Richiedi una consulenza in studio gratuita!

La società a responsabilità limitata semplificata (SRLS)


Cosa differenzia una SRL semplificata da una ordinaria? Quali sono i costi di avvio e di mantenimento? Cosa non può fare una SRLS? Conviene costituirla?
La società a responsabilità limitata semplificata (SRLS)

 

Indice:

  • Origine della Srl semplificata (Srls)

  • Principali differenze fra Srl e Srls

  • Costi e adempimenti di costituzione

  • Costi di gestione annui

  • Adempimenti contabili

  • Vantaggi e svantaggi

  • Cosa non può fare una Srls

 

 

 

Origine della Srl semplificata (Srls)

La società a responsabilità limitata semplificata (SRLS) è stata costituita con la legge numero 27 del 2012, con lo scopo di rilanciare l’occupazione (in particolar modo quella giovanile), inserendo nell’ordinamento giuridico una forma societaria che fosse semplice da costituire.

La SRLS, come anche la SRL tradizionale, è una società a responsabilità limitata: questo vuol dire che i soci non sono responsabili con il loro patrimonio personale per i debiti della società stessa.

Quindi, se si costituisce una SRL, sia tradizionale che semplificata, le uniche somme che si rischiano di "perdere" sono quelle che si sono investite all'interno della società stessa: nessun creditore della società, per nessun motivo, potrà attaccare il patrimonio personale.

In tal senso, comunque, massima attenzione alla figura degli amministratori e alle possibili azioni di responsabilità, civili e penali, nei loro confronti.

 

 

 

Principali differenze fra Srl e Srls

•    CAPITALE SOCIALE: nella Srls il capitale minimo che dovrà essere versato per costituire la società va da un minimo di 1 € ad un massimo di 9,999 €. In una SRL ordinaria, invece, esiste il limite minimo di capitale che ammonta a 10.000 €, mentre non esiste un limite massimo;

•    LO STATUTO: la Srls deve seguire un preciso modello indicato dalla legge per l’atto costitutivo (che corrisponde al modello di Statuto Societario individuato dal D.M. numero 138/2012). Nel caso invece di Srl ordinaria è necessario attenersi al disposto dell’articolo 2475 del Codice Civile per quel che riguarda il contenuto obbligatorio dell’atto costitutivo, lasciando libertà ai soci di decidere le regole di gestione della società.

•    SOCI: nel caso di Srls i soci possono essere solo persone fisiche, mentre nel caso di SRL tradizionale soci possono essere anche persone giuridiche.

 

 

 

Costi e adempimenti di costituzione

I costi di costituzione rappresentano una delle grandi differenze fra Srl e Srls.

La costituzione di una Srls presenta i seguenti costi:

•    COMPENSI E SPESE NOTARILI: sono pari a zero per legge, il notaio ha l’obbligo di controllare i requisiti dell’atto costitutivo e di depositare entro 20 giorni l’atto presso il Registro delle Imprese, non sono dovute spese per bolli e diritti di segreteria;

•    IMPOSTA DI REGISTRO: € 200,00;

•    DIRITTO ANNUALE CAMERA DI COMMERCIO: € 120,00;

•    TASSA DI CONCESSIONE GOVERNATIVA & VIDIMAZIONE LIBRI SOCIALI: € 309,87. E' necessaria una marca da bollo da 16 euro per ogni 100 facciate per la vidimazione dei libri, la Camera di Commercio richiede un costo fisso di 25 €;

•    CAPITALE SOCIALE INIZIALE: minimo € 1 ma attenzione alle possibili perdite di esercizio che vanno poi reintegrate immediatamente!


Le spese per la costituzione di una Srl ordinaria sono invece le seguenti:

•    COMPENSI E SPESE NOTARILI: non è possibile indicare una cifra fissa, dato che la somma può variare in base alla provincia, alla città e al notaio; indicativamente la cifra si aggira intorno ai 2.000,00 / 4.000,00 €;

•    BOLLI E DIRITTI DI SEGRETERIA: € 200;

•    IMPOSTA DI REGISTRO: € 200;

•    DIRITTO ANNUALE CAMERA DI COMMERCIO: € 120,00

•    TASSA DI CONCESSIONE GOVERNATIVA & VIDIMAZIONE LIBRI SOCIALI: € 309,87. E' necessaria una marca da bollo da 16 euro per ogni 100 facciate per la vidimazione dei libri, la Camera di Commercio richiede un costo fisso di 25 €;

•    CAPITALE SOCIALE: minimo € 10.000.
Il totale dei costi minimi per la costituzione di una SRL ordinaria sono, dunque, di circa 5.000 euro più minimo altri 5.000 euro di capitale sociale contro i 650- 900 di una SRLS.

