Come separarsi in comune? Ecco come fare

Indice:
Per la coppia in crisi, oggi, separarsi e divorziare è:
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facile
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veloce
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economico
Non è più indispensabile ricorrere al Tribunale e farsi assistere da un Avvocato.
La procedura è più snella e questo vi consentirà di risparmiare le energie mentali e tenere sotto controllo il livello di cortisolo (ormone dello stress).
Ma vediamo nel dettaglio quando è possibile separarsi velocemente e a costo zero.
La coppia che pur sforzandosi, arriva ad un punto limite non riuscendo più a vivere sotto lo stesso tetto, ma in comune accordo sul voler chiedere la separazione e su come regolare tutte le questioni economiche e patrimoniali; può richiedere la separazione o il divorzio presso il Comune di residenza di uno dei coniugi o del Comune presso cui è iscritto l’atto di matrimonio o l’atto della loro unione civile. In quest’ultimo caso è prevista una procedura ancora più rapida rispetto al matrimonio, potendo i partner separarsi semplicemente comunicando la loro volontà all’Ufficiale di Stato Civile anche in modo disgiunto.
Chi può separarsi in Comune?
Non tutte le coppie possono separarsi in Comune poiché per poter avviare la procedura è necessario:
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Non avere figli minori, maggiorenni incapaci o portatori di handicap gravi ai sensi dell’art. 3, comma 3, della Legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero economicamente non autosufficienti.
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Non dover disciplinare trasferimenti patrimoniali come ad esempio l’assegnazione della casa coniugale, dei mobili, di conti correnti, macchine, libretti di risparmio ecc...
Nel caso in cui non si è idonei per la separazione in Comune, è sempre possibile separarsi in Tribunale.
Separarsi in Comune: documenti
Per attivare il procedimento di separazione presso il Comune scelto, occorre presentarsi innanzi all’Ufficio di stato civile muniti di:
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documento di identità di entrambi i coniugi
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dichiarazione sostitutiva di certificazione ai fini della richiesta congiunta di cessazione/scioglimento degli effetti civili del matrimonio davanti all’Ufficiale dello stato civile (scaricabile dal sito del Comune scelto per concludere la separazione).
Fac-simile dichiarazione sostitutiva di certificazione
Separarsi in Comune: costi
La separazione consensuale in Comune a differenza della separazione consensuale o giudiziale non comporta né le spese di giustizia né le spese richieste da quelle procedure che prevedono l'intervento di organismi di supporto nelle trattative. A tale proposito ci riferiamo soprattutto alla mediazione, per la quale sono previsti degli oneri da sborsare per il coinvolgimento del Mediatore.
Inoltre, nel caso in cui si scelga di non coinvolgere uno o più Avvocati perché in accordo su tutte le questioni economiche e patrimoniali; il costo per avviare la separazione in Comune è di soli €16,00 da versare in contanti presso l’Ufficio di stato civile.
Separarsi in Comune: tempi
I tempi di separazione in Comune, come già accennato, sono la più rapidi; non prevedendo né l’intervento del Giudice come nel caso della separazione giudiziale o consensuale e della separazione consensuale in Tribunale né degli Avvocati difensori come nel caso della negoziazione assistita.
I tempi previsti per separarsi sono di circa 30 giorni e, una volta ottenuta la separazione per opera del Sindaco o dell’Ufficiale di stato civile, si hanno 6 mesi per procedere con la richiesta di Divorzio.
Come Separarsi in Comune?
Dopo tutte queste nozioni su requisiti, documenti da presentare, costi e tempi previsti per separarsi in Comune; vediamo la procedura:
1° fase: Presentazione presso l’Ufficio di stato civile
Per avviare la procedura occorre presentarsi presso l'Ufficio di stato civile muniti della documentazione necessaria e avanzare la richiesta di separazione consensuale.
In alcuni Comuni è richiesto un primo ed informale incontro per verificare la documentazione e la competenza dell’ufficio a ricevere l’atto. Altri Comuni, invece, saltano questo passaggio e passano subito alla fase due.
2° fase: Primo incontro con il Sindaco o Ufficiale di stato civile
In questo primo incontro il Sindaco o l'Ufficiale di stato civile redige l’accordo di separazione raggiunto dai coniugi e fissa la data del secondo incontro che non può tenersi prima di 30 giorni. Questo lasso di tempo dovrà servire ai coniugi per riflettere sulla scelta in atto.
3° fase: Secondo incontro con il Sindaco o Ufficiale di stato civile
Nel secondo incontro viene richiesto ai coniugi di confermare l’intenzione di separarsi.
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Se entrambi i coniugi confermano la volontà di procedere con la separazione, l’accordo di separazione è valido ed ha la stessa efficacia della sentenza di separazione omologata dal Tribunale.
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Se uno dei due coniugi o entrambi non confermano la volontà di procedere con la separazione o non si presentano all’incontro, l’accordo di separazione non produce alcun effetto.
In caso di esito positivo, il Comune invia l’accordo di separazione agli uffici competenti per le annotazioni sull’atto di matrimonio e la separazione si conclude!
Separarsi in Comune: conclusioni
La separazione consensuale in Comune è, dunque, una strada alternativa che i coniugi possono intraprendere quando viene meno la volontà di stare insieme e non si hanno le risorse economiche per iniziare un processo presso il Tribunale e, ancora, non si vuole ricorrere all’Avvocato.
Fate comunque molta attenzione poiché la separazione e il successivo divorzio senza Avvocato potrebbe essere rischioso.
Nella maggior parte delle coppie esiste un coniuge forte e uno più debole e solo l’intervento di un buon Avvocato può tutelare quest’ultima.
Se non si vuole coinvolgere un Avvocato per tutto il periodo che va dalla richiesta della separazione in Comune al divorzio e si vuole risparmiare sulla parcella, è consigliato farsi assistere da una Legale solo per la revisione degli accordi di separazione. In questo modo pagherete meno senza dover rinunciare alla tutela dei vostri diritti.
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