Contributo per servizi di baby-sitting


Che cos’è e a chi spetta
Contributo per servizi di baby-sitting
Con la Legge di bilancio 2017 è stato prorogato per il biennio 2017-2018 il contributo per i servizi di baby-sitting e per i servizi all’infanzia.

Con il messaggio n. 1428 del 30 marzo 2018 l’INPS ha fornito le Istruzioni per la presentazione delle domande, per l’anno 2018.

Possono accedere al beneficio:
le lavoratrici dipendenti sia pubbliche che private; le lavoratrici iscritte alla Gestione separata che si trovino entro l’undicesimo mese successivo alla conclusione del periodo di indennità di maternità e non abbiano fruito ancora di tutto il periodo di congedo parentale; le lavoratrici autonome o imprenditrici, che abbiano concluso il teorico periodo di fruizione dell’indennità di maternità e per le quali non sia decorso 1 anno dalla nascita o dall’ingresso in famiglia, nei casi di adozione e affidamento del minore e che non abbiano fruito ancora di tutto il periodo di congedo parentale.

La domanda può esser presentata anche per più figli, presentando una domanda per ogni figlio e purché ricorrano, per ciascuno di essi, i requisiti.

La richiesta pertanto riguarda le madri lavoratrici che si trovano al termine del congedo di maternità ed entro gli undici mesi successivi, in alternativa al congedo parentale.

L’erogazione del beneficio avviene tramite la modalità del "Libretto Famiglia", pertanto sarà indispensabile che la madre si doti di PIN per l’accesso ai servizi INPS.

Non sono ammesse al beneficio le seguenti categorie di lavoratrici:
le lavoratriciche non hanno diritto al congedo parentale; le lavoratriciin fase di gestazione; le lavoratrici che siano ancora in congedo.

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di Studio Molinaro

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