Photored nulli a Lecce
Il Giudice di Pace di Lecce dichiara la nullità formale delle apparecchiature di controllo elettronico degli incroci
Con la sentenza numero 4864/2015 del 20 febbraio 2015, il Giudice di Pace di Lecce - Anna Maria Cosi, ha di fatto decretato la nullità formale degli accertamenti eseguiti nei pressi degli incroci regolati da semaforo, qualora si utilizzino le apparecchiature elettroniche, alias i famosi photored.
Il Giudice ha stabilito che per essere presa in considerazione la eventuale infrazione rilevata a mezzo photored o similari (nel caso di specie era stato utilizzato un nuovissimo sistema denominato PARVC), deve essere chiara nei reperti fotografici sia la panoramica completa del'incrocio, sia la posizione del veicolo al centro dell'incrocio, sia immediatamente dopo il superamento della linea di arresto.
Secondo il Giudice, poi, proprio perchè l'omologazione delle apperiacchiature elettroniche prevede un lasso di tempo tra il primo e il secondo scatto, sembra scontato che sulle foto debbano essere indicati anche i secondi. Deve risultare la sequenza temporale, espressa in centesimi di secondo, con l'indicazione del cessare del segnale giallo; tutto questo quanto meno per escludere che il sensore attivato sia solo quello posto oltre il semaforo ed attivato dalle ruote del veicolo che ha già oltrepassato la linea di arresto.
La sequenza temporale è altresì necessaria e fondamentale, secondo l'assunto del Giudice Cosi, anche al fine di valutare la effettiva durata della luce gialla non solo nel rispetto del codice della strada, ma anche al fine di valutare serenamente se un qualche ostacolo, un malfuzionamento, un imprevisto rallentamento ha potuto far scatatre la luce rossa senza che il conducente avesse la concreta possibilità di liberare l'incrocio.
Il Giudice ha stabilito che per essere presa in considerazione la eventuale infrazione rilevata a mezzo photored o similari (nel caso di specie era stato utilizzato un nuovissimo sistema denominato PARVC), deve essere chiara nei reperti fotografici sia la panoramica completa del'incrocio, sia la posizione del veicolo al centro dell'incrocio, sia immediatamente dopo il superamento della linea di arresto.
Secondo il Giudice, poi, proprio perchè l'omologazione delle apperiacchiature elettroniche prevede un lasso di tempo tra il primo e il secondo scatto, sembra scontato che sulle foto debbano essere indicati anche i secondi. Deve risultare la sequenza temporale, espressa in centesimi di secondo, con l'indicazione del cessare del segnale giallo; tutto questo quanto meno per escludere che il sensore attivato sia solo quello posto oltre il semaforo ed attivato dalle ruote del veicolo che ha già oltrepassato la linea di arresto.
La sequenza temporale è altresì necessaria e fondamentale, secondo l'assunto del Giudice Cosi, anche al fine di valutare la effettiva durata della luce gialla non solo nel rispetto del codice della strada, ma anche al fine di valutare serenamente se un qualche ostacolo, un malfuzionamento, un imprevisto rallentamento ha potuto far scatatre la luce rossa senza che il conducente avesse la concreta possibilità di liberare l'incrocio.
Articolo del: