Vademecum pagamenti Agenzia delle Entrate
Come comportarsi coi pagamenti per evitare spiacevoli inconvenienti a seguito di una Comunicazione da parte dell'Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate (AdE) negli ultimi anni ha intensificato l’invio di lettere ai cittadini al fine di segnalare incongruenze ed invitare a regolarizzare i rapporti col fisco. Grazie a queste centinaia di migliaia di lettere i cittadini di ogni categoria (disoccupati, dipendenti, pensionati, imprenditori, artigiani, professionisti, ecc...) hanno scoperto di dovere al fisco somme più o meno grandi.
Il versamento delle suddette somme dovute a seguito dell’attività di controllo automatizzato (articolo 36-bis Dpr 600/1973 e articolo 54-bis Dpr 633/1972) e controllo formale delle dichiarazioni (articolo 36-ter Dpr 600/1973) può essere rateizzato (articolo 3-bis Dlgs 462/1997) in:
- 8 rate trimestrali se gli importi dovuti sono fini ad € 5.000,00
- 20 rate trimestrali per gli importi superiori ad € 5.000,00
Capita, tuttavia, non così di rado, che dopo circa un anno dal ricevimento delle suddette lettere il Contribuente riceva delle cartelle esattoriali che ripropongano gli stessi importi dovuti in origine, ma con la sanzione piena e l’aggiunta degli aggi dell’Agente di Riscossione pur avendo già pagato in un’unica soluzione o rateizzando.
In questi casi l’Agenzia delle Entrate NON ha riconosciuto i pagamenti effettuati dal contribuente per errori, magari banali, commessi proprio da quest’ultimo: errata data di pagamento, errata compilazione del modello F24, ritardi di pagamento, ecc....
Onde evitare questi errori è bene:
- segnarsi la data di ricezione della lettera;
- tenere anche la busta e non solo il contenuto;
- pagare sempre la prima rata o l’unica soluzione qualche giorno prima della scadenza;
- in caso di rateizzazione pagare le rate successive alla prima sempre qualche giorno in anticipo rispetto alla scadenza.
La data di ricezione della lettera è fondamentale per calcolare il termine per la scadenza del versamento, infatti, in caso di errore, si potrebbe incappare nel pagare in ritardo e quindi vedersi pervenire una cartella esattoriale. Altresì ci si potrebbe dimenticare di pagare una rata e l’abitudine di pagare in anticipo di qualche giorno rispetto la naturale scadenza potrebbe salvare dalla decadenza della rateizzazione ed evitare una salata cartella esattoriale.
In caso pervenga la cartella esattoriale nella quale vengono richieste somme già versate normalmente, questi importi non sono persi ed a seguito di un’attenta analisi atta a capire quale è stato l’errore si può intervenire con esiti che vanno dallo sgravio totale, all’iscrizione a ruolo dei soli "residui" importi dovuti a titolo di imposta, interessi e sanzioni in misura piena.
Il nostro studio offre la sua consulenza nel caso abbiate necessità di ulteriori chiarimenti sull'argomento o vogliate affidarci la vostra pratica.
Il versamento delle suddette somme dovute a seguito dell’attività di controllo automatizzato (articolo 36-bis Dpr 600/1973 e articolo 54-bis Dpr 633/1972) e controllo formale delle dichiarazioni (articolo 36-ter Dpr 600/1973) può essere rateizzato (articolo 3-bis Dlgs 462/1997) in:
- 8 rate trimestrali se gli importi dovuti sono fini ad € 5.000,00
- 20 rate trimestrali per gli importi superiori ad € 5.000,00
Capita, tuttavia, non così di rado, che dopo circa un anno dal ricevimento delle suddette lettere il Contribuente riceva delle cartelle esattoriali che ripropongano gli stessi importi dovuti in origine, ma con la sanzione piena e l’aggiunta degli aggi dell’Agente di Riscossione pur avendo già pagato in un’unica soluzione o rateizzando.
In questi casi l’Agenzia delle Entrate NON ha riconosciuto i pagamenti effettuati dal contribuente per errori, magari banali, commessi proprio da quest’ultimo: errata data di pagamento, errata compilazione del modello F24, ritardi di pagamento, ecc....
Onde evitare questi errori è bene:
- segnarsi la data di ricezione della lettera;
- tenere anche la busta e non solo il contenuto;
- pagare sempre la prima rata o l’unica soluzione qualche giorno prima della scadenza;
- in caso di rateizzazione pagare le rate successive alla prima sempre qualche giorno in anticipo rispetto alla scadenza.
La data di ricezione della lettera è fondamentale per calcolare il termine per la scadenza del versamento, infatti, in caso di errore, si potrebbe incappare nel pagare in ritardo e quindi vedersi pervenire una cartella esattoriale. Altresì ci si potrebbe dimenticare di pagare una rata e l’abitudine di pagare in anticipo di qualche giorno rispetto la naturale scadenza potrebbe salvare dalla decadenza della rateizzazione ed evitare una salata cartella esattoriale.
In caso pervenga la cartella esattoriale nella quale vengono richieste somme già versate normalmente, questi importi non sono persi ed a seguito di un’attenta analisi atta a capire quale è stato l’errore si può intervenire con esiti che vanno dallo sgravio totale, all’iscrizione a ruolo dei soli "residui" importi dovuti a titolo di imposta, interessi e sanzioni in misura piena.
Il nostro studio offre la sua consulenza nel caso abbiate necessità di ulteriori chiarimenti sull'argomento o vogliate affidarci la vostra pratica.
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