Tax credit alberghi: ultimo anno di lavori
C’è tempo fino al 31 dicembre 2016 per beneficiare del credito di imposta del 30% destinato alle strutture ricettive turistico-alberghiere
Ultimo anno di lavori per beneficiare del credito di imposta destinato alle strutture ricettive turistico-alberghiere e disciplinato dal decreto del 7 maggio 2015 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 138 del 17 giugno 2015) siglato dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero dello Sviluppo economico e il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.
L’agevolazione consiste in un credito di imposta pari al 30% delle spese sostenute per interventi edilizi effettuati nella struttura turistica ed effettuati dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016.L’ammontare massimo del credito di imposta è pari a 200 mila euro da ripartire in 3 quote annuali di pari importo ed utilizzabile esclusivamente in compensazione. Non è possibile, cioè avere diritto a un ulteriore credito di imposta nel caso in cui il debito fiscale sia inferiore al credito di imposta calcolato per l’anno in corso. Inoltre, il credito di imposta del 30% non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali.
Le spese agevolabili sono quelle rivolte a:
- interventi di ristrutturazione edilizia
- interventi di eliminazione delle barriere architettoniche
- restauro e risanamento conservativo
- opere per l’incremento dell'efficienza energetica
- spese dovute all'acquisto di mobili e componenti
Non tutte le strutture ricettive alberghiere hanno, però, diritto al credito di imposta. Uno dei requisiti di ammissione, ad esempio, è l’esistenza della struttura alberghiera in data 1° gennaio 2012. Oppure: il titolare non può cedere a terzi i beni acquistati beneficiando del credito di imposta, né modificare la destinazione dell’attività prima del secondo periodo d'imposta in cui si gode del credito. Tutte i requisiti e le modalità di presentazione della domanda sono indicati nel DM del 7 maggio 2015.
La domanda per ottenere il credito di imposta del 30% deve essere presentata al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo dal 1° gennaio al 28 febbraio dell'anno successivo a quello in cui si sostengono le spese.
Per sfruttare i vantaggi dell’agevolazione è consigliabile consultare un geometra per pianificare i lavori di riqualificazione necessari alla propria struttura turistica e per conoscere tutti i dettagli della normativa.
L’agevolazione consiste in un credito di imposta pari al 30% delle spese sostenute per interventi edilizi effettuati nella struttura turistica ed effettuati dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016.L’ammontare massimo del credito di imposta è pari a 200 mila euro da ripartire in 3 quote annuali di pari importo ed utilizzabile esclusivamente in compensazione. Non è possibile, cioè avere diritto a un ulteriore credito di imposta nel caso in cui il debito fiscale sia inferiore al credito di imposta calcolato per l’anno in corso. Inoltre, il credito di imposta del 30% non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali.
Le spese agevolabili sono quelle rivolte a:
- interventi di ristrutturazione edilizia
- interventi di eliminazione delle barriere architettoniche
- restauro e risanamento conservativo
- opere per l’incremento dell'efficienza energetica
- spese dovute all'acquisto di mobili e componenti
Non tutte le strutture ricettive alberghiere hanno, però, diritto al credito di imposta. Uno dei requisiti di ammissione, ad esempio, è l’esistenza della struttura alberghiera in data 1° gennaio 2012. Oppure: il titolare non può cedere a terzi i beni acquistati beneficiando del credito di imposta, né modificare la destinazione dell’attività prima del secondo periodo d'imposta in cui si gode del credito. Tutte i requisiti e le modalità di presentazione della domanda sono indicati nel DM del 7 maggio 2015.
La domanda per ottenere il credito di imposta del 30% deve essere presentata al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo dal 1° gennaio al 28 febbraio dell'anno successivo a quello in cui si sostengono le spese.
Per sfruttare i vantaggi dell’agevolazione è consigliabile consultare un geometra per pianificare i lavori di riqualificazione necessari alla propria struttura turistica e per conoscere tutti i dettagli della normativa.
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