Debiti per tasse: fine della moratoria fiscale
Secondo il D.L. 1042020, convertito in legge 13102020 n. 126, dal 1 gennaio 2021 è terminata la moratoria fiscale.
Ciò significa che l’Agenzia Entrate Riscossione ex Equitalia, può ricominciare le procedure esecutive nei confronti dei contribuenti.
Si tratta delle notifiche di cartelle di pagamento, di intimazioni di pagamento, dei pignoramenti di conti correnti, stipendi e pensioni, oltre che di iscrizioni ipotecarie sui beni immobili di chi ha debiti per tasse e non li ha pagati.
Come può difendersi il contribuente? Con la presentazione di una domanda di rateazione delle somme dovute oppure proponendo un ricorso.
La domanda di rateazione può essere proposta anche dal contribuente personalmente, recandosi presso la sede più vicina della Agenzia Entrate Riscossione.
Prima di formulare la domanda di rateazione è davvero consigliabile richiedere la documentazione che attesta la presenza e la quantità del debito tributario.
L’Agenzia Entrate Riscossione, su richiesta del cittadino, consegnerà la documentazione relativa al debito, il cosiddetto “estratto di ruolo”
Entrati in possesso dei documenti, sarà necessario esaminarli attentamente.
L’esame degli estratti di ruolo non è facile e va effettuato da un professionista esperto.
A questo punto, dopo l’esame attento della documentazione, potrà anche essere valutata la possibilità di proporre ricorso.
Il ricorso sarà proposto al Giudice Tributario o al Tribunale a seconda della tipologia di atto che per ultimo sia stato notificato al contribuente.
Richiamo l’attenzione sul fatto che i tempi per ricorrere contro gli atti di natura tributaria sono molto brevi.
Nell’interesse del cittadino che deve proporre ricorso, è opportuno recarsi dall’avvocato il prima possibile.
Avv. Alessandra Bottura, Studio legale in Verona
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