A chi chiede il risarcimento il passeggero in un sinistro stradale?


Il passeggero danneggiato in un sinistro può agire contro il conducente del veicolo dal quale è trasportato ovvero contro il conducente dell’altro mezzo
A chi chiede il risarcimento il passeggero in un sinistro stradale?

 

Al fine di ottenere ristoro integrale dei danni subiti, il passeggero del mezzo che subisce un sinistro stradale può agire in qualità di terzo trasportato e chiedere una somma a titolo di risarcimento, senza la preliminare individuazione del grado di responsabilità dei soggetti coinvolti nel sinistro.

In altre parole, il trasportato può convenire in giudizio, indifferentemente, il conducente del mezzo che ha causato il sinistro, ovvero il vettore che conduceva il mezzo nel quale era trasportato.

Pertanto, non è necessario che il trasportato agisca per accertare la responsabilità del conducente del mezzo che ha causato il sinistro, ovvero per quantificare il grado di colpa del vettore che conduceva il mezzo nel quale era trasportato.

L’art. 2055 del codice civile, infatti, dispone il vincolo solidale che lega i coobbligati nel caso di un fatto dannoso che sia riconducibile alla responsabilità di più persone: tutte possono essere obbligate a risarcire l’intero danno, salvo proporre azione di restituzione di quanto pagato per conto di tutti nei confronti dei singoli “nella misura determinata dalla gravità della rispettiva colpa e dall'entità delle conseguenze che ne sono derivate”.

La responsabilità solidale, dunque, obbliga a pagare il risarcimento del danno per intero.

La Cassazione è intervenuta sul tema e, di recente, ha stabilito il solo requisito di legittimazione attiva, cioè la qualità di trasportato, a prescindere dall’accertamento del grado di responsabilità dei soggetti coinvolti.

La graduazione di responsabilità, semmai, rileva per quel che riguarda i rapporti interni tra i coautori del fatto illecito, che ha originato il sinistro stradale, i quali sono corresponsabili per il solo fatto di avere causato il danno.  

La ragione per cui si fa causa, dunque, è la sola qualità di passeggero, ecco in che senso la causa petendi della richiesta di risarcimento danni è identificata nella posizione di trasportato che, in quanto tale, ha diritto ad ottenere il risarcimento integrale anche da uno solo dei corresponsabili obbligati solidalmente ex art. 2055 del codice civile.

In conclusione, il soggetto che si trovi nella posizione di terzo trasportato, passeggero e non conducente di un veicolo coinvolto in un incidente stradale, può agire in giudizio e formulare una domanda risarcitoria in quanto passeggero al fine di ottenere ristoro integrale ai sensi della responsabilità solidale disciplinata dall’art. 2055 codice civile.

 

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di Avv. Gabriella Tutone

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