Un percorso di coaching...la fatica dell’inizio


Solo un esempio, l'esempio di un inizio, di come il coaching può aiutarti ad intraprendere un cammino e a trovare la strada
Un percorso di coaching...la fatica dell’inizio
Laura quella mattina spegne di malavoglia la sveglia e, come ormai le sta succedendo da molto tempo, si alza di pessimo umore. Arriva in bagno, si guarda allo specchio e non si piace. Prova un senso di fastidio nel guardare la sua immagine riflessa....e anche questo le sta succedendo da un po' di tempo. Apre l'armadio in camera da letto e non c'è nessun vestito che possa essere giusto per lei....per come si sente lei oggi. Alla fine si infila un paio di jeans e una camicia bianca, lunga, un po' informe. Vorrebbe non indossare nulla, ricacciarsi a letto, nascondersi da tutto il mondo, ma deve andare al lavoro...per forza. Oggi, oltre la ormai consueta fatica, ha il suo primo incontro con un coach....le mancava solo questo in un periodo della sua vita così negativo!

Laura è Account Manager in una società che vende applicazioni software. Dopo anni di successi dell'azienda, e suoi personali, ora le cose non stanno più funzionando, lei da alcuni mesi, malgrado il grande impegno e sforzo, non riesce a chiudere un contratto. E' a rischio il suo stipendio, il suo lavoro, la sua vita. L'imprenditore per il quale lavora ha deciso, all'interno di un piano strategico per rilanciare l'azienda, di far fare ad alcuni manager un percorso di coaching e lei è uno di questi.

Oggi il primo incontro....due ore con un coach invece di essere in giro a fare "business".

Per Laura non è ancora chiaro cosa dovrà fare "questo coach" ma certo non ha bisogno di qualcuno che le insegni il mestiere! ....proprio a lei che lo fa da tanti anni! Il capo le ha detto che la aiuterà a migliorare le sue performance ma Laura sa bene qual è il problema, non dipende certo da lei ma dalla crisi che sta coinvolgendo tutti.....è evidente che lei non può fare nulla!

Il coach le sorride, cerca di essere accogliente e di creare un rapporto....ma Laura non ha voglia, lei non è certo il tipo che entra in confidenza con la prima persona che capita, non si fida....non si vuole fidare.

Il coach, dopo averle spiegato come si svolgerà il loro percorso, le chiede di raccontare dell'azienda, del suo lavoro, delle sue difficoltà, di cosa le manca, di cosa vorrebbe. E un po' alla volta Laura inizia a parlare, a sentire il piacere di essere ascoltata, di leggere l'interesse per lei negli occhi della persona che ha di fronte, del calore che questo le trasmette. E lentamente, molto lentamente, si lascia andare....comincia ad affiorare la voglia di potersi fidare. Laura comincia a raccontare anche della sua sofferenza nel non riuscire ad avere successo nel lavoro, della sua infelicità, del suo star male con se stessa, dei sogni sfumati, del futuro grigio. Il futuro. Il coach le domanda allora come vorrebbe che fosse il suo futuro, quale il suo sogno....ma Laura non lo ricorda quasi più ma sente che ha voglia di riscoprirlo. E piano piano il suo sogno riaffiora, è ancora lì intatto sommerso dalle fatiche e dalle delusioni quotidiane, dalle ingiustizie e le difficoltà del mondo lavorativo, dalle sconfitte e i fallimenti. Ma lei c'è, pronta per ripartire e per costruire il suo futuro!
La sessione sta per concludersi e ora Laura vorrebbe che non finisse mai......

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di Annalisa Bardi

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