Commissioni pagamenti POS: come recuperare il 100%


Per le commissioni addebitate agli esercenti in relazione ai pagamenti elettronici ricevuti dai privati spetta un credito d’imposta del 100%
Commissioni pagamenti POS: come recuperare il 100%

Il nostro paese è sempre stato affezionato al denaro contante. Purtroppo per i tradizionalisti, però, la digitalizzazione e le ultime iniziative del Governo (ad esempio il cashback o la lotteria degli scontrini) vedono nel prossimo futuro un uso sempre minore delle care vecchie banconote. Se da un lato l’uso meno frequente dei contanti potrebbe avere un riscontro positivo a livello sanitario, dall’altro obbliga gli esercenti ad organizzarsi per ricevere pagamenti digitali. Dal primo luglio 2020 infatti, avere il Pos è diventato un obbligo. Fino a qui tutto bene, se non fosse per le onerose commissioni sui pagamenti che gli stessi esercenti subiscono anche per le micro transazioni.

Insomma, tutto ruota intorno alle commissioni sui pagamenti. Tant’è vero che, come emerge da un’indagine di Confcommercio, il 67% delle imprese considera “non vantaggiosa” l’accettazione delle carte di credito e debito. Il motivo? Le onerose commissioni sui pagamenti.

COMMISSIONI PAGAMENTI POS: COME RECUPERE IL 100%

L’art. 1 comma 10 del DL 99/2021, prevede che per le commissioni addebitate agli esercenti in relazione ai pagamenti elettronici ricevuti dai privati spetti un credito d’imposta del 100%. Tale beneficio è riferito ad un arco temporale ben definito; comprende, infatti, le commissioni sui pagamenti maturate nel periodo 1/7/21 – 30/6/22. E’ chiara anche una seconda condizione: che nell’anno d’imposta precedente tali esercenti abbiano avuto ricavi e compensi di ammontare non superiore a 400.000 euro.
Ribadiamo il concetto. Nel caso in cui gli esercenti attività di impresa, arte o professioni, che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizio nei confronti di consumatori finali e adottino strumenti di pagamento elettronico (vale a dire registratori telematici che consentono la trasmissione telematica dei corrispettivi) spetta la possibilità di “recuperare” le commissioni sostenute tramite un credito di imposta di uguale ammontare. Ma non finisce qui.

Lo stesso articolo sopracitato introduce un nuovo credito d’imposta per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di strumenti che consentono forme di pagamento elettronico e per il collegamento con i registratori telematici. In particolare, ai soggetti sopramenzionati che acquistano, noleggiano o utilizzano tali strumenti spetta un credito di imposta parametrato al costo di acquisto o di noleggio.

Il credito d’imposta spetta nel limite massimo di spesa per soggetto di 160 euro, nelle seguenti misure:
– 70% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare non superiore a 200.000 euro;
– 40% per i soggetti con i suddetti ricavi e compensi superiori a 200.000 euro e fino a 1 milione di euro;
– 10% per i soggetti con i suddetti ricavi e compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro.

COMMISSIONI PAGAMENTO POS: POSSIBILE RECUPERARE ANCHE LE SPESE DI ACQUISTO DI REGISTRATORI TELEMATICI

Ai medesimi soggetti che, nel corso dell’anno 2022, acquistano, noleggiano o utilizzano strumenti evoluti di pagamento elettronico che consentono anche la memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi, spetta un credito d’imposta nel limite di 320 euro, nelle seguenti misure:
– 100% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare non superiore a 200.000 euro;
– 70% per i soggetti con i suddetti ricavi e compensi superiori a 200.000 euro e fino a 1 milione di euro;
– 40% per i soggetti con i suddetti ricavi e compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro.

I crediti d’imposta elencati sono utilizzabili esclusivamente in compensazione mediante il modello F24. Successivamente al sostenimento della spesa, devono essere indicati nelle relative dichiarazioni dei redditi. I crediti d’imposta non concorrono alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini IRAP.
Per qualsiasi chiarimento in merito all’argomento commissioni pagamenti Pos, oppure per una consulenza senza impegno, non esitate a visitare il nostro sito www.studiobrega.it.

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