Virtuosismi asiatici di lungo periodo


Le potenzialità dei mercati azionari asiatici focalizzandoci in particolar modo sull'India
Virtuosismi asiatici di lungo periodo
I dati Ocse confermano che l’economia del futuro parlerà Asiatico e che il divario di ricchezza tra il resto del mondo e i Paesi aderenti all’organizzazione si va sempre più restringendo.
Ovviamente, non solo la Cina, ma una serie di Paesi sempre più virtuosi che viaggiano a percentuali di crescita opposta rispetto a quella dei Paesi non-Ocse che invece stanno rallentando.
Si passa da una media del 7% degli ultimi 10 anni, al 5% da qui al 2020 e per arrivare al 2,5% entro il 2050. I Paesi Ocse, invece, nello stesso lasso di tempo dovrebbero registrare un tasso di crescita medio del 2%. Farebbe peggio l’Italia, con l’1,4%. Complessivamente, superata la crisi, il pianeta dovrebbe crescere del 3% all’anno fino ai prossimi 50 anni, sebbene con forti differenze tra area e area.

Economia India e Indonesia: le nuove maglie rosa del 2020

Tra i grandi protagonisti della ricchezza mondiale troviamo quindi l’India e l’Indonesia, due stati asiatici, a cui andrebbe la palma d’oro della crescita dal 2020 in poi, quando prenderanno il posto della Cina come economie più virtuose. L’India, ad esempio, già nei prossimi mesi dovrebbe aver superato la ricchezza complessiva del Giappone, mentre batterà l’Eurozona solo tra una ventina di anni.

Ma già al 2025, India e Cina supereranno la ricchezza di tutti i Paesi del G7 messi insieme, mentre al 2060 avranno superato il Pil totale di tutti i 34 stati Ocse, quando oggi rappresentano ancora solo un terzo di esso.
Nel frattempo, le economie più povere aumenteranno il loro reddito pro-capite di 4 volte, mentre Cina e India di ben sette volte, anche se l’Ocse calcola che il tenore di vita di questi Paesi continuerà ad essere ben più basso di quelli degli stati più industrializzati, pari al 60%. Tuttavia, ad oggi è a un quarto. A frenare la crescita di questi stati oggi meno sviluppati sarà in parte l’invecchiamento progressivo della popolazione, ma da contrappeso faranno sia un migliore grado di istruzione, sia pure una maggiore produttività. Il segretario dell’Ocse, Angel Gurria, nel presentare i dati, ha specificato come questi si basino sulla previsione di moderate riforme delle politiche oggi adottate dagli stati. Ma se esse fossero più radicali nel mercato del lavoro e dei beni, allora gli standard di vita del pianeta potrebbe crescere del 16% nei prossimi 50 anni.

La Borsa dell’India, quindi, può beneficiare di un eccellente sistema paese (governo, istituzioni e aziende) che garantisce una crescita solida e sostenibile per altri 20 anni... uno straordinario ciclo virtuoso in grado di sostenere la Borsa di una delle economie più a forte potenziale del futuro.

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di Andrea Curti

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