Il Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza: i figli hanno diritto al tempo


La Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori: i diritti dei bambini nella famiglia
Il Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza: i figli hanno diritto al tempo

I figli minori coinvolti in vicende di separazione in Italia sono 66.037, mentre in 31.653 lo sono nei divorzi; il 53,6% delle separazioni si svolge in presenza figli minori (e il 40,5% dei divorzi): questi i dati ISTAT riferiti all’anno 2015 (i rilevamenti statistici ufficiali sono sempre ovviamente risalenti a qualche anno precedente alla loro pubblicazione). Nei dati non si tiene conto dei figli di coppie non coniugate.

A fronte di tutto ciò la “Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori”, presentata a a Roma il 02 ottobre 2018 dall’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza Filomena Albano.

Complessivamente dieci i punti nei quali si stabilisce che i figli hanno il diritto di: [Art. 1] continuare ad amare ed essere amati da entrambi i genitori e di mantenere i loro affetti, (...) di essere liberi di continuare a voler bene ad entrambi i genitori, (...) di manifestare il loro amore senza paura di ferire o di offendere l’uno o l’altro. (…) L’amore non si misura con il tempo ma con la cura e l’attenzione. [Art. 2] I figli hanno il diritto alla spensieratezza e alla leggerezza, (...) di non essere travolti dalla sofferenza degli adulti, (...) di non essere trattati come adulti, (…) di sentirsi protetti e rassicurati, confortati e sostenuti dai loro genitori nell’affrontare i cambiamenti della separazione, [Art. 3] di essere informati e aiutati a comprendere la separazione dei genitori (…) di non essere coinvolti nella decisione della separazione e di essere informati da entrambi i genitori, in modo adeguato alla loro età e maturità, senza essere caricati di responsabilità o colpe, senza essere messi a conoscenza di informazioni che possano influenzare negativamente il rapporto con uno o entrambi i genitori, [Art. 4] di essere ascoltati prima di tutto dai genitori, insieme, in famiglia, (…) di essere arrabbiati, tristi, di stare male, di avere paura e di avere incertezze, senza sentirsi dire che “va tutto bene”. Anche nelle separazioni più serene i figli possono provare questi sentimenti e hanno il diritto di esprimerli, così come hanno il diritto [Art. 5] di non subire pressioni da parte dei genitori e dei parenti (...) di non essere strumentalizzati, di non essere messaggeri di comunicazioni e richieste esplicite o implicite rivolte all’altro genitore, (...) di non essere indotti a mentire e di non essere coinvolti nelle menzogne, [Art. 6] (...) che le scelte che li riguardano siano condivise da entrambi i genitori, (…) che le scelte più importanti su residenza, educazione, istruzione e salute continuino ad essere prese da entrambi i genitori di comune accordo, nel rispetto della continuità delle loro abitudini, (...) che eventuali cambiamenti tengano conto delle loro esigenze affettive e relazionali, (…) di non essere coinvolti nei conflitti tra genitori, (…) [Art. 7] di non assistere e di non subire i conflitti tra genitori, di non essere costretti a prendere le parti dell’uno o dell’altro, di non dover scegliere tra loro (...) di non essere costretti a schierarsi con uno o con l’altro genitore e con le rispettive famiglie, (…) [Art. 8] al rispetto dei loro tempi. I figli hanno bisogno di tempo per elaborare la separazione, per comprendere la nuova situazione, per adattarsi a vivere nel diverso equilibrio familiare. I figli hanno bisogno di tempo per abituarsi ai cambiamenti, per accettare i nuovi fratelli, i nuovi partner e le loro famiglie. Hanno il diritto di essere rassicurati rispetto alla paura di perdere l’affetto di uno o di entrambi i genitori, o di essere posti in secondo piano rispetto ai nuovi legami dei genitori, (…) [Art. 9] di essere preservati dalle questioni economiche, (…) di non essere coinvolti nelle decisioni economiche e che entrambi i genitori contribuiscano adeguatamente alle loro necessità. I figli hanno il diritto di non sentire il peso del disagio economico del nuovo equilibrio familiare, (…) [Art. 10] di ricevere spiegazioni sulle decisioni che li riguardano, (...) di essere ascoltati (...) di ricevere spiegazioni sulle decisioni prese, in particolare quando divergenti rispetto alle loro richieste e ai desideri manifestati, (...) ha il diritto di ricevere spiegazioni non contrastanti da parte dei genitori.

E’ alquanto elevato il rischio che i figli subiscano le scelte dei genitori, in quali, separandosi o divorziando, riorganizzano la propria vita, compiendo scelte che i minori non possono subire passivamente: bene ha fatto quindi l’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza ad introdurre tre regole che riassumono tutte quelle indicate ossia che l’amore non si misura con il tempo ma con la cura e l’attenzione [Art. 1]. I figli hanno il diritto alla spensieratezza e alla leggerezza [Art. 2] oltre che [Art. 8] al rispetto dei loro tempi. I figli hanno bisogno di tempo per elaborare la separazione, per comprendere la nuova situazione, per adattarsi a vivere nel diverso equilibrio familiare. I figli hanno bisogno di tempo per abituarsi ai cambiamenti.

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di Giuseppe Mazzotta

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