Ecco come cambia il bonus Renzi a partire dal 1° luglio 2020


Bonus Renzi da 80 euro: ampliata la platea dei lavoratori beneficiari e aumentato l'ammontare del bonus
Ecco come cambia il bonus Renzi a partire dal 1° luglio 2020

Il Bonus 80 euro, introdotto dal Governo Renzi con Decreto-Legge 24 aprile 2014 n. 66, inizialmente sperimentale e transitorio, e ad oggi strutturale e con un meccanismo ben funzionante, è quel bonus che permette, tramite un meccanismo di detrazione, la riduzione del cuneo fiscale per i dipendenti.

Il primo anno soprattutto, ci furono molti dubbi e molti errori sulla fruizione di questo bonus che veniva erogato mensilmente, ma che se non spettante, in sede di conguaglio a dicembre, doveva essere restituito tutto in un'unica tranche, causando non pochi problemi sulle retribuzioni di fine anno.

Ad oggi, il meccanismo è molto più chiaro e strutturato e per chi rientra nella fascia è un aumento retributivo netto, di quasi 1.000 €.

Si parla da inizio anno della modifica di questo bonus, una modifica sostanziale e positiva, riguardante soprattutto i lavoratori fino ad oggi esclusi.

Ricordiamo che attualmente ricevono il bonus Renzi i lavoratori dipendenti con:

•    reddito fiscale annuale, compreso tra gli 8.200 € e i 24.600 € (in misura piena, 960€ annuali/ 80€ mese;

•    reddito fiscale annuale, compreso tra i 24.600 € e i 26.600 € (in misura proporzionata al reddito).

Rimanevano pertanto esclusi tutti quei lavoratori, con reddito al di sotto degli 8.200 € (poichè non pagano IRPEF) e i lavoratori con più di 26.600 €.

I limiti di reddito in realtà, sono stati previsti dal 01/01/2020 con la Legge di Bilancio, ampliando ancor più la platea di lavori.

Con l’emergenza Covid-19 sono state introdotte delle nuove misure che portano all’inclusione di circa 700.000 lavoratori per un totale di circa 16 milioni di lavoratori.

Pertanto, dal 1°luglio 2020, in busta paga si avranno i seguenti cambiamenti per chi percepisce:

•    reddito inferiore a € 8.200 non avente diritto (incapienza fiscale, IRPEF pari a 0);

•    reddito da € 8.200 a € 24.600 avrà il bonus di € 80,00 introdotto dal governo Renzi, maggiorato di ulteriori € 20,00, per un totale di 100,00 € netti;

•    reddito da € 24.600 a € 26.600, bonus pieno di € 100,00 netti, dopo aver percepito da Gennaio a Giugno, in proporzione allo scaglione precedente;

•    reddito da € 26.600 a € 28.000 esclusi finora dal bonus, percepiranno dal primo luglio € 100,00;

•    reddito da € 28.000 a € 40.000 avrà il bonus in decrescita (come era precedentemente per la fascia da 24.600 a 26.600);

•    reddito maggiore di € 40.000 non avente diritto.

Cambiano le fasce di reddito, ma rimangono invariate le categorie di lavoratori a cui spetta, ossia tutti i lavoratori del settore pubblico e privato i cui compensi sono tassativamente individuati dall'art. 49 c. 1 e 50 c. 1 del TUIR.

Permane sempre, il conguaglio finale a dicembre, che permette di calcolare l’effettiva fruizione, pertanto conviene valutare attentamente la propria situazione ed eventualmente farne rinuncia, se percettori di altri redditi IRPEF.

Importante da aggiungere per chi ha usufruito di prestazioni in regime di emergenza (ad esempio la Cassa Integrazione), è che con il Decreto di Rilancio il reddito IRPEF da considerare a fine anno, sarà il reddito che sarebbe effettivamente spettato in un regime di normale amministrazione.

 

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di Elisabetta Giagnorio

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