Cadute sulle scale del condominio?
I danni devono essere risarciti dall’amministratore e dal condominio

Con una recente sentenza (n. 23727, pubblicata il 22 novembre 2016), la Corte di Cassazione ha sancito che in caso di cadute sulle scale condominiali a causa di gradini scivolosi, la responsabilità è dell’amministratore e del condominio, tenuti, quindi, a risarcire i danni.
La Suprema Corte di è trovata a dirimere il caso di un condòmino che, scendendo le scale per uscire dal palazzo in cui abita, è scivolato sui gradini che in quel momento erano bagnati dato che erano in corso le pulizie dell’edificio. Riportando lesioni fisiche a causa della caduta, l’uomo ha citato in giudizio l’amministratore, quale custode del condominio, e il condominio stesso per poter ottenere il risarcimento dei danni subiti.
L’amministratore è stato chiamato a rispondere dei danni data la sua funzione di custode delle cose comuni del condominio, e in base all’articolo 2051 del Codice civile "Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito".
Il condominio è stato citato in causa quale proprietario delle parti comuni dell’edificio. Il punto cruciale, però, per ottenere il risarcimento dei danni, è quello di provare che la scivolata non sia dovuta a caso fortuito o per avventatezza del danneggiato stesso.
Se, cioè, si cade dalle scale nonostante la ditta di pulizia abbia segnalato con appositi cartelli che il pavimento è bagnato, nulla può essere richiesto all’amministratore o al condominio dato che la caduta è avvenuta nonostante tutte le misure e le precauzioni messe in atto dal condominio stesso. Ma se, viceversa, si è scivolati senza che siano state attuate tutte le misure precauzionali per evitare il rischio caduta, allora l’amministratore e il condominio rispondono dei danni.
Per ottenere, dunque, il risarcimento dei danni, il danneggiato deve provare di essere scivolato nonostante abbia posto in essere tutte le attenzioni e la diligenza del caso per evitare la caduta e vi siano state delle mancanze di misure e precauzioni da parte del condominio. Nel caso in questione, infatti, l’amministratore e il condominio sono stati chiamati dalla Corte di Cassazione a risarcire i danni poiché la caduta non è stata dovuta a un comportamento imprudente da parte del danneggiato.
In conclusione, nel caso di caduta dalle scale condominiali occorre innanzitutto inviare due richieste di rimborso dei danni, una nei confronti dell’amministratore e una nei confronti del condominio attraverso l’invio di due distinte lettere raccomandate con ricevuta di ritorno.E inoltre, è importante conservare tutta la documentazione che dimostra i danni.
La parte più complessa, però, è quella di provare che la caduta non sia stata dovuta a un caso fortuito. Per questo è consigliabile farsi assistere da un avvocato. Cerca nel nostro sito il professionista che rispecchia meglio le tue esigenze. Il primo contatto in studio è gratuito!
La Suprema Corte di è trovata a dirimere il caso di un condòmino che, scendendo le scale per uscire dal palazzo in cui abita, è scivolato sui gradini che in quel momento erano bagnati dato che erano in corso le pulizie dell’edificio. Riportando lesioni fisiche a causa della caduta, l’uomo ha citato in giudizio l’amministratore, quale custode del condominio, e il condominio stesso per poter ottenere il risarcimento dei danni subiti.
L’amministratore è stato chiamato a rispondere dei danni data la sua funzione di custode delle cose comuni del condominio, e in base all’articolo 2051 del Codice civile "Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito".
Il condominio è stato citato in causa quale proprietario delle parti comuni dell’edificio. Il punto cruciale, però, per ottenere il risarcimento dei danni, è quello di provare che la scivolata non sia dovuta a caso fortuito o per avventatezza del danneggiato stesso.
Se, cioè, si cade dalle scale nonostante la ditta di pulizia abbia segnalato con appositi cartelli che il pavimento è bagnato, nulla può essere richiesto all’amministratore o al condominio dato che la caduta è avvenuta nonostante tutte le misure e le precauzioni messe in atto dal condominio stesso. Ma se, viceversa, si è scivolati senza che siano state attuate tutte le misure precauzionali per evitare il rischio caduta, allora l’amministratore e il condominio rispondono dei danni.
Per ottenere, dunque, il risarcimento dei danni, il danneggiato deve provare di essere scivolato nonostante abbia posto in essere tutte le attenzioni e la diligenza del caso per evitare la caduta e vi siano state delle mancanze di misure e precauzioni da parte del condominio. Nel caso in questione, infatti, l’amministratore e il condominio sono stati chiamati dalla Corte di Cassazione a risarcire i danni poiché la caduta non è stata dovuta a un comportamento imprudente da parte del danneggiato.
In conclusione, nel caso di caduta dalle scale condominiali occorre innanzitutto inviare due richieste di rimborso dei danni, una nei confronti dell’amministratore e una nei confronti del condominio attraverso l’invio di due distinte lettere raccomandate con ricevuta di ritorno.E inoltre, è importante conservare tutta la documentazione che dimostra i danni.
La parte più complessa, però, è quella di provare che la caduta non sia stata dovuta a un caso fortuito. Per questo è consigliabile farsi assistere da un avvocato. Cerca nel nostro sito il professionista che rispecchia meglio le tue esigenze. Il primo contatto in studio è gratuito!
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