 

 

 

Costi di gestione annui

Dopo il primo anno di attività la società (sia Srl ordinaria che semplificata) dovrà sostenere i seguenti costi:

•    DIRITTO ANNUALE CCIAA: € 120,00;

•    TASSA VIDIMAZIONE LIBRI SOCIALI: € 309,87;

•    DEPOSITO BILANCIO: € 130,00;

•    CONSULENZA FISCALI: si tratta della voce più importante e che varia da professionista a professionista, in relazione alle singole esigenze della società; è possibile ipotizzare una somma che parta dai 250/300 euro mensili considerando una media di 400/500 euro mensili per le società più piccole in termini di dimensioni e di complessità amministrativa gestionale;

•    CONSULENZA DEL LAVORO: la cifra varia in relazione al numero dei dipendenti della società.

In totale, i costi fissi annuali per la gestione di una SRL (ordinaria o semplificata) possono variare dai 2.500 fino ai 6.000 euro, sempre per società di piccole dimensioni.

Inoltre, come specificato sopra, il capitale sociale minimo da versare in una Srl ordinaria è di 10.000 € minimo, di cui il 25% verrà versato in sede di costituzione (100% in caso di SRL unipersonale); la somma minima, quindi, da impegnare inizialmente nella società si aggira attorno ai 5.000,00 €. Tali versamenti possono essere sostituiti da polizze fideiussorie.

A questi vanno aggiunti:

- IRES: che ha un aliquota del 24% calcolata sulla differenza tra ricavi imponibili e costi deducibili in base alla normativa fiscale;

- IRAP: l’imposta regionale sulle attività produttive, con aliquota che varia da regione a regione, normalmente 3,9%;

- INPS: iscrizione obbligatoria al momento dell’apertura indipendentemente dai ricavi o perdite che subirà la società mimino contributivo di circa 4.000 euro annui;

- INAIL: in relazione al rischio dell'attività lavorativa che si denuncia;

- IRPEF: i soci sono soggetti al pagamento dell’imposta sostitutiva del 26% sul reddito per le persone fisiche per i dividendi percepiti.

 

 

 

Adempimenti contabili

Dal punto di vista contabile non è prevista alcuna agevolazione specifica per le Srls, che devono, quindi, ottemperare agli stessi adempimenti di una Srl tradizionale.

Le imprese in contabilità ordinaria sono tenute ad aggiornare i seguenti libri contabili:

- REGISTRI IVA, con il registro delle fatture emesse e/o dei corrispettivi, il registro degli acquisti e altri obbligatori in base all'attività esercitata;

- REGISTRO DEI CESPITI dove vengono annotati gli acquisti dei beni ammortizzabili indicandone il costo originario, rivalutazioni e svalutazioni, fondo ammortamento, quota ammortamento, e coefficiente di ammortamento;

- LIBRO GIORNALE, dove vengono registrate tutte le operazioni economico, patrimoniali e finanziarie in ordine cronologico;

- LIBRO INVENTARI, all'interno del quale vengono riportati la consistenza dei beni raggruppati in categorie omogenee per natura e valore.

Oltre alla tenuta dei registri obbligatori menzionati in precedenza, per aderire al regime di contabilità ordinaria è necessario registrare tutte le entrate e le uscite dell’azienda. Tali scritture contabili costituiscono la cosiddetta “partita doppia”.

 

 

 

Vantaggi e svantaggi

Per quanti riguarda i vantaggi abbiamo già visto in precedenza le spese ridotte necessarie ad aprire una Srls mantenendo la responsabilità limitata al capitale investito.

Un capitale sociale troppo basso non consente però né di sostenere le spese iniziali necessarie (affitti, acquisto di beni strumentali quali computer, software, ecc.) né, tanto meno, di ottenere la fiducia di banche-creditori per richiedere eventuali prestiti.

Il Codice Civile stabilisce che, se vengono conseguite perdite superiori ad un determinato importo, i soci devono intervenire per decidere se rifinanziare la società o portarla in liquidazione.

Il capitale sociale serve, dunque, per quantificare l’incidenza delle perdite di esercizio per cui il superamento di determinate soglie fa sì che i soci siano obbligati ad intervenire, ricapitalizzando la società.

Se tale capitale è rappresentato da 1 € appare ovvio che nel caso in cui nei primi anni di attività si verifichino delle perdite d’esercizio i soci saranno obbligati a rifinanziare la società “di tasca propria” per coprire la perdita subita, pena la messa in liquidazione della società stessa.

Sono previsti costi di gestione amministrativi-fiscali-contabili per professionisti come il commercialista ed il consulente del lavoro.

 

 

 

Cosa non può fare una Srls

Lo Statuto è standard pertanto la SRLS non può, a titolo di esempio:

1.    stabilire quali decisioni l'amministratore può prendere da solo o necessita dell'autorizzazione dei soci;

2.    regolamentare la cessione delle quote; Ogni socio in una Srls può in qualsiasi momento cedere le proprie quote senza informare gli altri soci e senza rispettare prelazioni e diritti;

3.    limitare la possibilità di successione nelle quote: se muore un socio in una SRLS si deve accettare l'entrata dell'erede o di un soggetto indicato nel testamento, senza porre limitazioni;

4.    la Srls non può introdurre specifici casi di recesso di un socio, al di là di quelli standard previsti nello Statuto;

5.    la Srls non può adottare clausole arbitrali in caso di conflitti tra soci;

6.    la Srls non può prevedere assemblee via internet;

7.    la Srls non può fissare particolari diritti a favore di soci;

8.    la Srls non può fare "crowfunding" o emettere titoli di debito.

https://www.patreon.com/user?u=114726534&fromConcierge=true

Articolo del:



L'autore dell'articolo non è nella tua città?

