Agricoltura sociale: i vantaggi per l’impresa agricola


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Agricoltura sociale: i vantaggi per l’impresa agricola

Si sta facendo sempre più strada il concetto di fare "impresa" ma con un occhio ben puntato sul "sociale". E la nuova legge 18 agosto 2015, n. 141, recante "Disposizioni in materia di agricoltura sociale", che è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 208 dell'8 settembre 2015, va proprio in questa direzione.

La legge in questione ha voluto regolamentare le attività agricole che, oltre a produrre beni alimentari come gestione caratteristica di impresa, svolgono tutta una serie di attività che fanno da corollario e che hanno come scopo quello di sviluppare iniziative e progetti sociali, socio-sanitari ed educativi. Tra tali progetti rientrano sicuramente l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate o a rischio emarginazione oppure la promozione di laboratori didattici per favorire la diffusione del rispetto per l’ambiente e la coesione sociale.

La legge citata, composta da sette articoli in tutto, spiega chiaramente nell’articolo 2 che per agricoltura sociale di intende quell’attività che mira a:
a) inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità e di lavoratori svantaggiati e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale;
b) prestazioni e attività sociali e di servizio per le comunità locali mediante l'utilizzazione delle risorse materiali e immateriali dell'agricoltura per promuovere, accompagnare e realizzare azioni volte allo sviluppo di abilità e di capacità, di inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione e di servizi utili per la vita quotidiana;
c) prestazioni e servizi che affiancano e supportano le terapie mediche, psicologiche e riabilitative finalizzate a migliorare le condizioni di salute e le funzioni sociali, emotive e cognitive dei soggetti interessati anche attraverso l'ausilio di animali allevati e la coltivazione delle piante;
d) progetti finalizzati all'educazione ambientale e alimentare, alla salvaguardia della biodiversità nonché' alla diffusione della conoscenza del territorio attraverso l'organizzazione di fattorie sociali e didattiche riconosciute a livello regionale, quali iniziative di accoglienza e soggiorno di bambini in età prescolare e di persone in difficoltà sociale, fisica e psichica.

Oltre agli apprezzabili vantaggi di natura sociale, si aggiungono vantaggiose opportunità di sostegno per gli imprenditori agricoli che aderiscono all’agricoltura sociale, elencati nell’articolo 6 della legge ("Interventi di sostegno"): 1. Innanzitutto, le "istituzioni pubbliche che gestiscono mense scolastiche e ospedaliere possono prevedere nelle gare concernenti i relativi servizi di fornitura, criteri di priorità per l'inserimento di prodotti agroalimentari provenienti da operatori dell'agricoltura sociale. 2. "I comuni definiscono modalità idonee di presenza e di valorizzazione dei prodotti provenienti dall'agricoltura sociale nelle aree pubbliche". 3. Nell'ambito delle operazioni di alienazione e locazione dei terreni demaniali agricoli e di quelli appartenenti agli enti pubblici territoriali e non territoriali (...) sono previsti criteri di priorità per favorire l'insediamento e lo sviluppo delle attività di agricoltura sociale, anche utilizzando i beni e i terreni confiscati ai sensi del codice delle leggi antimafia...".

A questi interventi di sostegno, il Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali può definire ulteriori agevolazioni. Ma per saperne di più è consigliabile affidarsi a un esperto in materia, in modo da non perdere i doppi vantaggi, quelli sociali e quelli aziendali.

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