti pensare per tempo (Pianificazione per Obiettivi) e qualche anno prima, almeno cinque anni prima, al fine di poter arrivare a realizzare il tuo progetto di casa più grande, bella e comoda con tutte le risorse necessarie a disposizione. Assolutamente da incoscienti pensare di venir sussidiati o assistiti elemosinando riduzioni di prezzo a scapito del valore reale dell’immobile cui sei interessato; riduzioni a sfavore del venditore che, mettiti nei suoi panni, saresti tu disposto a svendere?
Inoltre, essendo la casa considerata il Principe dei “beni rifugio” a ragione, allora, non può subire i capricci dell’acquirente, piuttosto, questi rimane senza ... E, la controparte venditrice, non è ne più forte ne più debole: si ricordi che, acquirente e venditore sono sul medesimo piano, non può esserci sfruttamento dell’una sull’altra e viceversa; pertanto, se di bene rifugio si sta parlando significa che il valore dell’immobile non può essere svalutato da riduzioni dei prezzi di mercato.
L’unico vantaggio dell’immobile rispetto allo strumento finanziario è solo quello della tangibilità, forse.
Tangibilità che sicuramente viene meno se alla fine non riesci ad acquistare completando/saldando il finanziamento richiesto al momento della compravendita, per il quale hai dovuto chiedere in prestito alla banca (che ti ha erogato il mutuo) i soldi che non avevi per acquistarlo subito senza mutuo, col risultato che perdi la proprietà dell’immobile non completando/saldando il mutuo erogatoti.
Ricordare l’utilità dell’investimento che non è una spesa da rimandare anzi ...
O, per altro verso, di quale tangibilità vuoi parlare se al momento di dover tu vendere ottieni meno del suo valore?
Oggi, pare tanto che il bene rifugio in questione sia solo un’assurda concorrenza sleale nei confronti di altri beni o strumenti anch’essi fondamentali e necessari per la realizzazione dei propri desideri, tra i quali spesso vi è l’acquisto della Prima Casa, il bene rifugio per eccellenza.
Agisci sul Bottone Richiedi una Consulenza in Studio, nel caso della scrivente, in Agenzia: l’azione che vorrai eseguire cliccando sul Bottone arancione qui sotto inserito, comporta la possibilità di avere un incontro che non avrà mai un costo, ma senz’altro un grande valore di benessere collettivo anche.
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