Assunzione di colf e badanti
Come funziona: mansioni, retribuzione e orario di lavoro

L'assunzione per colf e badanti deve essere comunicata all’Inps entro la mezzanotte del giorno precedente a quello di inizio del rapporto di lavoro. Essa ha efficacia anche nei confronti del Ministero del lavoro, dell'INAIL, nonché della Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo.
Il datore dovrà comunicare alla pubblica sicurezza entro 48 ore l'assunzione solo nel caso di collaboratore extracomunitario in regime di convivenza.
Tutti i collaboratori domestici al momento dell’assunzione dovranno presentare i seguenti documenti al datore di lavoro:
- copia di un documento di identità non scaduto;
- tessera sanitaria o altro documento sanitario aggiornato attestante l’idoneità al lavoro e l’assenza di patologie che possona portare pregiudizio per il lavoratore, il datore di lavoro o la famiglia presso cui i lavori verranno svolti (non obbligatorio);
- copia del codice fiscale;
- nel caso di collaboratore extracomunitario il permesso di soggiorno (rinnovato o in attesa).
L’accordo tra un datore di lavoro e collaboratore domestico, può essere solo verbale, non esiste obbligo di stipulare un contratto scritto. E’ preferibile assumere una badante con un contratto che indichi le mansioni che deve svolgere, la durata minima (se a tempo determinato o indeterminato), la convivenza o meno, l’eventuale periodo di prova, l’orario, i riposi di lavoro, la retribuzione e infine le ferie. Anche i collaboratori domestici hanno un CCNL di riferimento (nello specifico il CCNL lavoro domestico), che li classifica in specifici livelli a secondo della loro qualifica, mansione, anzianità di servizio. A ogni livello corrisponde una retribuzione e un periodo di prova in fase di assunzione. Sono previsti quattro livelli: A, B, C e D.
Livello A Semplice: comprende i collaboratori domestici;
Livello A Super: comprende i collaboratori addetti solo alla compagnia di persone.
Livello B Semplice: ossia il collaboratore professionale, come può essere un giardinieri, un autista, etc.
Livello B Super: ossia l’assistente a persone autosufficienti.
Livello C Semplice: ad esempio il cuoco.
Livello C Super: è l’assistente a persone non autosufficienti, ma senza specifico diploma.
Livello D Semplice: maggiordomo, capocuoco, etc.
Livello D Super: infermiere professionale, assistente geriatrico specializzato, etc.
L’orario di lavoro si differenzia a seconda che si tratti di:
- Collaboratori conviventi: In questo caso è stabilito un orario di lavoro massimo di 54 ore settimanali suddivise in 10 ore giornaliere non consecutive. Il lavoratore ha diritto a 11 ore consecutive di riposo giornaliero e un riposo intermedio pomeridiano di almeno due ore che "spezzino" la giornata lavorativa. Il collaboratore convivente ha diritto a vitto e alloggio.
- Collaboratori non conviventi: In questo caso é stabilito un orario di lavoro massimo di 40 ore settimanali distribuite in 5/6 giorni. Il collaboratore non convivente che presta servizio per sei o più ore al giorno, ha diritto al pasto o a un’indennità pari al suo valore. Il tempo trascorso per il pasto non viene computato nelle ore lavorative.
La retribuzione dipende dal livello di assunzione, dalle ore di lavoro, dal fatto che il collaboratore sia o meno convivente, part time o full time. Il collaboratore domestico, che sia part time o full time, a tempo determinato o indeterminato, ha diritto a 26 giorni di ferie annuali retribuite.
Oltre alle ferie e alle festività, nel caso in cui la badante sia convivente, vengono riconosciuti ulteriori giorni liberi:
- le domeniche (24 ore): per motivi religiosi può accordarsi per altro giorno della settimana;
- ulteriori 12 ore libere in altro giorno: nel quale potrà lavorare al massimo metà delle ore quotidiane svolte di solito.
La tredicesima mensilità spetta anche al collaboratore domestico e va consegnata in occasione del Natale.
