Modello 730 precompilato in arrivo


Prima dell’estate il Governo Renzi dovrebbe approvare il decreto delega sulla semplificazione fiscale
Modello 730 precompilato in arrivo

Si comincerà con pensionati e dipendenti pubblici, quelli per i quali è più facile calcolare redditi e detrazioni. Poi si passerà gradualmente a tutti gli altri contribuenti. Il decreto delega sulla semplificazione fiscale dovrebbe essere approvato dal Governo Renzi prima dell’estate e si preannuncia come una vera rivoluzione in tema di dichiarazione dei redditi.

Dall’anno prossimo, infatti, più di 18 milioni di pensionati e dipendenti pubblici, che quest’anno hanno regolarmente compilato il 730 presso i Caf o i commercialisti, si vedranno arrivare direttamente a casa o consegnare dal proprio datore di lavoro il modello precompilato con i dati già inseriti di redditi, mutui, rendite catastali e polizze assicurative. Sarà direttamente il Fisco a compilare gran parte del 730 basandosi sui dati anagrafici e quelli presenti sul Cud. Una parte, però, sarà lasciata in bianco e dovrà essere compilata dal contribuente che dovrà inserire eventuali detrazioni per familiari a carico e deduzioni.

Per quanto riguarda le detrazioni, tra i dati già inseriti potrebbero comparire gli interessi passivi per i mutui sulle prime case, le polizze vita e i bonus per le ristrutturazioni: tutti dati reperibili dalle banche dati accessibili al Fisco. Dovranno essere calcolati dal contribuente, invece, le detrazioni "ad andamento variabile", cioè quelle che sono dovute a spese sostenute durante l’anno, ma difficilmente prevedibili, come, ad esempio, le spese mediche. Comunque, si sta già predisponendo un piano per elaborare un sistema che sia in grado di reperire anche le informazioni "variabili" tramite un controllo incrociato tra le banche dati e le informazioni possedute da Sogei. Tra gli oneri deducibili che potrebbero comparire già prestampati sul modello 730 troviamo gli eventuali contributi pagati dal contribuente per i collaboratori domestici o badanti.

Data la complessità della riforma fiscale, era necessario stabilire un’applicazione a tappe: si comincia nel 2015, appunto, con i pensionati e i dipendenti pubblici. Nel 2016 è prevista la seconda tappa che coinvolgerà anche tutti i dipendenti privati: si calcola che, a quel punto, la dichiarazione precompilata sarà ricevuta da tre contribuenti su quattro. Infine, il traguardo finale sarà quello di coprire la totalità dei 41 milioni di contribuenti, compresi i lavoratori autonomi e professionisti che compilano il modello Unico.

Infine, il Governo sta pensando di introdurre un sistema premiale basato su controlli fiscali ridotti e diretto ai contribuenti che decideranno di aderire al meccanismo di precompilazione. Lo scopo è quello di favorire la diffusione e l’applicazione della riforma fiscale e di ottimizzare il contrasto all’evasione fiscale: riducendo i controlli sui contribuenti che utilizzano i modelli precompilati, l’Agenzia delle Entrate può concentrare le risorse e gli strumenti di indagine fiscale su altri fronti.

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