Eredi legittimi e legittimari: chi sono?


Eredi legittimi e legittimari sono due categorie differenti che operano l’una nella successione legittima, l’altra nella successione necessaria
Eredi legittimi e legittimari: chi sono?

Molto spesso si confondono gli eredi legittimi con i legittimari.

Sono due categorie differenti, che operano l’una nella successione legittima, l’altra nella successione necessaria.

Si ha successione legittima quando non c’è testamento.

In tal caso subentrano nella posizione giuridica del defunto (detto de cuius) i suoi familiari, quindi il coniuge e i figli.  In mancanza di questi soggetti possono subentrare anche genitori, fratelli e sorelle, o altri ascendenti, fino al sesto grado.

Tali soggetti sono detti eredi legittimi cui spettano quote di eredità secondo lo schema seguente:

- Un figlio o più figli -->    l’inteo patrimonio, diviso in parti uguali (fratelli e ascendenti esclusi)
- Un figlio e il coniuge  -->    ½ al figlio e ½ al coniuge (fratelli e ascendenti esclusi)

In assenza di figli succedono eventuali fratelli, sorelle e ascendenti, anche in concorso con il coniuge.
Se invece il de cuius ha disposto delle sue sostanze tramite un testamento si ha la successione testamentaria.

Il testatore, tuttavia, non può disporre liberamente di tutti i propri beni, ma deve rispettare alcune regole.

La successione necessaria, infatti, opera come correttivo della successione testamentaria, impedendo che alcune categorie di soggetti rimangano esclusi dall’eredità (eredi pretermessi).

Dunque, chi redige un testamento non può escludere alcuni soggetti, detti eredi necessari o legittimari.

Essi sono innanzitutto i figli e il coniuge e gli ascendenti, secondo lo schema seguente:

- Un figlio    -->     ½ del patrimonio
- Più figli      -->     2/3 del patrimonio
- Un figlio e il coniuge    -->    1/3 del patrimonio ciascuno
- Più figli e il coniuge      -->    ½ ai figli e ¼ al coniuge
- Solo ascendenti            -->    ¼ del patrimonio
- Coniuge e ascendenti  -->    ½ al coniuge e ¼ agli ascendenti

La quota non riservata ai legittimari può essere destinata a chiunque (quota disponibile).

Qualora il testamento non rispetti le quote riservate ai legittimari è possibile impugnare il testamento promuovendo l’azione di riduzione, che ha lo scopo di modificare le disposizioni testamentarie tenendo conto delle quote riservate dalla legge.

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di Avv. Marco Andrea Lino

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