Il fisco permette di detrarre dall’IRPEF il 19% delle spese per badanti per tutti coloro che ne assumono una. Il 19% si applica:
- sul totale della spesa per la badante (ossia la totale retribuzione), se il soggetto non è autosufficiente);
- solo sui contributi INPS e assistenziali, se il soggetto è autosufficiente.
Il datore dovrà comunicare alla pubblica sicurezza entro 48 ore l'assunzione solo nel caso di collaboratore extracomunitario in regime di convivenza.
Tutti i collaboratori domestici al momento dell’assunzione dovranno presentare i seguenti documenti al datore di lavoro:
- copia di un documento di identità non scaduto;
- tessera sanitaria o altro documento sanitario aggiornato attestante l’idoneità al lavoro e l’assenza di patologie che possona portare pregiudizio per il lavoratore, il datore di lavoro o la famiglia presso cui i lavori verranno svolti (non obbligatorio);
- copia del codice fiscale;
- nel caso di collaboratore extracomunitario il permesso di soggiorno (rinnovato o in attesa).
L’accordo tra un datore di lavoro e collaboratore domestico, può essere solo verbale, non esiste obbligo di stipulare un contratto scritto. E’ preferibile assumere una badante con un contratto che indichi le mansioni che deve svolgere, la durata minima (se a tempo determinato o indeterminato), la convivenza o meno, l’eventuale periodo di prova, l’orario, i riposi di lavoro, la retribuzione e infine le ferie. Anche i collaboratori domestici hanno un CCNL di riferimento (nello specifico il CCNL lavoro domestico), che li classifica in specifici livelli a secondo della loro qualifica, mansione, anzianità di servizio. A ogni livello corrisponde una retribuzione e un periodo di prova in fase di assunzione. Sono previsti quattro livelli: A, B, C e D.
Livello A Semplice: comprende i collaboratori domestici;
Livello A Super: comprende i collaboratori addetti solo alla compagnia di persone.
Livello B Semplice: ossia il collaboratore professionale, come può essere un giardinieri, un autista, etc.
Livello B Super: ossia l’assistente a persone autosufficienti.
Livello C Semplice: ad esempio il cuoco.
Livello C Super: è l’assistente a persone non autosufficienti, ma senza specifico diploma.
Livello D Semplice: maggiordomo, capocuoco, etc.
Livello D Super: infermiere professionale, assistente geriatrico specializzato, etc.
L’orario di lavoro si differenzia a seconda che si tratti di:
- Collaboratori conviventi: In questo caso è stabilito un orario di lavoro massimo di 54 ore settimanali suddivise in 10 ore giornaliere non consecutive. Il lavoratore ha diritto a 11 ore consecutive di riposo giornaliero e un riposo intermedio pomeridiano di almeno due ore che "spezzino" la giornata lavorativa. Il collaboratore convivente ha diritto a vitto e alloggio.
- Collaboratori non conviventi: In questo caso é stabilito un orario di lavoro massimo di 40 ore settimanali distribuite in 5/6 giorni. Il collaboratore non convivente che presta servizio per sei o più ore al giorno, ha diritto al pasto o a un’indennità pari al suo valore. Il tempo trascorso per il pasto non viene computato nelle ore lavorative.
La retribuzione dipende dal livello di assunzione, dalle ore di lavoro, dal fatto che il collaboratore sia o meno convivente, part time o full time. Il collaboratore domestico, che sia part time o full time, a tempo determinato o indeterminato, ha diritto a 26 giorni di ferie annuali retribuite.
Oltre alle ferie e alle festività, nel caso in cui la badante sia convivente, vengono riconosciuti ulteriori giorni liberi:
- le domeniche (24 ore): per motivi religiosi può accordarsi per altro giorno della settimana;
- ulteriori 12 ore libere in altro giorno: nel quale potrà lavorare al massimo metà delle ore quotidiane svolte di solito.
La tredicesima mensilità spetta anche al collaboratore domestico e va consegnata in occasione del Natale.
Il fisco permette di detrarre dall’IRPEF il 19% delle spese per badanti per tutti coloro che ne assumono una. Il 19% si applica:
- sul totale della spesa per la badante (ossia la totale retribuzione), se il soggetto non è autosufficiente);
- solo sui contributi INPS e assistenziali, se il soggetto è autosufficiente.
Articolo del: