Manager, capo o leader? Le caratteristiche della leadership


Management o Leadership? Cosa li distingue? Scopri quali sono le differenze tra manager e leader, e le caratteristiche della leadership.
Manager, capo o leader? Le caratteristiche della leadership

Management o Leadership? Cosa li distingue? Sei più esperto, manager o sei un vero leader? Un team può essere gestito in modo diverso a seconda della situazione e dell'obiettivo. Scopri quali sono le differenze tra manager e leader, e le caratteristiche della leadership.

“La leadership riguarda le comunicazioni magnetiche. I leader hanno un modo di comunicare che attrae le persone verso la visione e l’orizzonte" (Doug Firebaugh)

 

 

 

Esperto, manager o leader?

Un gruppo di lavoro può essere gestito in modo diverso e, a seconda della situazione e dell’obiettivo, si richiedono competenze ben distinte. Ci sono tre tipi di leadership correlati a tre figure fondamentali: l’esperto, il manager e il leader.

L’esperto è colui che ha un’elevata competenza professionale ed è portatore di un certo standard qualitativo. Trasferisce le conoscenze ai collaboratori e fornisce consulenze. E’ concentrato sul singolo aspetto, garantisce la qualità, di solito non gestisce il personale e prende autonomamente la maggior parte delle decisioni.

Il manager pianifica le fasi di lavoro, svolge compiti organizzativi, dà istruzioni, definisce obiettivi, elabora programmi, prende decisioni operative e controlla.

Il leader:

•    si concentra sui dipendenti, comunica, ispira e stimola fiducia;

•    trasmette una visione e dà al gruppo una prospettiva di lungo termine, allineando gli obiettivi collettivi a quelli dei singoli;

•    garantisce coesione interna, tutela il benessere di tutti e risveglia il potenziale esistente.

 

 

Le differenze tra management e leadership

I manager gestiscono grazie a pianificazione, al budgeting, all’organizzazione del personale, al decision making, problem solving e al controlling.

Diversamente il leader deve definire la direzione, gestire il cambiamento, l’innovazione, coinvolgere, motivare le risorse per allinearle verso al giusta direzione, verso la vision.

Come ben spiegato nel libro “Come diventare un leader” di Warren Bennis, il manager dà istruzioni, gestisce e porta a termine obiettivi, ha responsabilità ed è responsabile; il leader immagina la vision, comunica la mission, influenza, sceglie la strada, motiva e ispira al miglioramento.

Di seguito un estratto della lista delle differenze:

•    Il Manager si basa sul controllo, il leader ispira fiducia.

•    Il Manager sostiene, il Leader sviluppa.

•    Il Manager amministra, il Leader innova.

•    Il Manager chiede “come e quando”, il Leader chiede “cosa e perché”.

•    Il Manager si concentra sui sistemi e la struttura, il Leader si concentra sulle persone e le loro emozioni.

•    Il Manager accetta lo status quo, il Leader accetta la sfida.

•    Il Manager ha una vista a corto raggio, il Leader ha una prospettiva a lungo raggio.

•    Il Manager ha il suo occhio “sempre sulla linea di fondo”, il leader ha il suo occhio “verso l’orizzonte”.

•    Il Manager accetta la realtà, il Leader si interroga e ricerca nuovi scenari.

Il manager viene riconosciuto capace quando l’organizzazione raggiunge gli obiettivi, si ottimizzano processi e standard e si ottengono risultati.

Il leader viene riconosciuto capace quando dà l’esempio, ha intelligenza emotiva e riesce ad avere collaboratori motivati.

 

 

 

La differenza tra capo e leader

Affinché un team sia solido e coeso per il raggiungimento degli obiettivi, è indispensabile che tra tutti i membri ci sia rispetto, stima, armonia, fiducia e buona comunicazione. Il vero leader ha la forza di catalizzare tutti questi aspetti e trasmetterli al gruppo di lavoro in modo tale che ognuno sia sempre portato a dare il massimo. Guidare non è semplice, essere “capo” o essere “leader” è molto diverso.

•    Il capo usa le persone, il leader sviluppa le persone. Per ottenere coinvolgimento il leader punta all’ascolto e alla realizzazione delle persone, è consapevole che il successo aziendale deriva dal successo dei singoli, non dal loro sfruttamento.

•    Il capo fa paura, il leader genera entusiasmo. Per avere prestazioni super è necessario essere motivati, il leader è capace di creare la giusta spinta motivazionale e permettere che le persone tirino fuori le migliori abilità. Chi infonde un clima di terrore “magari trattiene i corpi, ma fa scappare le menti”.

•    Il capo dice “IO”, il leader “NOI”. Il leader è parte della squadra e non s’innalza, fa sentire tutti allo stesso livello, tutti importanti, ognuno con il suo ruolo.

•    Il capo dirige, il leader istruisce. Il leader sta “in battaglia” e “si sporca le mani”, si mette allo stesso livello dei suoi collaboratori, dimostra con l’esempio.

•    Il capo sa come si fa, il leader spiega come si fa. Il leader sa che nessuno nasce capace e che è necessario sostenere il processo di apprendimento, nella correzione degli errori.

 

 

 

Chi è (e chi non è) il leader

In articoli precedenti ho scritto delle competenze base della leadership, dell’atteggiamento, delle abitudini del Top Leader e dell’importanza dell’intelligenza emotiva nel leader moderno.

“Il leader efficace è chi genera un seguito, e l’efficacia non deriva da un conferimento di poteri dall’alto, ma da un riconoscimento dal basso. Il leader è un motivatore, un punto di riferimento, un esempio”.

Il leader non è:

•    Il “figlio di…”: non basta essere designati o figli del capo, le persone seguono chi le ispira e chi porta risultati collettivi.
•    “L’anziano”: l’età non dà automaticamente la leadership, non basta avere esperienza soprattutto oggi in cui i cambiamenti sono all’ordine del giorno.
•    “Colui che ha il titolo migliore o ne sa di più”: non c’è una laurea che ti fa diventare automaticamente leader, ma ci sono caratteristiche che puoi affinare, lavorando duramente e con costanza.

Il termine “leader” ha origine dal verbo inglese “to lead”, che significa condurre, dirigere, guidare. Contestualmente il termine “condurre” deriva dal latino “cum + ducere”, cioè guidare assieme.

La leadership è indispensabile per l’imprenditore perché ogni organizzazione deve avere una direzione precisa. Il leader è colui che definisce la strategia per raggiungere gli obiettivi e che al tempo stesso motiva il gruppo ad agire nel modo appropriato.

“Il Management consiste nel fare le cose nel modo giusto, la Leadership nel fare le cose giuste” (Peter Drucker)

 

 

Spunti di riflessione

Pensa ad un leader e rifletti sulle sue caratteristiche.

Pensa ad un manager e rifletti sulle sue caratteristiche.

Come puoi sfruttare le doti della leadership in famiglia?

 

 

Azione azione azione

Scrivi cosa puoi fare di concreto per migliorare la tua leadership.

Chiedi a 3 collaboratori cosa pensano della tua leadership.

Scrivi 3 ambiti di miglioramento per la tua abilità di leadership.

Buona vita!

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Articolo del:


di Matteo Rocca

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