Cerca un professionista con le stesse caratteristiche a te più vicino.

Cerca nella tua città o in una città di tuo interesse

Altri articoli del professionista

Le nuove norme sulle funzioni di controllo e revisione nelle società

Entro il 16 dicembre 2019 le SRL devono verificare il necessario adeguamento del proprio statuto alle disposizioni del nuovo articolo 2477 del Codice Civile

Continua

Commerciabilità o meno degli incassi di associazioni non ETS

Non tutte le associazioni si iscrivono al nuovo Registro Unico del Terzo Settore: cosa accade per loro in merito agli incassi dai soci o partecipanti?

Continua

I soci lavoratori e i soci volontari nelle cooperative sociali

I soci lavoratori e i soci volontari nelle cooperative sociali, tra la normativa in vigore, la nuova disciplina dell'Impresa Sociale e la Riforma del Terzo Settore

Continua

SRL unipersonali: i rapporti tra socio unico e società. Chi rischia?

SRL unipersonali: una forma giuridica scelta molto spesso nelle micro imprese. Quali rapporti tra la società e il socio unico? Responsabilità verso i terzi e il fisco

Continua

Enti No Profit: i controlli del revisore

Con la riforma del Terzo Settore compare sempre piu' spesso per un ente non commerciale la necessità o anche la volontà di affidarsi a un organo di revisione

Continua

Fare l'amministratore di SRL: diritti, doveri e responsabilità

Ecco quali sono i principali doveri e le principali responsabilità di chi fa l'amministratore unico o in collegio di una SRL, società a responsabilità limitata

Continua

La mutualità prevalente nelle società cooperative

Quando le società cooperative possono accedere a diversi benefici di legge: il requisito della "mutualità prevalente"

Continua

Le società sportive dilettantistiche a responsabilità limitata

Le societa' sportive dilettantistiche: fare attivita' sportiva con una società di capitali. Le caratteristiche, la tassazione, la contabilità

Continua

Auto fatturazione di beni e servizi per imprenditori e professionisti

Dobbiamo far "uscire" dalla nostra attività d'impresa o professionale un'auto o un altro bene? Stiamo chiudendo l'attività e dobbiamo fare l'autofattura? Ecco come fare

Continua

Il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore ai nastri di partenza

E' ormai pronto al decollo il nuovo Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS). Vediamone le principali caratteristiche e modalità operative

Continua

La gestione dei bar nei circoli privati e nelle associazioni

La normativa tributaria e gli orientamenti dei giudici sulla gestione di bar nei circoli privati. La normativa di favore delle APS e la riforma del Terzo Settore

Continua

Associazioni e legge di Bilancio 2021: obbligatoria la partita IVA?

Il disegno di legge di Bilancio 2021 prevede una modifica normativa per la disciplina tributaria dei rapporti tra associazioni e soci. Sarà obbligatoria la partita IVA?

Continua

ASD e attivita' “borderline”: quando sono detassate?

Quando una attività particolare svolta dalla ASD verso i propri soci o i tesserati viene considerata commerciale e quando detassata? Esaminiamo alcune casistiche comuni

Continua

Il nuovo regime fiscale delle associazioni di promozione sociale (APS)

Il nuovo regime fiscale per le attività commerciali svolte dalle associazioni di promozione sociale (APS). Vediamo quali sono i grandi vantaggi di rimanere APS

Continua

L'Organo di Controllo obbligatorio negli Enti del Terzo Settore (ETS)

L'Organo di Controllo obbligatorio negli ETS (Enti del Terzo Settore): caratteristiche e rapporti con la funzione di revisione contabile. Chi puo' farne parte?

Continua

La contabilità istituzionale degli enti non commerciali

Quali sono gli obblighi in termini contabili di un ente non commerciale? Esaminiamo in questo articolo le basi dei bilanci, ovvero le scritture contabili

Continua

APS, ODV, ETS: tariffe dei servizi e la non commercialità

i limiti alla fissazione delle tariffe nell'ambito delle attività di interesse generale di un ETS e il mantenimento della qualifica di ente non commerciale

Continua

Partita IVA per tutte le Associazioni: proroga al 2025

Una proroga di sei mesi che non cambia il quadro normativo futuro: per gli Enti del Terzo Settore e per tutte le Associazioni la partita IVA diventa un obbligo

Continua

Il lavoro sportivo nelle ASD e nelle SSD a responsabilità limitata

La riforma del lavoro sportivo è entrata in vigore il 1° luglio 2024. Riassumiamo, con parole semplici, alcune delle novità in vigore

Continua

Estinguere i propri debiti tramite il Tribunale: l'esdebitazione

Non tutti sanno che, per chi è sfortunato nella vita ma ha dimostrato una condotta meritevole, esiste la possibilità di ripartire da zero, cancellando i propri debiti

Continua