Superare gli attacchi di panico


In che modo un percorso di coaching può portare reali benefici?
Superare gli attacchi di panico

L’attacco di panico colpisce prima o poi la maggior parte delle persone, creando stati di ansia e insicurezza che si protraggono nel tempo.

Vedremo in questo articolo come un percorso di coaching può portare dei benefici durevoli nei soggetti che ne soffrono.

Innanzitutto, non parleremo di attacchi di panico insorti per causa di disturbi fisici (è stato dimostrato ad esempio che alcune intolleranze al glutine possono provocarli) o per l’uso di sostanze stupefacenti. In questi casi infatti è necessario rivolgersi ad un medico.

Oggetto del nostro articolo sono, infatti, i più comuni attacchi e cioè quelli che la prima volta possono insorgere in momenti di particolare stress, malessere o stanchezza. L’attacco di panico è, infatti, un allarme che il nostro fisico ci presenta per dirci “basta!”.

In questi casi il coach può aiutare il Cliente a rendersi consapevole della causa che ha fatto scaturire l’evento e poi a intraprendere un percorso volto a modificare alcuni aspetti della propria vita.

Solitamente l’attacco di panico nasce in un momento in cui l’individuo ha subito o sta subendo un momento difficile privato o lavorativo. Rispondendo alle domande del coach sulle proprie relazioni, sull’attività lavorativa ed anche sullo stile di vita in generale, in poco tempo si diviene consapevole dell’esatta causa del proprio malessere. Persone negative, poco affetto, troppo lavoro, troppa competizione, troppa insicurezza generano stati di elevato stress che arrivano a generare la crisi di panico.

L’obiettivo da raggiungere attraverso un percorso di coaching è proprio quello di arrivare a cambiare quella parte della propria esistenza che ha generato il malessere. Spesso migliorando o annullando una relazione, cambiando lavoro o area lavorativa o acquisendo maggior consapevolezza elle proprie potenzialità, le crisi di panico svaniscono del tutto.

Ci sono poi obiettivi a medio temine che il coach aiuta a raggiungere, con la finalità di eliminare l’ansia che previene l’attacco di panico. I soggetti che ne soffrono raccontano sempre di non voler fare una determinata cosa perché temono gli venga l’attacco di panico, vivendo così all’interno di vortice complicato fatto di tentativi di aggirare l’ostacolo: “prendo la strada statale per andare al lavoro perché così evito l’autostrada”, “faccio le scale a piedi per non andare in ascensore” etc..

In questi casi si lavora molto sul racconto da parte del Cliente del proprio futuro desiderato, di quel mondo perfetto ed immaginario dove l’attacco di panico non esiste, e dove - per tornare ai casi citati prima - riprendendo l’autostrada si potrebbe andare a fare un week end al mare, o salendo in ascensore si potrebbe finalmente provare quel ristorante famoso posto all’ultimo piano di un grattacielo.

Questo esercizio aiuta in breve tempo a spezzare l’effetto domino ansia/attacco di panico che però potrebbe ripresentarsi in altri contesti se non si lavora su sé stessi.

Come detto prima, il compito principale del coach quando affronta un Cliente soggetto a crisi di panico è quello di accompagnare il Cliente a modificare il proprio stile di vita. A volte infatti, pur consapevole della necessità di dover cambiare il Cliente mostra resistenze al cambiamento, per paura della strada nuova, per non abbandonare un’abitudine o per un senso di colpa nei confronti di una persona. Ostacoli e condizionamenti che impediscono o rallentano il cambiamento e che un buon lavoro di coaching può aiutare a superare, utilizzando maggiormente le proprie potenzialità.

 

Articolo del:


di Antonella Colacicco

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