Lontani ma vicini col distanziamento sociale


Il distanziamento sociale è una misura che può essere trasformata in un valore; le nuove sfide di oggi del mercato
Lontani ma vicini col distanziamento sociale

Il tema della distanza fra le persone

Con l’istituzione delle nuove zone rosse torna ancora alla ribalta il tema della distanza fra le persone. Mantenere sempre uno spazio di circa due metri fra le persone. Questa misura è sempre stata consigliata ed ha contestualmente generato tanta difficoltà nelle persone. Sui giornali, a più riprese, si è discusso dell’opportunità o meno di usare il termine “distanziamento sociale” oppure utilizzarne altri. Tutte le ragioni sono valide ma leggendo i diversi articoli sembra che per le critiche ed i relativi commenti si parta sempre da un passo avanti rispetto alla base del problema; questo aspetto è deleterio per la gestione del problema stesso.  

Facciamo in generale delle considerazioni legate al mondo del lavoro e poi torniamo su questo aspetto che ne fa da cornice.  

Il momento lavorativo è quello che è; le piccole imprese ed i professionisti, a grandi linee, sono stremati da un anno in cui tutto si è stravolto ed in cui si stanno riscrivendo le regole del mondo del lavoro.

Giusto per fare un paio di esempi su tutti, il blocco dei licenziamenti e l’avvio massimo della pratica di smartworking. Quanti nuovi problemi abbiamo affrontato in questo primo anno di pandemia e quanti ne stiamo ancora affrontando? Quali sfide ci hanno visto protagonisti nel nostro settore? Come ne siamo usciti? Vincenti? Perdenti? Con le ossa rotte ma ancora in grado di andare avanti?  

Sembra che stiamo andando fuori tema? Eppure, questi argomenti sono strettamente correlati fra loro. Affrontare problemi fa parte della quotidianità del mondo del lavoro. Capita spesso che nell’avviarci all’analisi di un problema ci soffermiamo su degli aspetti che non sono i più significativi, capita soprattutto quando ragioniamo su argomenti che non conosciamo bene e iniziamo ad esplorare soluzioni un po’ a casaccio. Potrebbe venirci in soccorso la logica formale a suggerire le corrette modalità di ragionamento, ma sappiamo che spesso non funziona proprio così. Appena intravediamo una possibilità di risolvere la questione, ci aggrappiamo a questa e tralasciamo altre possibili strade. Ne percorriamo una e non consideriamo più il punto di partenza. 

Ecco che arriviamo alla nostra situazione di partenza di partenza: quando parliamo di distanziamento sociale esattamente di cosa stiamo parlando? Qual è il nocciolo del problema?

Per non sbagliare, andiamo a prendere le esatte dimensioni, cerchiamo di quantificare e paragonare le misure a qualcosa che conosciamo per farci un’idea più chiara e meno improvvisata. Distanziamento di due metri, a quanto corrisponde? Siamo sicuri che questa “distanza” fra le persone sia compromettente per la nostra socializzazione? Ci facciamo intimorire per un aspetto così importante della nostra vita da un paio di metri?

Siamo sicuri che sia proprio così? A quanto corrispondono due metri? Provate ad allungare un braccio... diciamo che rispetto ad un adulto medio italiano abbiamo individuato il primo metro. Dunque, il mantenere la distanza di sicurezza non è uno sforzo tale da impedirci di essere vicini l’un l’altro, sia fisicamente che emotivamente.  

Vale in generale per la gestione delle nuove sfide che andiamo ad intraprendere quotidianamente: individuiamo le caratteristiche e misuriamo quello che possiamo misurare. Senza misure attribuiamo delle qualità quasi mistiche ai problemi e cercheremo delle soluzioni magiche, quindi non efficaci.

Torniamo alla nostra realtà: chi vincerà la sfida – o forse sarebbe più sensato dire la guerra – tra le imprese per la sopravvivenza? Ovviamente non abbiamo la sfera di cristallo per saperlo, ma una parte importante della partita si giocherà sul terreno della sicurezza percepita. 

Con chi vorremo intrattenere delle relazioni di persona?

Le aziende che sapranno recepire e trasmettere le indicazioni di sicurezza con tranquillità prenderanno un vantaggio enorme in termini di fidelizzazione di clienti e fornitori.

Foto di John Hain da Pixabay

La percezione di attenzione reciproca fra gli attori delle trattative sarà uno dei temi che permetteranno di consolidare la propria posizione sul mercato. Da qualunque lato lo si voglia prendere, rispettare le indicazioni è sia necessario sia utile alla salute di tutti. Riuscire a creare un ambiente accogliente è come preparare il terreno di gioco per una partita; meglio lo prepari meglio giochi. Pochi dubbi su questo.  

Distanza di sicurezza e vicinanza fra le persone, mix vincente. 

Come stai vivendo questo periodo? Una sfida? Ripresa? Difficoltà?  

Scrivimi per un confronto e verificare come possiamo collaborareper valorizzare le tue risorse: info@giovannidamore.it 

Articolo del:


di dr. Giovanni D'Amore

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